Filosofia dell'informazione/Modellazione computazionale

Wikibooks, manuali e libri di testo liberi.
Indice del libro

A partire dagli anni '60 la modellazione computazionale è diventata sempre più importante sia nelle scienze fisiche che in quelle sociali e dagli anni '80 anche i filosofi hanno cominciato ad applicare la modellazione computazionale alle domande scaturite da rami di studi della filosofia riguardanti gli esseri umani (sia sul piano singolo che sul piano sociale).

Epistemologia[modifica]

Uno di questi rami è l'epistemologia, che studia i metodi di conoscenza certa. Gli studi di epistemologia, uniti a certi tipi di ingegneria (ingegneria epistemologica o epistemologia android) hanno prodotto interessanti programmi di ricerca per modelli di computer filosofici. Un esempio è il progetto OSCAR di John Pollock, che ha come obiettivo la costruzione di una teoria generale della razionalità e la sua implementazione informatica in un agente artificiale. Oscar è progettato per sfruttare le tecniche della logica defettibile e deduttiva verso un fine specifico.

Anche Paul Thagard ha utilizzato la modellazione computazionale per risolvere una vasta gamma di questioni relative alla filosofia della scienza e dell'epistemologia. Thagard applicò il programma ECHO (sviluppato come modello computazionale connesso di coerenza esplicativa) ad una serie di esempi tratti dalla storia della scienza. Successivamente Thagard lavorò con due psicologi e un informatico nel tentativo di costruire un modello computazionale di ragionamento scientifico che eviti i problemi filosofici tradizionali: il loro lavoro diede origine al progetto TETRAD. Esso è programmato per trattare questioni epistemologiche riguardanti l'inferenza e le probabilità causali, con riguardi ai problemi della metodologia.

Filosofia della mente, del linguaggio e della biologia[modifica]

Anche le questioni riguardanti la mente umana sono ora dibattute con illustrazioni tratte da modelli computazionali. Si potrebbe dire che l'intero campo di studi dell'Intelligenza Artificiale si presenta come modellazione computazionale della filosofia della mente. Robert Port e Timothy van Gelder hanno compiuto una prima serie di tentativi di approcci ai problemi della filosofia della mente, utilizzando la teoria dei sistemi dinamici. Recentemente sono stati fatti alcuni tentativi per applicare strumenti di modellazione computazionale ai problemi della filosofia del linguaggio, come la rappresentazione linguistica e l'apprendimento linguistico.

La modellazione computazionale non è utilizzata solo per lo studio degli aspetti che caratterizzano la vita umana, ma anche per lo studio della vita umana stessa: la vita artificiale (ALife) può essere intesa come la versione computazionale della filosofia della biologia. Mark Bedau usa gli strumenti ALife per illustrare sia la sua teoria della vita come adattamento flessibile, sia la sua considerazione dei fenomeni emergenti in biologia. Sembra inevitabile che col tempo gli strumenti dell'I.A. e dell'ALife si uniranno per rispondere a domande più complesse sulla filosofia della mente e della biologia.

Filosofia etica, sociale e politica[modifica]

Anche rami della filosofia riguardanti l'etica, la società e la politica utilizzano la modellazione computazionale nel tentativo di trovare soluzioni relative ai loro quesiti. Un primo tentativo si ebbe quando Brian Skyrms, per rispondere a delle domande emerse studiando il programma TFT (programma strategico utilizzato nel torneo di computer sul gioco d ruolo Prisoner's Dilemma, nel quale si dimostrò come miglior strategia vincente) utilizzò gli strumenti della modellazione computazionale, aggiungendo anche tecniche tratte da sistemi dinamici o della teoria del caos. Skyrms sostiene che con questi strumenti di dinamica evolutiva potremmo studiare gli aspetti del contratto sociale da una nuova prospettiva.

Successivamente Peter Danielson combinò la teoria dei giochi e l'intelligenza artificiale nel tentativo di mostrare che può essere razionale essere morale. Danielson utilizzò la modellazione computazionale per una versione del naturalismo etico in cui la moralità è semplicemente la strategia che si rivela più efficace. Ci sono anche studioso che si sono opposti all'uso dei modelli computazionali per dimostrare conclusioni naturalistiche di tipo morale, come gli studiosi Grim, Mar e St Denis. Essi offrono come contro-prova il successo di certe strategie discriminatorie, che dimostravano appunto che il successo strategico non poteva essere identificato con la moralità, a causa del loro comportamento moralmente sbagliato.

Conclusioni[modifica]

In sintesi, la modellazione computazionale offre molti potenziali modelli e tecniche, applicabili in tutte le scienze fisiche e sociali. L'applicazione della modellazione computazionale alle domande filosofiche ha trovato spazio in una serie di settori filosofici, riportando anche delle risposte curiose e promettenti. I progressi della modellazione computazionale filosofica stanno già procedendo così rapidamente che ogni panoramica è destinata ad essere parziale e incompleta.