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Wikibooks:Deposito/Moduli/Sturm und Drang

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Proprio per la sua collocazione temporale e geografica lo Sturm und Drang venne profondamente influenzato dagli altri movimenti ed influenzò i successivi al punto tale da poterlo vedere come evoluzione vera e propria dell'Illuminismo tedesco e come origine del Romanticismo. In questo modo lo si considera quale ponte ideale tra il primo e il secondo.

Lo Sturm und Drang e gli altri movimenti culturali

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Lo Sturm und Drang e l'Illuminismo

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Diversamente da quello che si è portati a pensare, lo Sturm und Drang non è affatto la negazione dell'Illuminismo, tanto meno nasce quale movimento anti-illuminsta. Esso dovrebbe essere considerato più come il naturale prosieguo dell'Illuminismo. La generazione tedesca dello Sturm und Drang non scorgeva nulla di irrazionale nel lasciare che il genio sviluppasse da sé le sue capacità intellettuali, al contrario, irrazionale per gli Stürmer und Dränger era la fredda e accademica imposizione di norme e regole che, attraverso una disincantata profondità storica, venivano collocate in un passato troppo remoto e dunque viste come inattuali ed inutili. In tal modo venne sempre più sviluppandosi il famosissimo culto del genio e una delle prime figure identificate con questo ideale fu William Shakespeare, non a caso molti scrittori si ispirarono alla sua opera. Poiché lo Sturm und Drang fu rappresentativo della presa di coscienza e della reazione allo stato di cose di una classe sociale quale la borghesia, i rappresentanti e i seguaci del movimento opposero il nazionalismo al cosmopolitismo della nobiltà e predilessero dunque la cultura del popolo rispetto a quella della tradizione letteraria. Si dovrebbe tenere conto del fatto che all'incirca nel 1740 la letteratura tedesca si liberò dalle pastoie della filosofia e della retorica, configurandosi come linguaggio più immediato, tendente alla lirica e che, successivamente, all'incirca nel 1760 il Pietismo espresse l'esigenza di una fede più immediata ed emotiva, di un'intensità che arrivasse fino all'estasi. Questi due avvenimenti lasciano vedere lo Sturm und Drang come un Illuminismo privato di un modo di esprimersi troppo filosofico e attento a categorie di conoscenza più «interne». Dal punto di vista del dramma, infatti, in questo periodo il comico ed il tragico si compenetrano e l'analisi del drammaturgo si spinge fino al cercare le motivazioni psichiche di un dato avvenimento viste anche come motore dei suoi protagonisti (secondo la concezione di Lenz).

Lo Sturm und Drang e il Neoclassicismo

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Si tratta di un movimento sviluppatosi negli anni 70 del settecento in Germania sotto l'ispirazione del giovane Goethe. Il tratto dominante di questa corrente è il titanismo, con questo termine s'indica l'eroe che sfida forze superiori, e che porta fino in fondo la sua lotta anche quando è cosciente che solo la sconfitta lo attende.

Solitamente lo Sturm und Drang ed il Neoclassicismo (meglio Classicismo) tedesco vengono percepiti come movimenti antitetici. In effetti profonde sono le differenze tra i due movimenti culturali: nazionalista il primo, cosmopolita il secondo, tanto per citarne una. Eppure in romanzi come "l'Ardinghello" di Heinse è possibile trovare il pensiero rousseauiano misto alla idealizzazione della grandezza dell'antica civiltà greca e quindi un avviarsi verso il Classicismo. Questo è uno dei tanti esempi che ci lasciano capire come, anche se non si possa parlare di parentela tra i due movimenti, vi siano state situazioni di "interferenza" tra i due movimenti. Eppure nello Sturm und Drang non mancarono episodi di cosmopolitismo. L'opera di Herder Voci dei popoli nelle canzoni (1778-1779), che racchiude canti dei vari popoli con i quali l'autore venne direttamente o indirettamente a contatto, si configura come «la prima antologia della letteratura universale». Entrambi i movimenti derivano dal precedente Illuminismo e devono essere visti come sviluppi della stessa materia da due punti di vista differenti che, però, lasciano intravedere anche convergenze tra loro e non solo divergenze.

