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Wikibooks:Deposito/Moduli/Mondo di Anne Rice

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Il mondo in cui vivono i personaggi di Anne Rice è il nostro ma è caratterizzato da esseri viventi e rivelazioni a noi oscure. Seguendo le tipologie di esseri viventi è possibile ricostruirne la struttura, schematizzata nell'immagine.

Il mondo dei romanzi di Anne Rice

Dio e gli Angeli

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Dio è un potente essere adorato dagli angeli sin da prima dell'esistenza della materia e del tempo. La terra fu la Sua creazione e gli angeli trascorrono molto del loro tempo ad ammirare la sua opera. Dio non sembra essere onnisciente; malgrado la sua sicurezza, Memnoch, uno degli arcangeli di Dio, durante l'evoluzione dell'uomo, cambia l'opinione di Dio sull'importanza e l'artificiosità del genere umano.

Attraverso l'evoluzione, le creature della terra sviluppano l'immagine degli angeli e comprendono il, per loro, mistero della vita e della morte. Nello stesso tempo essi sviluppano anche le loro anime, delle forze invisibili simili a quelle angeliche. Ciò sorprende e sciocca gli angeli del Paradiso.

Tali anime si riuniscono tutte assieme, in confusione, attorno al mondo descrivendo così un reame parallelo a quello terrestre che gli angeli definiscono Sheol (che significa "tristezza") e qui esse tentano di darsi una spiegazione di tutto o di influenzare il mondo vivente. Da ciò derivano le leggende dei fantasmi, della reincarnazione e dei primi vampiri.

Nel suo viaggio nello Sheol, Memnoch riesce a comprendere di quali anime esso è strutturato e tra queste trova delle anime che hanno completamente perdonato Dio per non aver loro spiegato tutto e che lo amano a priori. Tali anime possono perciò guadagnarsi il Paradiso e Dio le accetta, sotto monito di Memnoch, con grande piacere, vedendo in che modo rendono il Paradiso più meraviglioso. Dio è contrario all'introduzione delle altre anime, ovviamente, ma oltretutto non accetta di volerle istruire in modo che siano, un giorno, meritevoli del Paradiso.

In lizza con Memnoch, Dio affida proprio a lui il compito di insegnare loro. Memnoch crea così, all'interno dello Sheol, una forma di Inferno, molto più simile ad un purgatorio, in cui le anime che in vita sono state cattive (oltre a tutti i vampiri) sono punite finché il loro spirito non avrà compreso la gioia della creazione e la luce di Dio abbastanza per essere meritevoli del Paradiso.

Le innumerevoli schiere di angeli sono difficilmente descrivibili. Risulta comunque una minima gerarchia tra di essi. Tale postula al primo posto Dio, creatore di qualsiasi cosa, tempo ed essere vivente, angeli compresi. Risultano poi, come ad uno scalino inferiore, gli arcangeli i quali, nonostante la loro inferiorità nei confronti di Dio, possono rivolgersi a lui più direttamente che chiunque altro, proponendo lui questioni, problemi, proposte. Ad un livello più basso troviamo i semplici angeli. Questi risultano essere molto più legati alla terra di chiunque altro essere paradisiaco, tanto che molti si definiscono custodi di vite terrene (meramente gli angeli custodi). Tutte le forme angeliche, comunque, risultano appassionate alla vita terrena. Chi più chi meno, sono innamorate della creazione divina. Ipotizzabile è una scala gerarchica opposta riguardo l'amore nei confronti degli esseri umani. Gli angeli sono i più presi da loro, quindi vengono gli arcangeli (con l'eccezione di Memnoch completamente assuefatto dall'amore per l'uomo) e infine Dio, creatore di tutto ma nel contempo più indifferente alla propria creazione rispetto ai suoi angeli.

Gli spiriti o anime, sono ciò che rimane di un essere vivente dopo la morte. Durante la vita, esse risiedono all'interno del corpo mortale. Esse sono costituite da energia, la stessa energia che fluisce nel corpo mortale durante la vita e che rende possibili azioni, movimenti e pensieri.

