Confessione di fede di Westminster/cfw10

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10. LA CHIAMATA EFFICACE[modifica]

1.[modifica]

Tutti coloro che Dio ha predestinato alla vita, e quelli soltanto, Egli si compiace, nel tempo fissato ed a Lui gradito, di chiamare efficacemente, mediante la Sua Parola e (il Suo) Spirito, ad uscire da quello stato di peccato e di morte in cui si trovano per natura, alla grazia ed alla salvezza attraverso Gesù Cristo; illuminando la loro mente, in modo spirituale e salvifico, a comprendere le cose di Dio, togliendo il loro cuore di pietra, e dando loro un cuore di carne; rinnovando la loro volontà e, con la Sua onnipotenza, orientandola [determinandola] verso ciò che è buono e attirandoli [traendoli] efficacemente a Gesù Cristo; e tuttavia in modo tale che essi vengano a Lui in modo liberissimo, essendo resi volenterosi dalla Sua grazia. (Originale inglese e latino con riferimenti biblici)

2.[modifica]

Questa vocazione efficace proviene unicamente dalla grazia di Dio, gratuita e speciale, non perché (Dio) avesse previsto (l'insorgere di) qualcosa di buono nell'uomo, anzi, l'uomo, a questo riguardo, è totalmente passivo, fino al momento in cui, vivificato e rinnovato dallo Spirito Santo, egli viene messo in grado di rispondere a questa vocazione e di accogliere la grazia offerta e comunicata in essa. (Originale inglese e latino con riferimenti biblici)

3.[modifica]

I bambini eletti che muoiono nell'infanzia sono rigenerati e salvati da Cristo attraverso lo Spirito, che opera quando, dove e come vuole. Lo stesso avviene per tutte le altre persone elette che non sono in grado di essere esteriormente chiamate dal ministero della Parola. (Originale inglese e latino con riferimenti biblici).

4.[modifica]

Altri, non eletti, per quanto possano essere chiamati attraverso il ministero della Parola e possano fare esperienza [beneficiare] di alcune operazioni comuni dello Spirito, non accedono [vengono] mai veramente a Cristo e non possono perciò essere salvati. Nemmeno coloro che non professano la fede cristiana possono essere salvati in qualsiasi altro modo, per quanto possano sforzarsi di impostare la loro vita secondo il lume naturale e le prescrizioni della religione che professano al di fuori dell'unica via di salvezza. Affermare e sostenere che essi lo possano, è cosa assolutamente perniciosa e detestabile. (Originale inglese e latino con riferimenti biblici).

Articoli interpretativi ed attualizzazione[modifica]

  • 1) La predicazione dell'Evangelo consiste nell'offerta ai peccatori di salvezza attraverso Gesù Cristo, accompagnata dalla spiegazione delle varie parti della Parola di Dio che possa servire a persuadere altri a ricevere Cristo come Salvatore ed a vivere e camminare in Lui (2 Corinzi 5:20; Matteo 28:20; Isaia 55:1-3).
  • 2) Gli eletti vengono chiamati efficacemente attraverso l'offerta dell'Evangelo. Quest'offerta non è una dichiarazione fatta ad un qualsiasi peccatore che il suo nome sta nel Libro della Vita. E' fondata sul comando di Dio ad offrire ai peccatori Cristo e tutti i Suoi benefici. Non vi è alcuna incoerenza fra la dottrina biblica della redenzione particolare ed il comando di offrire l'Evangelo a tutti (Deuteronomio 29:29; Marco 16:15; Luca 24:46-47; 2 Timoteo 2:19).
  • 3) Respingiamo l'insegnamento che l'offerta evangelica della salvezza si possa fare soltanto e veramente agli eletti. Respingiamo l'insegnamento che la Redenzione particolare debba essere così compresa e presentata tanto da intendere che Cristo come riscatto e propiziazione non si possa predicare od offrire a tutti indiscriminatamente.
  • 4) Respingiamo l'insegnamento che tutti saranno chiamati efficacemente ed alla fine tutti saranno salvati.
  • 5) Respingiamo l'idea che coloro che sono diligenti e sinceri nel praticare una religione falsa ottengano vita eterna.
  • 6) L'evangelizzazione è la proclamazione di Gesù Cristo come Signore e Salvatore così com'è offerto nell'Evangelo. Cristo ha posto la responsabilità sull'intera Chiesa di fare questa proclamazione. Questo compito non è ristretto agli ufficiali ordinati. Ciascun membro deve condividere da parte sua la responsabilità secondo i doni che Dio gli ha dato (Atti 2:36; Matteo 28:18-20; Giovanni 20:21; 1 Corinzi 12:4-11; Efesini 4:7-16).
  • 7) Coloro che evangelizzano devono avvalersi di tutti i mezzi disponibili che siano coerenti con l'insegnamento della Bibbia cosicché a tutti sia data l'opportunità di udire, comprendere e ricevere l'Evangelo. Sebbene sia necessario ammonire a non sottoporre le persone ad indebite pressioni, noi dobbiamo esortare ognuno ad essere riconciliato con Dio (1 Corinzi 9:20-22; 2:2-5; 2 Corinzi 5:20).
  • 8) L'evangelizzazione non è solo perseguire la conversione dei peccatori, ma anche edificarli affinché diventino efficaci ad adempiere al compito permanente della Chiesa (Colossesi 1:27-28; Efesini 4:12-15).
  • 10) Dovunque sia coerente con la verità di Dio, i diversi rami della Chiesa visibile dovrebbero cooperare nell'opera di evangelizzazione per rafforzare la loro testimonianza, dimostrando unità in Cristo (Giovanni 17:20-21).