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Blender/Installazione

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Installare i binari

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Blender è disponibile sia come un eseguibile binario che come codice sorgente sul sito della Fondazione (http://www.blender.org/). Per la versione più recente del programma, dalla pagina principale cliccare sulla sezione 'Downloads'.

Download e installazione della distribuzione binaria

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Le distribuzioni binarie sono fornite per 6 principali famiglie di sistemi operativi:

  • Windows
  • Linux
  • MacOSX
  • FreeBSD
  • Irix
  • Solaris

I binari per il sistema operativo Linux sono forniti per le due differenti architetture hardware x86 (processori Intel e AMD) e PowerPC, e si può scegliere tra librerie collegate staticamente e librerie caricate dinamicamente.

La differenza tra i binari statici e quelli dinamici è importante. I binari statici hanno le librerie OpenGL compilate internamente. Questo fa sì che Blender giri sul sistema senza usare acceleratori grafici hardware. Usare la versione statica se quella dinamica non funziona! OpenGL viene usato in Blender per tutti i disegni, inclusi i Menù e i Pulsanti. Questa dipendenza rende necessaria una opportuna e conforme installazione di OpenGL sul proprio sistema. Generalmente parlando, i chip grafici integrati e le più vecchie schede grafiche low end funzioneranno male o per niente con Blender a causa del loro scarso supporto per OpenGL (spesso è possibile lavorare intorno allo scarso supporto dell'OpenGL di tali schede usando software basato su soluzioni OpenGL, come abbassando o disattivando l'accelerazione hardware su Windows, o usando software MESA OpenGL su Linux).

Il Rendering è compiuto dal motore di rendering di Blender nella memoria principale tramite la CPU principale della propria macchina, perciò una scheda grafica non supportata non avrà impatto se si utilizza la macchina solo per il rendering (come avverrebbe nel caso di una rendering farm).

Python, il Linguaggio di Scripting

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Il Python è un linguaggio di scripting a scopo generale, ed è presente un'interfaccia speciale per accedere a tutte le funzioni interne di Blender da quel linguaggio. Normalmente la versione raccomandata di Python è inclusa e installata con la distribuzione, tuttavia la si potrebbe anche scaricare e installare separatamente direttamente dal sito di Python. Molte funzioni di Blender non dipendono da Python; un'eccezione notevole è il menù Help che apre un browser web puntato verso una locazione specifica. Il testo di Help non è incluso, e i manuali utente wiki o pdf più aggiornati vanno scaricati dal web.

Costruire una struttura di cartelle

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Se si è nuovi nell'installazione di Blender sul proprio PC, si potrebbe voler rimanere organizzati, dato che accumulerete presto molti modelli, texture, immagini, file .blend, file .zip, script, ecc. Il mischiarli tutti quanti in una sola cartella porta a confusione, perciò è consigliabile spendere alcuni momenti creando un po' di cartelle per tenere organizzato il materiale. La seguente è una raccomandazione basata sull'esperienza di un po' di anni. Ci sono anche strumenti gratuiti per aiutare a gestire progetti più grandi (cioè CVS), ma essi sono al di là delle possibilità di questo documento.

Per gli utenti saltuari, una struttura consigliata da creare sul disco fisso della vostra stazione di lavoro è:

  • C:\Blender - Una cartella condivisa contenente le seguenti sottocartelle:
    • \bin\ - Binari scaricati (gli exe di installazione), utilità e add-on come Yafray, Python, Gocubic, Virtual Dub, ecc.;
    • \examples\ - Lavoro fatto da altri (immagini, film) per studio offline;
    • \lib\ - Una libreria di materiale di riferimento (informazioni aggiuntive su di questo più tardi);
    • \man\ - Manuali Utente, guide pdf come "Blender Basics", video da esperti, biglietti di riferimento veloci e note 'come-fare' da fatte da se;
    • \play\ - Il proprio campo da gioco personale; una cartella dove salvare i file .blend intorno ai quali si stà giocando al momento;
    • \script\ - Script in python che non sono distribuiti con Blender;
    • \tmp\ - Un luogo temporaneo per produzione temporanea; uno spazio di scambio;
    • \tut\ - Tutorial "come fare" raccolti dal web. Ci sono molti video e pagine web la fuori (salvarle come pagine web complete);
    • \util\ - Utilità di Blender, come Make Human, World Forge e Tree Generator;
    • \work\ - Ed ultimo ma non da meno, se addirittura vi attaccate a un progetto significativo che forse si evolverà oltre il campo da gioco, mettetelo qui.

