Utente:Ensahequ/Sandbox/4
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Errori, improprietà e ambiguità nel linguaggio tecnico e scientifico
[modifica | modifica sorgente]Nel seguito sono indicati errori, improprietà e ambiguità nel linguaggio scientifico, che vengono tuttavia utilizzati nel linguaggio comune o nello stesso ambito tecnico-scientifico.
- Absorbimento e adsorbimento: tali termini indicano due fenomeni fisici differenti: l'absorbimento (o assorbimento) infatti riguarda il trasferimento di materia tra due fluidi, mentre l'adsorbimento indica il passaggio di materia tra un fluido e la superficie di un solido. Essendo la grafia dei due termini molto simile, bisogna stare attenti a non confondersi.
- Alcani: tale termine si usa spesso in maniera impropria per indicare qualsiasi idrocaburo saturo. Secondo la IUPAC invece indica solo gli idrocarburi aciclici saturi. Viene inoltre utilizzato come sinonimo di "paraffine", mentre secondo la IUPAC le paraffine sono una classe più ampia, comprendente anche i cicloalcani.
- Alcheni: tale termine si usa spesso in maniera impropria per indicare qualsiasi composto organico avente almeno un doppio legame C=C. Secondo la IUPAC invece indica solo gli idrocarburi aciclici con un solo doppio legame C=C. Viene inoltre utilizzato come sinonimo di "olefine", mentre secondo la IUPAC le olefine sono una classe più ampia, comprendente anche i cicloalcheni e i polieni.
- Ambiente di reazione: nel linguaggio termodinamico con il termine "ambiente" ci si riferisce a ciò che è esterno al sistema, mentre in chimica con il termine "ambiente di reazione" si fa riferimento al sistema (reagenti, prodotti, catalizzatori, ecc.) e alle sue condizioni (temperatura, pressione, ecc.)
- Apparecchiatura chimica: con tale dizione di indicano non solo apparecchiature in cui avvengono processi chimici (cioè reazioni chimiche, chemiadsorbimento, ecc.), ma anche processi fisici (ad esempio miscelazione, scambio termico, ecc.)
- Atomizzatore: termine usato impropriamente per indicare un'apparecchiatura in cui si svolge l'operazione unitaria di nebulizzazione. Tale termine è improprio in quanto a seguito della nebulizzazione di formano minutissime gocce di liquido, non atomi.
- Batteria: termine improprio; viene spesso utilizzato come sinonimo di "pila", mentre per "batteria" si dovrebbe indicare l'insieme di più pile.
- Caldo: termine improprio; infatti il calore, a differenza della temperatura, non è una proprietà "posseduta dai corpi", bensì "scambiata", per cui dire che "un oggetto è caldo" è concettualmente sbagliato, mentre si dovrebbe dire che "un oggetto ha una temperatura elevata" oppure che "un oggetto ha una temperatura superiore rispetto ad un altro corpo".
- Cemento armato: termine spesso utilizzato in maniera erronea al posto di "calcestruzzo armato"; tali termini non sono sinonimi in quanto il "calcestruzzo" è un materiale composito costituito non solo da cemento, ma anche da aggregati inerti.
- Chilo-: il prefisso "chilo-", utilizzato in italiano in termini come "chilometro" o "chilogrammo", in realtà non rispetta lo standard del Sistema Internazionale delle unità di misura, secondo il quale bisognerebbe scrivere sempre "kilo-".
- Diagramma di stato: il termine "stato" in questo caso si riferisce a "stato termodinamico", mentre molti pensano che si riferisca a "stato di aggregazione", confondendo così i concetti di fase e stato di aggregazione.
- Effetto serra: l'effetto serra è un fenomeno naturale, che avverrebbe a prescindere dall'inquinamento provocato dall'uomo e non è dannoso per l'ambiente, anzi è un elemento essenziale per la vita sul nostro pianeta. Per riferirci agli effetti dannosi dell'uomo sul riscaldamento globale bisogna invece parlare di "aumento dell'effetto serra", cioè un'alterazione del fenomeno che avviene naturalmente, in seguito alla quale si ha un aumento abnorme della temperatura terrestre.
- Elementi chimici: i nomi degli elementi chimici a cui corrispondono molecole biatomiche gassose (esempio: idrogeno, ossigeno, azoto, cloro) si utilizzano in maniera ambigua, in quanto indicano sia l'elemento chimico in questione (esempio: un atomo di idrogeno) sia la specie chimica corrispondente alla molecola biatomica dell'elemento (esempio: "un metro cubo di ossigeno" per indicare "un metro cubo di O2").
- Elettrodo: termine ambiguo; indica infatti sia il conduttore di prima specie posto ai capi di una cella elettrochimica sia l'intera semicella che lo contiene (ad esempio: "Elettrodo di riferimento", "Elettrodo a idrogeno", "Potenziale di elettrodo").