La cosiddetta anima, una volta uscita dal corpo, confluisce tutta sé stessa in un nucleo primario il quale, fuoriuscendo dal corpo può confluire all'interno di una luce, diretta al Paradiso, oppure allo Sheol, in cui tutte le anime dei mortali confluiscono creando una struttura sferica omogenea circondante l'intero pianeta a livello della stratosfera. Le anime dello Sheol, o anime erranti, si distinguono in vari tipi (vedi dopo).

Gli spiriti possono essere visti, in base alla loro forza, da particolari esseri umani, definiti comunemente streghe, i quali possiedono particolari ricettori mentali, visivi e uditivi capaci di captare o la sola presenza dello spirito oppure l'aggregazione di molecole di materia che lo spirito accumula intorno a sé con lo scopo di ricrearsi un involucro similmente umano. Di per sé, lo spirito rimane costituito di energia, quindi materia e campo magnetico, in continua espansione, pur mantenendo il nucleo primario nella propria struttura. La loro capacità, essendo costituiti comunque di materia, di oltrepassare cose e ostacoli deriva dall'infinitesimità delle particelle che li costituiscono, in grado quindi di oltrepassare le molecole delle materie a livello atomico.

La loro capacità di rendersi visibili a una o più persone è resa possibile dall'aggregazione di quelle molecole chimiche necessarie a creare l'involucro, prese dall'ambiente esterno tramite il proprio campo magnetico. Per tutte le persone sprovviste di ricettori, tali aggregazioni permangono invisibili.

Il fantasma può non rendersi conto di essere tale o dimenticarsene dopo grandissimi lassi di tempo. Una volta che esso viene riconosciuto e intravisto da una strega, esso si rinforza. Il riconoscimento continuo e costante della sua presenza e l'insegnamento delle regole fisiche e vitali derivanti dalla strega portano gradualmente ad un'evoluzione dello spirito, che diviene così più intelligente apprendendo concetti, e più abile nella modulazione della propria struttura fisica. Col passare del tempo la sua capacità di rendersi visibile si affina e può divenir capace di rendersi visibile anche a tutti gli altri esseri umani.

  • Anime che non sono mai state umane.
    • Angeli caduti nell'amore per certe parti della natura diventando spiriti di rocce, montagne e alberi (e che perciò non tornano in Paradiso).
    • Esseri invisibili che non interagiscono ne con gli uomini, ne con le loro anime e neanche con gli angeli. Tali anime si svilupparono prima dello sviluppo delle anime umane presenti nello Sheol.
  • Anime degli esseri umani.
    • Anime che non riescono a perdonare Dio per il mondo, per ciò che è successo e per ritrovarsi nello Sheol: Anime destinate all'Inferno.
      • Anime legate alla terra.
        • Anime non consapovoli di essere dei morti.
          • Spiriti e fantasmi che infastidiscono gli uomini, gelosi della loro materialità.
          • Anime in grado di impossessarsi di un corpo umano o di reincarnarsi, gelosi della materialità degli uomini.
          • Spiriti considerati e che si considerano dèi degli uomini.
        • Anime consapevoli di essere dei morti.
          • Spiriti e fantasmi che infastidiscono gli uomini, gelosi della loro vita.
          • Anime in grado di impossessarsi di un corpo o di reincarnarsi, gelosi della vita degli uomini.
          • Spiriti considerati e che si considerano dèi degli uomini.
          • Spiriti e fantasmi protettori, compassionevoli all'umanità, con lo sguardo rivolto verso il basso.
      • Anime non legate alla terra.
        • Anime alla deriva.
        • Anime che muoiono.
        • Anime che giudicano bellissima la vita ma orribile la morte.
    • Anime che conservano perfettamente la forma umana, che accettano e non provano più rancore verso Dio, lo perdonano per non aver loro spiegato tutto ciò e lo amano a priori: Anime destinate al Paradiso.