Spiegazione delle cartelle

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La cartella principale è /Blender/, che io tengo, per fare un esempio, su XP sotto /Shared Downloads/. Creare una sottocartella /Blender/bin/ per tenere i binari scaricati o i file di installazione .exe, così come qualsiasi altro programma eseguibile associato a Blender, come Yafray, e un po' di ingegnose DLL con cui avrete a che fare per estendere le funzionalità di Blender.

  • Libreria: Lo so che volete creare il mondo, ma ci sono già un mucchio di modelli e di materiale la fuori sul www che altre persone creative hanno già prodotto. Per raccogliere questa abbondanza di conoscenza precostruita, creare una libreria (/Blender/lib/) che la contenga. Alcune sottocartelle al di sotto di questa potrebbero essere /mesh per raccogliere file vari o Reti, /tex per tenere immagini di texture, e /pic per tenere immagini, come immagini di riferimento. Per fare un esempio, possiamo dire che la mia cartella /blender/lib/mesh ha le sottocartelle /animal, /human, /machine, e /house, per nominarne alcune, che racchiudono vari file che contengono modelli di quei tipi di cose. La cartella /tex ha un set di cartelle simile contenente file jpg e persino file vari che contengono raccolte di materiali comuni usati per colorare e pitturare oggetti. Per fare un esempio, possiamo dire che la mia cartella /tex contiene le sottocartelle /nature, /buildings, /painted, e /metal. La cartella /pic contiene immagini di riferimento di persone, facce, mobili, macchine e altre immagini e concept art che voglio usare come riferimenti mentre modello.
  • Manuali e guide utente: Creare una cartella /Blender/man/ per tenere manuali utente e file di guida sia in html che in word (.doc) e/o in formati .pdf (ce sono un po' che fluttuano in giro). Usare questa cartella anche per salvare copie locali delle pagine di questo manuale per riferimenti off-line.
  • Tutorial: Ci sono mucchi di tutorial in giro disponibili per il download. Creare una cartella /Blender/tut/ per tenere ordinati i tutorial trovati. Alcuni tutorial sono messi a disposizione da singoli individui, e per questo potrebbero scomparire, perciò, se trovate un tutorial che vi è d’aiuto, scaricatelo in questa cartella.
  • Script in Python: Blender usa un linguaggio di scripting Python per estendere le sue funzionalità. Ci sono dozzine di questi script che possono essere caricati da Blender. Quando li trovate, salvateli in una cartella /Blender/script/, insieme a qualsiasi comando batch scritto per creare backup, ecc.
  • Utilità: Blender si è evoluto al punto da poter essere integrato da programmi completi che creano cose meravigliose. Tenete le vostre utilità MakeHuman e WorldForge (per esempio) in /Blender/util/.
  • Semplicemente fallo!: Così adesso TU hai bisogno di un po' di spazio tutto tuo. Crea le cartelle /Blender/play/ e /Blender/work/ per tenere file con cui giocherelli, e, per quando avrai addirittura un progetto significativo su cui lavorare, un file di lavoro. Supponendo che io abbia usato Blender per creare una pubblicità, un documentario sul Niger e un manifesto (#6,796,205), possiederei una sottocartella sotto /Blender/work per ognuno di questi progetti. La cartella /Blender/work/ ha una sottocartella per ogni progetto, e, sotto di essa, un set di cartelle /tex, /pic, /render e /wav per tenere rispettivamente textures, immagini, prodotti del rendering e file di suono. I vari file veri e propri sono tenuti nella cartella /work/xxx/, dove in xxx c'è il nome breve del progetto.Un’organizzazione approssimativa di esempio della cartella /Blender/play/ può essere il porre al suo interno le sottocartelle Yafray, anim (animazione), Lighting e altre; essenzialmente un mucchio di robaccia in cui frugare quando si ricorda di aver fatto qualcosa tipo <inserire il problema corrente>, ma non riesco a ricordare come farlo di nuovo.

Configura il tuo Blender

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L'installazione generica di Blender possiede tonnellate di caratteristiche e sembra anche piuttosto forte. Quando si installa un aggiornamento, ci sono un po' di cose che si vorrebbe fare:

  • 'Indicare' a Blender le risorse sulla propria macchina;
  • Copiare e testare la regressione di script personalizzati in python;
  • Dire a Blender dove si trovano i plugin di sequenze e di texture;
  • Personalizzare le proprie animazioni, modelli, materiali, sequenze e scrivanie di scripting;
  • Definire la cartella di emissione delle proprie animazioni.