Lo Sturm und Drang e il Romanticismo

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Più evidente è il legame tra lo Sturm und Drang ed il Preromanticismo e Romanticismo tedesco. Bisogna anzitutto precisare che il cosiddetto primo Romanticismo, il quale fiorì in città come Jena, presenta una forte componente derivante dal Classicismo, ed ancora una volta il tendente cosmopolitismo ne è un esempio più che eclatante. Ciò nonostante la concezione della natura del primo Romanticismo è chiaramente mutuata dallo Sturm und Drang, ed è quella concezione che vede la natura come luogo utopico. Ancora nel primo Romanticismo (e non solo) c'era la tendenza ad emancipare e razionalizzare argomenti "metafisici" proprio come durante l'Illuminismo. È chiaro che questa caratteristica sia stata ereditata dallo Sturm und Drang prima e dal primo Romanticismo (ma in effetti da tutto il Romanticismo) poi. Tuttavia è nel secondo Romanticismo, che fiorì in città come Heidelberg e Berlino, che si ritrova moltissimo dell'influsso esercitato dallo Sturm und Drang. Il lasciare da parte l'Antichità classica e il ritornare ad un nazionalismo abbastanza accentuato, la tendenza a descrivere nelle opere (e anche ad emularle) personalità profondamente istintive e demoniache e l'accentuarsi dello storicismo, le cui basi furono poste proprio nello Sturm und Drang da Herder, sono chiarissima eredità dello Sturm und Drang. Inoltre il Romanticismo terminò il processo di critica alle istituzioni tradizionali che era stato avviato proprio dallo Sturm und Drang. Anche nel secondo Romanticismo ci fu chi razionalizzò i sentimenti o ciò che rientrava nel "metafisico", ad esempio E.T.A. Hoffmann nelle sue opere razionalizzò l'orrore, precorrendo Edgar Allan Poe, e J. Paul tese ad emancipare le tematiche metafisiche proprio come nell'Illuminismo. Paradossalmente lo Sturm und Drang diverge - anche se leggermente - dal Romanticismo, quando, durante il secondo Romanticismo, il legame con l'eredità illuminista si fa più sottile e si verte su generi quali la fiaba o la ballata spettrale di cui Bürger con il suo Lenore fu esponente nonché creatore.

La concezione della Natura

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La Natura era vista dagli Stürmer und Dränger come un luogo utopico, perfetto, in cui l'uomo solitario ritrova sé stesso in armonia col creato. Questa visione è riconducibile al concetto di stato di Natura espresso dal filosofo francese Jean-Jacques Rousseau nel suo Discorso sull'origine e i fondamenti della diseguaglianza tra gli uomini (1755), nel quale parla dell'indole pacifica dell'uomo primitivo che degenera nel momento in cui passa alla vita sociale. In questo periodo non è ancora al centro dell'interesse la potenza devastatrice della Natura e l'idea di sublime da essa richiamata, eppure opere dello Sturm und Drang - ad esempio I dolori del giovane Werther di Goethe - iniziano a dare forma a una nuova visione della natura, nella quale il sublime è l'elemento dinamico, che trasforma e talvolta annienta, ma che riconduce infine all'equilibrio.

La tendenza all'interiorizzazione

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Si è già precisato come lo Sturm und Drang possa pensarsi quale evoluzione dell'Illuminismo in senso «interiore». La tendenza base del movimento - tra l'altro mai abbandonata durante il Classicismo ed il Romanticismo - fu quella di esprimere, studiare, fare agire tramite le opere culturali la psiche del singolo. Lo stesso Friedrich Schiller nella sua opera I masnadieri e ancor più in Intrigo e amore tese allo studio di quanto «la coscienza individuale potesse pesare sull'evoluzione degli avvenimenti storici». Tale tendenza fu fortemente ripresa ed accentuata durante il Romanticismo e sopravvisse addirittura a questo, propagandosi nel Realismo e nel Naturalismo, facendo capolino o divenendo fortemente accentuata durante il Simbolismo e l'Espressionismo.