Confessione di fede di Westminster/cfw24/cfw24-3
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24:3 E' lecito contrarre matrimonio ad ogni genere di persone in grado di dare il proprio consenso con giudizio [discernimento] (477). Tuttavia, è dovere dei cristiani di contrarre matrimonio solo nel Signore (478). Pertanto, coloro che professano la vera religione riformata non dovrebbero sposare né miscredenti [infedeli], né papisti né altri idolatri; la loro pietà dovrebbe pure dissuaderli a mettersi sotto un giogo che non è per loro, unendosi in matrimonio con persone che conducono una vita notoriamente improba [disordinata] o che sostengono dannabili eresie (479).
Testo originale
[modifica | modifica sorgente]Inglese | Latino |
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III. It is lawful for all sorts of people to marry who are able with judgment to give their consent. Yet it is the duty of Christians to marry only in the Lord. And, therefore, such as profess the true reformed religion should not marry with infidels, Papists, or other idolaters: neither should such as are godly be unequally yoked, by marrying with such as are notoriously wicked in their life, or maintain damnable heresies | III. Matrimonio jungi cuivis hominum generi licitum est, qui consensum suum præbere valent cum judicio; Veruntamen solum in Domino connubia inire debent Christiani; proindeque quotquot religionem veram reformatamque profitentur, non debent Infidelibus, Papistis, aut aliis quibuscunque idololatris connubio sociari; neque sane debent qui pii sunt impari jugo copulari, conjugium cum illis contrahendo qui aut improbitate vitæ sunt notabiles, aut damnabiles tuentur hæreses. |
Riferimenti biblici
[modifica | modifica sorgente]- (477) "Il matrimonio sia tenuto in onore da tutti e il letto coniugale non sia macchiato da infedeltà; poiché Dio giudicherà i fornicatori e gli adùlteri" (Ebrei 13:4); "Essi vieteranno il matrimonio e ordineranno di astenersi da cibi che Dio ha creati perché quelli che credono e hanno ben conosciuto la verità ne usino con rendimento di grazie" (1 Timoteo 4:3); "Ma se uno crede far cosa indecorosa verso la propria figliola nubile se ella passi il fior dell'età, e se così bisogna fare, faccia quello che vuole; egli non pecca; la dia a marito ... Perciò, chi dà la sua figliola a marito fa bene, e chi non la dà a marito fa meglio" (1 Corinzi 7:36‑38); "Allora dissero: «Chiamiamo la fanciulla e sentiamo lei stessa». Chiamarono Rebecca e le dissero: «Vuoi andare con quest'uomo?» Ed ella rispose: «Sì, andrò»" (Genesi 24:57-58).
- (478) "La moglie è vincolata per tutto il tempo che vive suo marito; ma, se il marito muore, ella è libera di sposarsi con chi vuole, purché lo faccia nel Signore" (1 Corinzi 7:39).
- (479) "Dissero loro: «Questo non possiamo farlo; non possiamo dare nostra sorella a uno che non è circonciso; perché ciò sarebbe per noi un disonore" (Genesi 34:14); "...prenda delle loro figlie per i tuoi figli, e le loro figlie si prostituiscano ai loro dèi e inducano i tuoi figli a prostituirsi ai loro dèi" (Esodo 34:16); "Non t'imparenterai con loro, non darai le tue figlie ai loro figli e non prenderai le loro figlie per i tuoi figli, perché distoglierebbero da me i tuoi figli che servirebbero dèi stranieri e l'ira del SIGNORE si accenderebbe contro di voi. Egli ben presto vi distruggerebbe" (Deuteronomio 7:3-4); "Al tempo della vecchiaia di Salomone, le sue mogli gli fecero volgere il cuore verso altri dèi; e il suo cuore non appartenne interamente al SIGNORE suo Dio, come il cuore di Davide suo padre" (1 Re 11:4); "Li rimproverai, li maledissi, ne picchiai alcuni, strappai loro i capelli, e li feci giurare nel nome di Dio che non avrebbero dato le loro figlie ai figli di costoro, e non avrebbero preso le figlie di quelli per i loro figli né per se stessi. 26 E dissi: "Salomone, re d'Israele, non peccò forse proprio in questo? Eppure, fra le molte nazioni, non ci fu re simile a lui; era amato dal suo Dio, e Dio lo aveva fatto re di tutto Israele; tuttavia le donne straniere fecero peccare anche lui. Allora dovremmo forse permettervi di commettere un male altrettanto grande, e così divenire infedeli al nostro Dio, prendendo mogli straniere?"" (Neemia 13:25-27); "Giuda si è dimostrato infedele e l'abominazione è stata commessa in Israele e a Gerusalemme; perché Giuda ha profanato ciò che è santo al SIGNORE, ciò che egli ama, e ha sposato figlie di dèi stranieri. A colui che fa questo, il SIGNORE sterminerà dalle tende di Giacobbe chi veglia e chi risponde, e chi offre l'oblazione al SIGNORE degli eserciti!" (Malachia 2:11-12); "Non vi mettete con gli infedeli sotto un giogo che non è per voi; infatti che rapporto c'è tra la giustizia e l'iniquità? O quale comunione tra la luce e le tenebre?" (2 Corinzi 6:14).
Note
[modifica | modifica sorgente]Possono legittimamente sposarsi persone d'ogni gente che siano in grado di dare il proprio consenso con giudizio. I cristiani, però, hanno il dovere di sposarsi nel Signore; quindi, quelli che professano la vera religione riformata non devono sposarsi con miscredenti, Papisti, o altri idolatri. Le persone pie non devono neppure mettersi sotto un giogo che non è per loro sposandosi con chi notoriamente si conduce malvagiamente nella sua vita o sostiene eresie degne della condanna di Dio.