Aperto Blender, la barra in alto - la quale in realtà è la testata di una Finestra (maggiori informazioni più avanti nel Manuale) - contiene tutte le preferenze utente, anche se per default sono nascoste. Per visualizzarle, trascinare verso il basso il bordo inferiore della barra fino a far comparire il resto della Finestra. Quindi selezionare fra i Pulsanti inferiori quello etichettato File Paths. Apparirà una tabella dei percorsi dei file; compilarla, quindi andare nella propria cartella \Blender\Scripts\ e copiare nella 'propria' cartella .blender\scripts gli script non distribuiti. I percorsi dei propri plugin di texture e di sequenze sono sotto preferenze utente, e, per fare un esempio, io tengo i miei nelle loro rispettive cartelle \Blender\bin. Le proprie differenti scrivanie sono selezionate dal Menù a tendina di sinistra in cima allo schermo. È possibile ridimensionare e riconfigurare ognuna di queste per farle andar bene con le proprie particolari preferenze (per i nuovi, quelle di default vanno semplicemente bene). Cliccando sul Pulsante Render, dalla cima la cartella Output è dove vengono messe le proprie animazioni (di default), e forse si vorrà puntarlo verso la propria cartella temp. Per finire, salvare tutti i propri cambiamenti con i tasti Ctrl + U.

Installazione Rapida

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Scaricare il file blender-2.##-windows.exe (dove 2.## è il numero della versione) dalla sezione 'Downloads' del Sito Web di Blender. Iniziare l'installazione cliccando due volte sul file. Questa si presenta con alcune domande, per le quali le opzioni di default dovrebbero andare bene. Una volta completata l'installazione, si può subito avviare Blender, o usare la voce nel menù di Avvio.

Istruzioni approfondite

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Scaricare il file blender-2.##-windows.exe dalla sezione 'Downloads' del Sito Web di Blender. Scegliere di scaricarlo (se richiesto), selezionare una posizione e cliccare su Save. Quindi andare alla posizione dove si è salvato il file e fare doppio click per avviare l'installazione.

La prima finestra di dialogo si presenta con la licenza. Viene richiesto di accettarla se si vuole che l'installazione proceda. Dopo aver accettato la licenza, selezionare le componenti che si vogliono installare (ce n'è solo una, Blender) e le ulteriori azioni che si vogliono intraprendere. Queste sono tre: Aggiungere una scorciatoia nel menù di Avvio, Aggiungere l'icona di Blender sul Desktop, associare i file .blend a Blender. Per default sono tutti marcati. Se non si vuole che alcune azioni siano intraprese, semplicemente smarcale. Una volta fatto, cliccare su Next.

Selezionare una posizione dove installare i file (quella di default dovrebbe andar bene), e cliccare su Next per installare Blender. Premere Close quando l'installazione è finita.

In seguito, verrà chiesto se si vuole avviare immediatamente Blender. Ora Blender è installato e può essere avviato dal menù di Avvio (dalla routine di installazione è stata creata una voce chiamata Blender Foundation) o cliccando due volte su un file Blender (*.blend).

Installazione Portatile

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Se, come molte persone, si è a) ossessionati da Blender e b) si ha una chiave USB, si sarà contenti di sapere che Blender gira meravigliosamente da una chiave USB. Basta semplicemente scaricare la versione .zip del programma ed estrarla nella chiave. Può darsi che si voglia evitare che Blender memorizzi la produzione delle animazioni o altri file temporanei sulla chiave, dato che questo potrebbe accorciarne la vita, ma, a parte questo inconveniente, Blender gira molto bene.

Installazione

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Scaricare il file blender-2.##-OSX-10.3-py2.#-[platform].zip dalla sezione 'Downloads' del Sito Web di Blender (dove 2.## è la versione di Blender, py2.# è la versione di python, e [platform] è o powerpc o i386 (Intel), a seconda di quale tipo di processore possiede il proprio Mac). Estrarlo cliccando due volte sul file. Questo aprirà una cartella con diversi file.

