Insegnare fisica/Didattica tradizionale/Ottica Fisica
Fenomeni di interferenza e di diffrazione
[modifica | modifica sorgente]Oltre agli esempi che sono stati forniti per l’ottica geometrica, è consigliabile aggiungere problemi simili in vari aspetti dell’ottica fisica. Per esempio, oltre a compiere dei calcoli di lunghezza d’onda partendo da una figura di interferenza (come con frange parallele formate da uno strato a forma di cuneo racchiuso tra lastrine di vetro), si potrebbe chiedere agli studenti di disegnare in che modo la figura cambierebbe se una delle lastre venisse spostata parallelamente a se stessa, sia inspessendo lo strato, sia assottigliandolo. Potrebbero inoltre disegnare come la figura cambierebbe da quella osservata se le due lastrine non avessero lo stesso indice di rifrazione e come la figura cambierebbe se il colore della luce incidente fosse cambiato da rosso a verde. Variazioni di questo tipo vengono mostrate raramente in relazione con la discussione delle figure generate da strati sottili e, anche facendo ciò, le idee non si interiorizzano se non viene chiesto agli studenti di disegnare per proprio conto gli effetti (ciò si applica anche alle variazioni nelle figure generate da fenditure e da reticoli. Anche se di solito queste vengono mostrate, molti studenti non sono in grado di presentare dei disegni corretti per proprio conto a meno che non si chieda loro di esercitarsi. La tendenza è di cercare di memorizzare ciò che era stato mostrato, piuttosto che di ragionarci sopra fino a giungere ai principi di base).[1]
Note
[modifica | modifica sorgente]Bibliografia
[modifica | modifica sorgente]- (EN) Arnold B. Arons, Teaching introductory physics, New York, Wiley publication, 1997, pp. Chapter 9, ISBN 0-471-13707-3.