Anime considerate e che si considerano dèi

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Tra le anime consapevoli di essere morte o non, troviamo i vari dèi, tra cui quelli di Babilonia, visti da Azriel. Tali dei prendono forza dall'attenzione umana, come molti spiriti legati alla terra fanno. Sono in grado di conoscere dagli altri uomini e di compiere piccole azioni per l'umano cui sono legati al momento.

Servitore delle ossa

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Tra le anime consapevoli di essere morte troviamo Azriel, il "servitore delle ossa", il quale, in seguito ad una stregoneria effettuata dai sacerdoti babilonesi (per la quale il suo corpo fu bollito nell'oro durante l'ascesa allo Sheol del suo spirito) fu da allora legato alle ossa, sopravvissute all'ebollizione, il cui padrone diviene altresì padrone del servitore. Il padrone deve però essere un grande stregone dato che il servitore è capace di molte astuzie e quindi in grado di uccidere, anche all'istante, il padrone di turno. Il servitore delle ossa è uno spirito in grado di aggregare intorno alla propria materia spirituale particelle organiche, o non, modellando così una struttura corporea visibile e irriconoscibile.

Nello stato di spirito egli può assumere, invisibilmente, o una struttura estesa (come quella degli altri spiriti) oppure una struttura umana. Egli è inoltre in grado di impossessarsi di un corpo umano. Egli è in grado di trasportare anche grandi quantità di oggetti o persone; ciò è possibile introducendo l'oggetto trasportato all'interno della propria materia spirituale. Il servitore è in grado di spostarsi a velocità sovrumana in tutti i luoghi del mondo e in pochissimo tempo, facendo ricorso alla visualizzazione del luogo in cui deve giungere.

Oltre a ciò, egli è in grado di oltrepassare ostacoli anche nella forma materiale e, inoltre, anche di far oltrepassare gli oggetti da lui trasportati. È in grado di assumere una qualsivoglia forma fisica, quindi è in grado di imitare le altre persone, pur con grandi sforzi. Col passare del tempo, la sua capacità di mantenere la stessa forma fisica si indebolisce e è soggetta alla sua mente che, in base ai propri ricordi, cambia il suo volto (ad esempio aggiungendovi la barba).

Il servitore, nello stato materiale, è in grado di copulare con gli esseri umani, materializzando il proprio sperma come ogni altro fluido o organo corporeo. È ignoto se egli sia in grado di riprodursi. In seguito alle vicende avvenute con Belkin, Azriel ha distrutto le proprie ossa, divenendo così padrone di se stesso.

Tra le anime non consapevoli di esser morte, in grado di impossessarsi di un corpo umano, compare Amel il quale, onde vendicare i soprusi eseguiti dai sovrani di Kemet alle streghe in grado di ascoltarlo, Maharet e Mekare, infastidisce la regina Akasha e il re Enkil. In uno scontro tra i nemici dei sovrani e questi ultimi, la regina viene uccisa. Amel, spirito oltre che invidioso, anche appassionato del sangue umano che preleva con piccole punture ai mortali per infastidirli, penetra allora nel corpo della regina creando così il primo vampiro che, mescolando il sangue della sua vittima con il proprio e ridonandolo alla vittima stessa, è in grado di diffondere la propria specie.

Caratteristiche

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Il vampiro necessita di sangue per sostenere lo spirito incarnato in lui, per tale motivo esso, dopo la trasformazione, viene provvisto di denti aguzzi coi quali trafiggere la carne umana e suggere il sangue della vittima.

Tale suzione non può protrarsi oltre il fermarsi del battito cardiaco, altrimenti la morte giungerà anche al suo corpo.[1] All'aumentare dei vampiri esistenti la brama di sangue dello spirito si diffonde maggiormente e, per tale motivo, in tali circostanze la sete di sangue dei singoli vampiri è minore rispetto alla condizione, possibilmente verificabile, di pochi vampiri viventi.