Dato che Blender usa OpenGL per rendere l'interfaccia utente, ed anche Mac OSX disegna tutto il Desktop con OpenGL, si dovrà prima verificare di avere sufficiente VRAM nel proprio sistema. Blender non gira con meno di 8 MB di VRAM. Con più di 16 MB di VRAM, bisognerà impostare il display a 1000s of colors (System Preferences -> Displays).

Ora si può usare Blender con un doppio click sulla sua icona, oppure si può trascinare l'icona di Blender sul Dock per aggiungerne una copia lì. Blender inizia per default in una finestra piccola. Usare il pulsante "+" nell'intestazione della finestra per ampliarla al massimo. Ulteriori consigli e suggerimenti sulla versione OSX si possono reperire nel file OSX tips.rtf nella cartella di installazione.

Se Blender non si lancia, assicurarsi di aver scaricato la versione corretta; molto spesso, i nuovi arrivati a Blender scaricano accidentalmente la versione 2.4 di Python; provare la versione 2.3 di Python se Blender non sembra partire.

Installazione Rapida

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Scaricare il file blender-2.##-linux-glibc#.#.#-ARCH.tar.gz dalla sezione 'Downloads' del Sito Web di Blender (dove 2.## è la versione di Blender, #.#.# è la versione di glibc installata sulla propria macchina e ARCH è l'architettura della macchina, o i386 o powerpc). Scegliere la versione corrispondente al proprio sistema, tenendo a mente la differenza tra la versione statica e quella dinamica.

Scompattare l'archivio in una posizione a propria scelta. Ciò creerà una cartella chiamata blender-2.##-linux-glibc#.#.#-ARCH, nella quale si troveranno i binari blender.

Per avviare Blender, aprire una shell ed eseguire ./blender, ovviamente mentre gira X.

Istruzioni approfondite

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Scaricare il file blender-2.##-linux-glibc#.#.#-ARCH.tar.gz dalla sezione 'Downloads' del Sito Web di Blender. Scegliere di scaricarla (se richiesto), scegliere una posizione e cliccare su "Save". Quindi navigare verso la posizione in cui si vuole installare Blender (per esempio /usr/local/) e scompattare l'archivio (con tar xzf /path/to/blender-2.##-linux-glibc#.#.#-ARCH.tar.gz). Volendo, si può rinominare la cartella risultante da blender-2.##-linux-glibc#.#.#-ARCH in qualcosa di più breve, per esempio soltanto blender.

Ora Blender è installato e può essere avviato dalla linea di comando immettendo /path/to/blender in una shell e premendo successivamente il tasto Enter. Se si usa KDE o Gnome, si può avviare Blender usando il proprio file manager a scelta navigando fino all'eseguibile di Blender e facendo doppio click su di esso.

Se si usa il gestore di finestre Sawfish, si potrebbe voler aggiungere una linea simile a ("Blender" (system "blender &")) al proprio file .sawfish/rc.

Per aggiungere le icone di Blender in KDE

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  1. Selezionare il Menu Editor dal sottomenù System del menù K;
  2. Selezionare il sottomenù chiamato Graphics nella lista di menù;
  3. Cliccare sul pulsante New Item. Apparirà una casella di dialogo che chiederà di creare un nome. Creare e digitare un nome appropriato e cliccare OK. "Blende" o "Blender 2.3#" sarebbero delle scelte logiche, ma questo non influisce sul funzionamento del programma;
  4. Si verrà riportati nella lista di menù e si espanderà il sottomenù Graphics, con la nuova voce evidenziata. Nella sezione destra, assicurarsi che siano riempiti i seguenti campi: Name, Comment, Command, Type e Work Path:
    • Il campo Name dovrebbe essere già riempito, ma lo si può cambiare da qui in qualsiasi momento;
    • Riempire il campo Comment. Qui è dove si definisce l'etichetta che appare quando si fa passare il cursore sull'icona;
    • Cliccare sull'icona della cartella alla fine del campo Command per indirizzarla all'icona del programma Blenderpublisher. Selezionare l'icona del programma e cliccare su OK per tornare al Menu Editor;
    • Il Type dovrebbe essere Application;
    • Il Work Path dovrebbe essere lo stesso del Command, col nome del programma rimosso. Per esempio, se il campo "Command" indica /home/user/blender-publisher-#.##-linux-glibc#.#.#-ARCH/blender, il "Work Path" dovrebbe essere /home/user/blender-publisher-#.##-linux-glibc#.#.#-ARCH/;
  5. Cliccare su Apply e chiudere il Menu Editor.

