ColoriAmo/Luce
I colori sono nati ancora prima dell'uomo. Quando l'uomo incominciò a voler riprodurre il mondo a colori che la natura gli offriva, cercò proprio nella natura la materia prima con cui abbellire i ripari in cui si nascondeva o gli oggetti che imparò a costruirsi. Solo in epoca molto recente furono creati colori di sintesi, come la fucsina o il blu.
I colori possono infatti essere naturali o artificiali. Sono colori artificiali spesso i colori che derivano dai colori che venivano usati tempo prima. Per esempio l'azzurro viene dall'azzurrite, il rosso deriva dal cinabro. Gli Egizi furono i primi a riuscire a trovare il modo di fabbricarsi da soli i colori. Dai minerali come appunto il cinabro riuscivano a ricavare il rosso, o il verde dalla malachite oppure ricavandoli da piante o terre. Con i secoli e il progresso tecnologico divennero sempre più numerosi i colori artificiali a disposizione dell'uomo, tanto da diventare molti di più di quelli naturali.
La luce
[modifica | modifica sorgente]Perché esistono i colori? Isaac Newton capì per primo che la luce che ci arriva dal Sole non è bianca ma contiene tutti i colori dell'arcobaleno e dimostrò questo ragionamento con il suo cerchio cromatico fatto di sette colori (rosso, arancione, giallo, verde, blu, indaco e violetto). La luce bianca che vediamo è in realtà la somma di tutti gli altri colori. Quindi, unendo tutti gli altri colori dovrei ottenere il bianco. Newton arrivò a dimostrare tutto ciò con un esperimento che potremmo riprodurre anche noi.
Ora prova tu
[modifica | modifica sorgente]Titolo dell'esperienza: Il cerchio di Newton.
Obbiettivi: dimostrare che mischiando i colori dell’arcobaleno i colori restano tali.
Materiali utilizzati:
- spago
- matita
- forbici
- colla
- cartone
- un foglio
- matite colorate (rosso, arancione, giallo, verde, blu, indaco, viola)
- compasso
- goniometro
- righello
Procedimento: prendiamo un foglio bianco e il compasso aperto a 6 cm. Disegniamo un cerchio e dividiamolo in 7 parti uguali (facciamo 360°:7=51°) e aiutandoci con il goniometro facciamo una linea fino al centro ogni 51 gradi. Dopo aver fatto questo, prendiamo le matite e coloriamo ogni spicchio di un colore dell'arcobaleno (rosso, arancione, giallo, verde, blu, indaco, viola); prendiamo le forbici e ritagliamo il cerchio. Prendiamo il cartoncino e incolliamoci sopra il cerchio. Ritagliamo il cerchio con il cartoncino. Prendiamo di nuovo il compasso e facciamo due buchi al centro. Facciamo passare lo spago nei due buchi, infine facciamo girare il cerchio molto velocemente.
Risultati: dopo aver fatto girare molto velocemente il cerchio noto che i colori mischiandosi hanno dato origine al bianco.
Conclusioni: In realtà mischiando i colori diventano bianchi, quindi possiamo dire che la nostra ipotesi iniziale era errata: la somma dei sette colori dà il bianco. Per farlo diventare bianco il disco deve girare molto velocemente.
Bibliografia
[modifica | modifica sorgente]- Coloranti, Treccani
- Valentina Casarotto, Naturale e artificiale: la luce nei dipinti di Monet e di Toulouse-Lautrec, Zanichelli, 6 maggio 2019