Robotica educativa/Prerequisiti
Per leggere questo testo non occorre alcun prerequisito.
L'idea è prendere per mano il lettore e guidarlo nell'affascinante mondo della robotica.
Attenzione però: robotica non significa soltanto robotica d'avanguardia. Sicuramente è bello sperimentare sempre cose nuove, ma – più di ogni altra cosa – è piacevole capire il funzionamento che sta alla base delle cose che ci circondano. Per questo motivo tutti i progetti sono estremamente semplici: devono essere facili da comprendere.
Chi già ha basi di programmazione in C/C++ può saltare il capito di introduzione all'informatica, anche se – in verità – chiunque potrebbe saltarlo: tutti i codici che verranno via, via presentati sono ampiamente commentati e mostrati in ordine di complessità crescente.
Inoltre, sempre relativamente alla parte relativa al codice, si è preferito mostrare attività semplici e facili da realizzare in un tempo ragionevolmente breve (non superiore ai quaranta minuti). Non solo per inseguire la filosofia breve e semplice, ma per fornire una libreria di esempi subito funzionanti, lasciando al lettore la possibilità (e la scelta) di combinarli assieme per ottenere qualcosa di più articolato.
Un po' come i mattoncini Lego. Quelli di una volta: i semplici mattoncini, il cui unico scopo era scatenare la fantasia dei bambini come vere e proprie leve educative. Al giorno d'oggi – purtroppo – se si acquista un progetto Lego guai se si smarrisce un singolo pezzo, o se non si seguono passo, passo tutte le istruzioni. Questo approccio è tutt'altro che didattico. Forse è bello. Sicuramente è bello. Ma non insegna nulla. Un po' come assemblare i mobili Ikea: un lavoro che può essere svolto solo con il foglietto delle istruzioni (e tutte le brugole!).
L’idea di STEAM presentata in questo testo (la A non è casuale) è differente: si vuole riprendere in mano il controllo di quello che si costruisce. Non è vietato sbagliare, e – anche con una brugola in meno – sarà piacevole arrivare a un risultato sorprendentemente bello.