Il sangue succhiato dalla vittima è pregno di memorie e pensieri della vittima stessa. Essi sono in flusso discontinuo, quindi spesso caotici. Il sangue di un vampiro, quando viene succhiato da un altro, può essere privo di pensieri se essi vengono bloccati dal vampiro oppure completamente incanalati, o parzialmente, nel flusso sanguigno così da permettere la visione completa o parziale delle proprie conoscenze.

Deficienze

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Il vampiro non può esporsi alla luce solare, tale esposizione provoca la combustione delle sue carni. Per ovviare tale problema, durante il giorno il vampiro è solito rifugiarsi in luoghi completamente oscuri come bare, sarcofagi, caverne, stanze blindate, all'interno della terra o del ghiaccio.

Tuttavia, con il passare dei secoli, il vampiro diviene sempre più forte e le sue abilità aumentano; con queste aumenta anche la sua resistenza alla forza solare che, in tal caso, provoca in lui combustione ma non fino alla morte; il corpo, di conseguenza, risulterà abbronzato oppure bruciacchiato, dipende dalla forza del vampiro.

Tale forza aumenta col passare dei secoli o con la suzione del sangue di un vampiro più antico. [2]Col passare del tempo o con l'aumento della propria forza, il vampiro è anche in grado di ridurre il suo stato letargico. I vampiri più anziani possono uscire dal loro nascondiglio non appena l'ultimo raggio di sole colpisce la terra in cui si trovano e tornare nel rifugio un istante prima che il sole s'intraveda in cielo. I più giovani invece devono aspettare all'incirca un'ora per il risveglio e sentono la sonnolenza un'ora in anticipo. Durante il giorno, se il nascondiglio del vampiro viene aperto, si ritrova quest'ultimo in uno stato dormiente e l'unico atto di difesa che compie sono brevi gesti atti ad afferrare l'intruso e ucciderlo immediatamente. Comunque il corpo rimane dormiente e fermo nel nascondiglio. Il vampiro viene completamente distrutto dalle fiamme; se l'infiammazione viene protratta a lungo anche un vampiro potentissimo è inerme. Le ceneri del vampiro devono poi essere smistate nell'aria, onde evitare che lo spirito stesso rimanga legato alla forma delle proprie ceneri che, in assenza di aria, può rimanere la stessa.

Il vampiro rimane vivo anche dopo lo smembramento di una qualsiasi parte del corpo. Se le parti vengono ricomposte, il corpo le risalda autonomamente, pur lasciando il vampiro molto debole. Inoltre, il sangue dei vampiri è un potente infiammabile che prende fuoco non appena viene applicata sul corpo una grande forza concentrata Nel romanzo "La regina dei dannati", il vampiro Khayman colpisce alla schiena una vampira, che brucia. In seguito viene spiegato il perché di questo fatto, ovvero la combustibilità del sangue dei vampiri.

Caratteristiche Fisiche

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Il vampiro, data la sua necessità di sangue e dato l'utilizzo di quest'ultimo per rinvigorire lo spirito incarnato, possiede una carnagione pallida, perlacea, che diviene sempre più bianca e trasparente (ma non invisibile) col passare dei secoli. Dopo la suzione del sangue la sua carnagione rinvigorisce e riprende colore per un vario lasso di tempo, in cui può ben mimetizzarsi. Usuali metodi di mimetizzazione sono il cospargere il proprio sangue, o quello di altri, sul volto e cospargersi di cenere le unghie che, col passare dei secoli, divengono sempre più iridescenti e forti. Successivamente aiutò molto la comparsa dei guanti e degli occhiali da sole. Altri tratti fisici caratteristici del vampiro sono i capelli, estremamente soffici e che, se tagliati, ricrescono alla lunghezza cui erano giunti al momento della vampirizzazione (lo stesso accade per tutti i peli del corpo); gli occhi sono iridescenti, addirittura fosforescenti e in grado di osservare in condizioni luminose molto basse.