Per aggiungere un collegamento a Blender sul KPanel, cliccare col destro su un punto vuoto del KPanel, quindi su Add. Cliccare su Button, quindi su Graphics e selezionare Blender (o come si è chiamato l'oggetto del menù al punto 3). In alternativa, si può cliccare sul sottomenù Configure Panel nel menù K, cliccare Add, Button, Graphics e quindi Blender.

Per aggiungere un'icona per Blender sul Desktop, aprire Konquerer (lo si trova su Panel per default, o nel sottomenù System del menù K) e navigare dove all'inizio si è scompattata l'icona del programma Blenderpublisher. Cliccare e tenere premuto sull'icona del programma e trascinarla da Konquerer in uno spazio vuoto sul proprio Desktop. Verrà richiesto di Copy Here, Move Here o Link Here; scegliegliere Link Here.

Per aggiungere le icone di Blender in GNOME

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  1. Selezionare Edit menus dal sottomenù Panel del menù GNOME;
  2. Selezionare il sottomenù Graphics, e cliccare sul pulsante New Item;
  3. Nella parte destra, riempire i campi Name:, Comment: e Command::
    • Riempire il campo Name: col nome del programma, per esempio "Blender". Lo si può chiamare come si vuole, questo è quello che apparirà nel menù, ma non influisce sul funzionamento del programma.
    • Riempire il campo Comment: con un commento descrittivo. Questo è quello che apparirà sui tooltips popup.
    • Riempire il campo Command: col percorso completo del programma Blender, per esempio, /home/user/blender-publisher-#.##-linux-glibc#.#.#-ARCH/blender;
  4. Cliccare sul pulsante No Icon per scegliere un'icona. Ci potrebbe essere o meno un'icona per Blender nella locazione di default. Se ne può creare una, o cercare l'icona che si trova con KDE. Questa dovrebbe essere /opt/kde/share/icons/hicolor/48x48/apps/blender.png. Se la cartella di installazione è diversa, la si può cercare in un Terminale o in una Console usando il comando: find / -name "blender.png" -print;
  5. Cliccare sul pulsante Save e chiudere il Menu Editor.

Per aggiungere un'icona al Panel, cliccare col destro su un'area vuota di Panel, quindi selezionare Programs, Graphics e quindi Blender. In alternativa, si può cliccare sul menù GNOME, selezionare Panel, Add to panel, Launcher from menu, quindi Graphics e Blender.

Per aggiungere un'icona per Blender al Desktop, aprire Nautilus (doppio click sull'icona Home nell'angolo in alto a sinistra del proprio Desktop, o cliccare sul menù GNOME, quindi su Programs, Applications e Nautilus). Navigare verso la cartella che contiene l'icona del programma Blenderpublisher. Cliccare col destro sull'icona e trascinarla sul Desktop. Apparirà un menù che chiederà di Copy Here, Move Here, Link Here o Cancel. Selezionare Link Here.

Installazione

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Scaricare il file blender-2.##-freebsd-#.#-i386.tar.gz dalla sezione 'Downloads' del Sito Web di Blender (dove 2.## è la versione di Blender, #.# è la versione di FreeBSD e i386 è l'architettura della macchina).

Per avviare Blender, basta aprire una shell ed eseguire ./blender, ovviamente mentre gira X.

Installazione

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Scaricare il file blender-2.##-irix-6.5-mips.tar.gz dalla sezione 'Downloads' del Sito Web di Blender (dove 2.## è la versione di Blender, 6.5 è la versione di Irix e mips è l'architettura della macchina).

Per avviare Blender, basta aprire una shell ed eseguire ./blender, ovviamente mentre gira X. Originariamente, Blender era stato sviluppato per la piattaforma IRIX, ma attualmente non è mantenuta in modo attivo per tutte le versioni delle stazioni di lavoro IRIX. Per qualche stazione di lavoro sono stati riportati dei problemi di prestazione.

Installazione

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Scaricare il file blender-2.##-solaris-2.8-sparc.tar.gz dalla sezione 'Downloads' del Sito Web di Blender (dove 2.## è la versione di Blender, 2.8 è la versione di Solaris e sparc è l'architettura della macchina).

Attualmente non sono disponibili ulteriori istruzioni per Sun Solaris. Si prega di usare i forum del Sito Web di Blender per ricevere supporto.

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