Sicurezza urbana/Terrorismo
Il terrorismo è una lotta politica finalizzata ad incutere paura alla popolazione e basata su atti violenti come attentati, rapimenti, stragi, omicidi (...).[1]
Storia del terrorismo
[modifica | modifica sorgente]I primi fenomeni di terrorismo appaiono intorno al XIX secolo, anche se le violenze per fini politici hanno un origine ben più antica. Il primo episodio si verifica con la rivoluzione francese dove vennero utilizzati metodi di terrorismo ed intimidazione contro i loro nemici. In seguito in Italia si sviluppò un organizzazione terroristica con lo scopo di riprendersi l’indipendenza perduta, la Carboneria, gruppo segreto opposto alla restaurazione borbonica. Nel XX secolo il terrorismo prende una piega più politica con idee anarco-sindacaliste e comuniste. Tra il 60’ e il 90’ i gruppi terroristici si sono espansi in tutto il mondo, dalla Spagna all’Irlanda dove si sviluppa l'IRA, tra il Perù e Colombia con gruppi come l’ejercito revolucionario. Nel 2001 c’è una svolta radicale nella storia del terrorismo, con l’attacco al World Trade Center, a risposta, gli Stati Uniti ha creato nuove organizzazioni di intelligence e rinforzato le cooperazioni internazionali per la forza di sicurezza. Ad oggi il terrorismo è un fenomeno presente in tutto il mondo con gruppi che ispirano a veri ideali, da estremismi di destra a estremismi di sinistra. L’attacco terroristico più recente è conosciuto e quello di Parigi del 2015, che ci dimostra come il problema si riflette ancora a livello globale.
Diversi tipi di terrorismo
[modifica | modifica sorgente]Possiamo distinguere tre tipologie di terrorismo: politico,religioso e separatista.
Il terrorismo politico è motivato da obiettivi politici e cerca di influenzare o cambiare le politiche di uno stato o di una determinata organizzazione. Gli attacchi terroristici politici possono essere diretti contro governi, istituzioni o individui che vengono percepiti come ostili agli obiettivi politici del gruppo terrorista. Questo tipo di terrorismo spesso coinvolge organizzazioni che cercano di promuovere un cambiamento radicale nella struttura politica esistente.
Il terrorismo religioso è motivato da credenze religiose e mira a diffondere o difendere una particolare interpretazione religiosa. Gruppi terroristici religiosi possono agire in risposta a sfide percepite alla loro fede, cercando di imporre il loro credo su altri o di eliminare coloro che ritengono minaccino la purezza della loro dottrina. Esempi includono gruppi islamisti radicali, come Al-Qaeda e ISIS.
Il terzo tipo principale è il terrorismo separatista, che è guidato dalla volontà di ottenere l’indipendenza o l’autonomia per un gruppo specifico. I gruppi separatisti terroristici cercano di scindere un’area geografica da uno stato più grande, spesso attraverso atti di violenza mirati contro le forze governative o civili. Questo tipo di terrorismo è strettamente legato alle questioni di identità etnica o nazionale.
Questi tipi di terrorismo non sono strettamente distinti e spesso si sovrappongono. In molti casi, i gruppi terroristici possono essere motivati da una combinazione di fattori politici, religiosi e separatisti. La comprensione approfondita di tali dinamiche è essenziale per sviluppare strategie efficaci nella prevenzione e nella gestione delle minacce terroristiche. [2]
Terrorismo in Italia
[modifica | modifica sorgente]L’Italia è attualmente dotata di una legislazione in linea con i più elevati standard internazionali in materia di contrasto al terrorismo ed all’estremismo violento. Il nostro ordinamento ha gradualmente abbandonato il quadro normativo approvato per fronteggiare la minaccia terroristica degli anni ’70 del secolo scorso per adeguarsi alle mutate sfide poste dalla minaccia terroristica dei decenni successivi, coniugando misure repressive con intenti di prevenzione del fenomeno.
Tutti gli anni '70 videro susseguirsi una serie di massacri, come la strage della Stazione di Bologna del 2 agosto 1980, esplose un ordigno a tempo, contenuto in una valigia abbandonata, uccidendo ottantacinque persone e ferendone duecento, uno degli atti terroristici più gravi del secondo dopoguerra.
Sono trascorsi ormai tanti anni dal terribile attentato alla stazione di Bologna, sempre in questo periodo operavano anche associazioni criminali come la "Banda della Magliana" e le "Brigate Rosse" che portarono alla morte di uomini politici, magistrati, forze dell'ordine e molte altre persone.
Tutt'ora sono ancora presenti, sia nel nostro Paese che in tutto il mondo, organizzazioni criminali a scopo terroristico, ma quella che sembra destare più preoccupazione sarebbe quella di matrice islamica, che coinvolge tutto il mondo.
Le cooperazioni multilaterali contro il terrorismo
[modifica | modifica sorgente]Nazioni Unite
Le Nazioni Unite costituiscono, in virtù del loro carattere universale, il foro principale per la cooperazione multilaterale nella lotta al terrorismo. L’8 settembre 2006 l’Assemblea Generale ha adottato un importante documento, la Strategia Globale per la lotta al terrorismo, che individua quattro pilastri di attività:
1) affrontare le condizioni che conducono al terrorismo;
2) prevenire e combattere il terrorismo;
3) costruire le capacità degli Stati e rafforzare il ruolo delle Nazioni Unite;
4) assicurare il rispetto dei diritti umani e dello stato di diritto.
La Strategia viene rivista ogni due anni per tenere conto dei mutati contesti internazionali.
Unione Europea
Le Conclusioni del Consiglio Europeo [3] sull’azione esterna dell’ Unione Europea di contrasto al terrorismo, approvate dal Consiglio il 19 giugno 2017 descrivono l’attività di ampio spettro portata avanti dall’Unione Europea nel settore della prevenzione e del contrasto del terrorismo e dell’estremismo violento. I principi cui si ispira l’azione comunitaria sono quelli indicati nella European Union Counter Terrorism Strategy del 2005, che tiene conto degli aspetti interni ed esterni del fenomeno, articolandosi su 4 obiettivi (prevenzione, protezione, perseguimento, risposta).
L’Unione Europea ha seguito con particolare attenzione l’avvio della transizione in Siria ed il processo di stabilizzazione dell’Iraq. L’UE svolge anche un’azione di capacity building in diversi Paesi partner, ponendo enfasi sull’accrescimento delle capacità di resilienza delle comunità locali alla lotta al terrorismo e all’estremismo violento ed alla formazione dei funzionari addetti all’anti-terrorisimo nei Paesi prioritari della Siria e Iraq. L’UE favorisce anche l’introduzione di strumenti tecnici volti a presidiare più attentamente i confini europei ed a tracciare gli ingressi e gli spostamenti nello spazio Schengen.
Note
[modifica | modifica sorgente]- ↑ Terrorismo, su treccani.it. URL consultato l'08/11/2023.
- ↑ Diversi tipi di terrorismo, su treccani.it. URL consultato il 21/12/2023.
- ↑ https://www.coe.int/en/web/counter-terrorism