Qualsiasi secrezione liquida del corpo viene rimpiazzata dal sangue, ciò comprende quindi sudore (non derivato da calore, cui essi sono insensibili, bensì dal nervosismo o ansietà), lacrime e, forse, anche sperma (non è accertato ma, dopotutto, il sesso maschile può sempre divenire eretto, di solito dopo un pasto. Le Cronache affermano però l'impossibilità di un atto sessuale).

Il vampiro è in grado di leggere ad una velocità sovrumana, di spostarsi allo stesso modo senza poter esser visto da occhi umani; lo stesso accade per ogni altra abilità. Col passare dei secoli le abilità aumentano: pian piano si acquisiscono la capacità di volare, la capacità prima di infiammare un corpo già predisposto alla combustione (ad esempio uno stoppino imbevuto d'olio) poi addirittura di provocare la combustione a qualunque cosa (probabilmente sfruttando l'infiammabilità dell'ossigeno) e la capacità di far esplodere le cose o gli esseri viventi esercitando al loro interno una forte pressione. Il vampiro è capace di leggere nelle menti degli atri esseri viventi, compresi gli altri vampiri, eccettuati quei vampiri la cui linea generativa è troppo vicina (quindi vampiro creatore e vampiro creato). Col passare dei secoli il vampiro diviene capace di creare immagini nella mente della preda o di un altro vampiro oppure di trasmetterne, poi arriva la capacità di modificare lo stato psicologico della vittima stessa, rendendola ad esempio quieta ed indifferente alla suzione. Inoltre egli è capace di schermare la propria mente dall'intrusione di menti altrui. Le capacità psichiche interessano anche la telecinesi, che si sviluppa ad un'età molto avanzata e anche la capacità di uscire dal proprio corpo per viaggi ultraterreni.

Vampirizzazione

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La vampirizzazione procede, come già detto, con la suzione di tutto il sangue della vittima, lasciandone una piccola quantità per mantenerlo in vita alcuni momenti, quindi, dopo che il sangue della vittima si è mescolato col sangue vampirico, il vampiro recide una parte di se o si fa mordere e lascia bere il proprio sangue alla vittima. Subito dopo la suzione, che appare vorace dato che il sangue del vampiro risulta essere una bevanda estremamente deliziosa per l'agonizzante, il vampiro si libera della vittima. La vittima comincia a morire: accompagnati dal dolore, tutti i fluidi corporei vengono rilasciati dall'organismo. Dopo un istante nasce il nuovo vampiro.

Per la caccia, il vampiro è solito nascondere le proprie prede dopo averle uccise. Metodo comune di mimetizzazione è lasciare che alcune gocce del proprio sangue risanino le ferite visibili provocate dal vampiro.

Esistono vampiri, soprattutto nell'est Europa, i quali non sono progrediti come gli altri. Ciò è presumibilmente dovuto ai luoghi selvaggi in cui sono stati creati e alla completa solitudine o ignoranza dei luoghi. Questi esseri vengono chiamati "Revenants" e sono completamente privi di una moralità. Oltre a succhiare sangue si cibano anche delle carni in una morsa di crudele voracità. Nei luoghi in cui sono presenti, le genti del posto li conoscono e ne sono impauriti e assoggettati, si rinchiudono nelle loro case di notte e sono molto superstiziosi. Probabilmente la superstizione è padrona anche nell'animo del Revenant. Come gli altri vampiri, in seguito alla loro distruzione, la loro anima si comporta come quella di un mortale.

Personalità

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Spesso la lunghezza della propria esistenza costringe il vampiro, per stanchezza o noia, a riposare per lunghi periodi di tempo. I vampiri bramano al contempo la vicinanza di altri vampiri, onde ovviare la noia, e la solitudine. La vicinanza degli altri esseri risulta, dopo un certo lasso di tempo, fastidiosa. Allo stesso modo fastidiosa è la vicinanza alla vittima oramai morta. Ma sempre fastidiosa rimane la solitudine e la noia.