- Energia di ionizzazione: il termine "ionizzazione" fa pensare al processo durante il quale un atomo si converte in ione, che include sia il significato di anione sia quello di catione. In realtà l'energia di ionizzazione è l'energia richiesta per sottrarre un elettrone, non per cedere un elettrone all'atomo, dunque nel caso degli atomi si dovrebbe parlare più precisamente di "energia di cationizzazione".
- Entità molecolari: tale termine può essere causa di fraintendimenti, in quanto oltre alle molecole designa anche ioni, radicali e altre "entità" che non sono affatto molecole.
- Fase: sebbene si usa spesso impropriamente come sinonimo di "stato di aggregazione", si tratta di due concetti completamente differenti.
- Ferro: nel linguaggio comune, si utilizza il termine "ferro" per indicare l'acciaio dolce, cioè un acciaio con basso tenore di carbonio.
- Freddo: termine improprio; infatti il calore, a differenza della temperatura, non è una proprietà "posseduta dai corpi", bensì "scambiata", per cui dire che "un oggetto è freddo" è concettualmente sbagliato, mentre si dovrebbe dire che "un oggetto ha una temperatura bassa" oppure che "un oggetto ha una temperatura inferiore rispetto ad un altro corpo".
- Grado centigrado: sebbene nel linguaggio comune con tale espressione ci si riferisce ai gradi Celsius, in realtà l'espressione "grado centigrado" si può riferire a qualsiasi scala termometrica ottenuta dividendo un intervallo tra due punti fissi (ad esempio 0 °C e 100 °C) in 100 parti uguali.
- Grado kelvin: a differenza dei gradi Celsius e dei gradi Fahrenheit, i kelvin non corrispondono ad una scala termometrica, in quanto il valore di 0 K non è ottenuto in maniera arbitraria, ma deriva direttamente dalla definizione di temperatura assoluta. È quindi sbagliato dire "grado kelvin" (si dice solo "kelvin").
- Kilobyte: esistono due definizioni differenti di kilobyte; secondo la definizione standard 1 kilobyte equivale a 1000 byte, mentre secondo la definizione non standard 1 kilobyte equivale a 1024 byte. (per approfondimenti sulla questione, leggi la voce kilobyte su Wikipedia)
- Monomero: indica un reagente da cui si può ottenere un oligomero o un polimero (esempio: cloruro di vinile); viene talvolta utilizzato in maniera errata per indicare una delle unità ripetitive che costituiscono il polimero, che sono "parti di molecola", non "reagenti".
- Pesce: termine usato in cucina in maniera impropria; secondo la classificazione tassonomica, infatti i pesci costituiscono una particolare superclasse (chiamata anche "Ittiopsidi") mentre in ambito culinario si indicano anche animali appartenenti a molte altre classificazioni tassonomiche (ad esempio alcuni crostacei e molluschi).
- Polimero: il polimero è una macromolecola; tale termine viene spesso utilizzato in maniera impropria per indicare il materiale costituito da tali macromolecole, che invece si chiama più correttamente "materiale plastico".
- Potenziale: termine ambiguo; spesso viene utilizzato per indicare una differenza di potenziale (ad esempio: "Potenziale di membrana", "Potenziale di cella", "Potenziale di elettrodo").
- Stato di aggregazione: sebbene si usa spesso impropriamente come sinonimo di "fase", si tratta di due concetti completamente differenti.
- Temperatura percepita: si tratta di un'improprietà di linguaggio per vari motivi:
- anzitutto il corpo umano non riesce a percepire la temperatura dell'oggetto toccato, bensì il calore scambiato con tale oggetto; si può verificare ciò toccando due oggetti aventi conducibilità termiche molto differenti tra loro, ad esempio una porta in legno e la sua maniglia metallica. Sebbene i due oggetti sono a temperatura identica (devono infatti essere alla stessa temperatura della temperatura ambiente in condizioni di equilibrio), in inverno percepiamo il metallo come più freddo del legno, mentre in estate percepiamo il metallo come più caldo del legno. Questo perché in inverno la temperatura degli oggetti è minore della temperatura delle nostre mani e il metallo, rispetto al legno, assorbe più velocemente il calore dalle nostre mani (per cui lo sentiamo più freddo), mentre in estate la temperatura degli oggetti è maggiore delle nostre mani e il metallo, rispetto al legno, cede calore più velocemente alle nostre mani (per cui lo percepiamo più caldo).
- in secondo luogo il termine "percepita" farebbe presupporre che tale grandezza sia soggettiva e riferita alle sensazioni del nostro corpo, mentre in realtà essa è una grandezza "costruita" opportunamente in modo da inserire nella stessa grandezza le grandezze "temperatura" e "umidità", le quali sono oggettive e non dipendono da chi le osserva.
- Voltmetro e voltametro: tali termini indicano due strumenti differenti; infatti il voltmetro misura una differenza di potenziale elettrico, mentre il voltametro misura una quantità di carica elettrica.