Onde ovviare sensi di colpa e malinconia, i vampiri preferiscono, nella maggior parte dei casi, salassare vittime maligne, delinquenti, ladri, assassini, stupratori. Altri, addirittura, tentano di lasciare le proprie vittime vive, prelevando più volte il sangue da vittime differenti (tecnica conosciuta come la "bevutina"). In seguito alla loro distruzione, la loro anima si comporta come quella di un mortale.

Vampiri notevoli

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Il vampiro più antico conosciuto è Akasha, creata nel 4000 a.C. In seguito alla morte del marito, avvenuta nel suo rifugio, ed alla sua uccisione da parte di Mekare, quest'ultima diventa la Regina dei Dannati, avendo trasferito il Sacro Nucleo all'interno di se stessa, mangiando cuore e cervello di Akasha.

L'esposizione al sole, al fuoco o qualsiasi attacco alla Regina dei Dannati, risulta dannoso a tutta la stirpe dei vampiri. I vampiri più giovani, conseguentemente, muoiono all'istante mentre i più anziani (o potenti) ne sentono il dolore rimanendo, in alcuni casi, debilitati (ad esempio, se avvenuta l'esposizione al sole, risulteranno alcuni completamente bruciati, altri anneriti, altri abbronzati).

La Regina dei Dannati è anche l'unica in grado di bere il sangue della vittima (mortale o vampira) fino all'ultima goccia. In seguito a ciò, il corpo della vittima risulta svuotato e simile ad un involucro di vetro; al semplice tocco, le membra cadono in frantumi finissimi.

Lestat de Lioncourt

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Il vampiro Lestat presenta una caratteristica aggiuntiva rispetto agli altri vampiri. L'occhio destro di Lestat fu strappato dagli angeli dell'Inferno durante il suo inseguimento. Memnoch, successivamente e colmo di scuse, restituì l'occhio a Lestat ma, oramai, esso aveva stabilito una sorta di legame con la visione angelica. Ciò significa che, da allora, tramite esso il vampiro fu in grado di vedere gli angeli, o coloro che si presumevano essere tali. Durante la sua paralisi, la forma spirituale di Lestat fu spesso rintracciata dagli angeli proprio tramite quell'occhio e, tramite questa sorta di passaggio tra i due mondi (il "reame degli uomini" e il "reame Paradisiaco"), egli fu minacciato di tornare da loro, a costo di perdere nuovamente l'organo.

I mortali furono creati da Dio nella terra. Essi sono privi di capacità sovrumane, ovviamente, e solitamente scettici nei confronti del preternaturale. Sono provvisti di un corpo materiale che termina e muore. La loro anima, in seguito alla morte, giunge allo Sheol e quindi all'Inferno o, il meno delle volte, se meritevoli, in Paradiso.

Mortali con poteri paranormali

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Tra i mortali troviamo uomini o, nella maggior parte dei casi, donne, che possiedono abilità sovrannaturali quali telepatia, telecinesi, capacità di uscire dal proprio corpo ed impadronirsi di un corpo altrui e, molto importante, di osservare, conoscere e sfruttare gli spiriti dello Sheol legati ancora alla terra. Tale sfruttamento è dovuto o alla semplice compiacenza degli spiriti di essere notati oppure tramite formule magiche o espressioni che, nella maggior parte dei casi, impauriscono gli spiriti, inconsapevoli del fatto che tali parole possano oppure no avere alcun effetto su di loro quindi, come per ricatto, rispondono e esaudiscono i voleri di chi li evoca. I mortali con poteri paranormali sono anche definiti streghe.

È per essi che nacque l'Ordine del Talamasca nel 758 d.C., con lo scopo di osservare tali uomini, oltre che gli altri fenomeni sovrannaturali. Il Talamasca è, di fatto, costituito per di più da investigatori con poteri paranormali. Come gli altri mortali, sono provvisti di un corpo materiale che termina e muore. La loro anima, in seguito alla morte, giunge allo Sheol e quindi all'Inferno o, il meno delle volte, se meritevoli, in Paradiso.

Streghe Mayfair

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Tra i mortali con poteri paranormali troviamo un gruppo di streghe, le streghe della famiglia Mayfair, il quale deriva i propri poteri dalla trasmissione genetica avvenuta sin dal XVII secolo e dovuta ai continui rapporti sessuali consanguinei, in grado di aumentare le capacità delle ultime generazioni. La vita di questa famiglia si è protratta con il servizio di uno spirito, Lasher, che venera le streghe sin dalla prima, Suzanne del Mayfair. Lo spirito Lasher è però così ammansito a causa di uno scopo ultimo, quello di giungere ad una strega, la tredicesima in ordine di generazione, così potente da essere in grado di partorire un figlio in cui potersi reincarnare. Le streghe Mayfair derivano da una lunga stirpe di streghe e persone originarie del Donnelaith, valle della Scozia in cui un tempo abitavano i Taltos i quali, accoppiandosi con streghe, stregoni o nani del Piccolo Popolo, hanno prodotto streghe con, nascosto nel loro codice genetico, anche quello dei Taltos (provvisto quest'ultimo di 92 cromosomi attivi, a differenza dei 92 delle streghe Mayfair in cui 46 sono inattivi). I rapporti consanguinei voluti da Lasher hanno portato, quindi, oltre che ad una strega con abilità paranormali enormi, anche ad una strega in grado di partorire un figlio con 92 cromosomi attivi.

La tredicesima strega in questione è Rowan Mayfair. Oltre ad essa, un'altra Mayfair è in grado di farlo: Mona Mayfair. Entrambe hanno partorito dei Taltos, concependo dallo stesso membro della famiglia (Michael Curry, anch'egli stregone di notevole potenza) o dal Taltos stesso (Lasher):

  • Lasher, Taltos figlio di Rowan Mayfair e Michael Curry
  • Emaleth, Taltos figlia di Rowan Mayfair e Lasher
  • Morrigan, Taltos figlia di Mona Mayfair e Michael Curry

Le streghe Mayfair, ma anche le streghe di altre famiglie, hanno a volte dei tratti fisici comuni: occhi verdi, capelli rossi, sesto dito e, spesso, una bellezza travolgente. Le streghe Mayfair, in più, possiedono una lieve fragranza prodotta dalla loro pelle derivata dalle antiche origini del sangue Taltos. Tramite tale fragranza possono esser riconosciute dai Taltos. Come gli altri mortali, sono provviste di un corpo materiale che termina e muore. La loro anima, in seguito alla morte, giunge allo Sheol e quindi all'Inferno o, il meno delle volte, se meritevoli, in Paradiso.

I Taltos sono una specie di essere vivente che si sviluppò antecedentemente alla comparsa della specie umana e che poi convisse con gli uomini fino al VI secolo d.C., quando furono (quasi) completamente estinti, uccisi dagli uomini. I Taltos sono caratterizzati da una grande altezza, non inferiore ai 2 metri, in media di 2 metri e 13 centimetri. Le loro mani e i loro piedi sono altresì enormi, con nocche delle dita allungate. Il capo risulta più grande di quello umano, in quanto il cervello è provvisto di una zona per la memoria maggiore; i Taltos sono infatti esseri viventi millenari, ma non immortali. Ad esempio, Ashlar, nato all'incirca nel 2030 a.C., a circa 4020 anni scopre i primi capelli bianchi, quindi è approssimabile ad un'età umana di 40 anni. Altro esempio è Tessa che, molto più vecchia di Ashlar, ha completamente i capelli bianchi ed è ormai infertile. Pur invecchiando, i Taltos mantengono una pelle liscia e giovane. Sono provvisti di una forza muscolare maggiore rispetto a quella umana. I Taltos non riescono a resistere alla musica, la quale li porta inevitabilmente a pensare, a distrarsi e a ballare. La loro pelle produce un profumo molto forte e piacevole, simile a quello di un cibo molto prelibato e irresistibile, con il quale si riconoscono tra loro.

I Taltos possono accoppiarsi tra loro, coi nani del Piccolo Popolo o con le streghe che hanno raggiunto un apparato genetico in grado di sostenere il loro; in caso contrario la strega abortisce e nella maggior parte dei casi, data la crescita smisurata del feto all'interno dell'utero, muoiono dissanguate – lo stesso accade alle donne umane.

A differenza dei neonati umani, i neonati Taltos, appena usciti dal grembo materno, crescono ad una velocità smisurata (da pochi minuti nel caso dell'accoppiamento Taltos-strega, ad alcune ore nel caso di Taltos-nano e ad alcuni giorni nel caso di Taltos-Taltos). La crescita del neonato è favorita dalla suzione del latte materno, molto più ricco di sostanze nutritive rispetto a quello umano e assolutamente irresistibile per qualsiasi Taltos, tanto che anche gli adulti corrono alla ricerca di un seno femminile. Il latte materno di un Taltos ha anche capacità rigenerative sia per Taltos che per umani. Il neonato, all'inizio, possiede una pelle morbida ed elastica come quella dei neonati umani e per molto tempo, approssimabile al periodo infantile umano, permane la fontanella del cranio.

I Taltos, come gli umani, possono essere uccisi violentemente o morire di vecchiaia. Come gli altri mortali, sono provvisti di un corpo materiale che termina e muore. La loro anima, in seguito alla morte, giunge allo Sheol e quindi all'Inferno o, il meno delle volte, se meritevoli, in Paradiso.

Piccolo Popolo

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Il Piccolo Popolo è una comunità, oramai quasi estinta, di esseri viventi derivanti dall'unione di Taltos e streghe. Sono dei Taltos imperfetti. A differenza dei Taltos sono bassissimi, goffi e di costituzione compatta. Vivono anch'essi per millenni ma la loro pelle non rimane giovane, bensì diviene sempre più rugosa e, ad età venerande, le pieghe del viso vanno a coprire l'espressione stessa di quest'ultimo. Sono esseri molto propensi alla musica e con questa tentano sempre di avvicinare un Taltos per permettere la procreazione di un Taltos dall'accoppiamento tra uno di loro ed un nano.

Sono pressoché selvaggi, vivono isolati ed amano la solitudine. Nella cattura di un Taltos sanno essere molto violenti, molto di più lo sono con gli uomini che voglio prendere con lo scopo di mangiarli. Non per questo sono però sciocchi o irrazionali. Anch'essi producono una lieve fragranza dalla loro pelle e anch'essi non sono immortali, tanto che nel XX secolo ormai tutte le femmine sono morte e la specie è destinata all'estinzione. Quindi, come gli altri mortali, sono provvisti di un corpo materiale che termina e muore. La loro anima, in seguito alla morte, giunge allo Sheol e quindi all'Inferno o, il meno delle volte, se meritevoli, in Paradiso.

Esistono altri esseri immortali, definiti mummie data la loro provenienza dall'antico Egitto, divenuti tali grazie al dono di una sacerdotessa ittita al faraone Ramses II di un elisir della vita eterna. Tali esseri non possono morire, se non con la distruzione completa del proprio corpo, seppur non sia verificata la loro eliminazione in tale maniera. Posseggono una forza muscolare superiore a quella umana e capacità umane più sviluppate. L'elisir, se dato ad un corpo morto o in decomposizione è in grado di ricreare le parti mancanti e di richiamare l'anima della persona, che diviene così un'immortale. Non si conoscono casi di effettiva morte di una mummia.

  1. Anne Rice, Intervista col Vampiro, TEA, 2005.
  2. Anne Rice, Il Vampiro Marius, TEA, 2008.