Insegnare fisica/Didattica tradizionale/Teorema di Ampère
Esperimento di Ampère
[modifica | modifica sorgente]Una volta che agli studenti viene proposto l'esperimento di Oersted ci si aspetta essenzialmente che due conduttori percorsi da corrente esercitino delle forze l'uno sull'altro. Bisognerebbe far notare, comunque, che quanto appena presentato è solo una presupposizione plausibile e non costituisce una deduzione sicura. Inoltre, molto spesso il fenomeno viene immediatamente catalogato a lezione come "elettromagnetico" senza alcuno studio ulteriore, diminuendo in maniera sostanziale la possibilità offerta agli studenti di pensare e imparare.
Dal punto di vista pedagogico è molto meglio mostrare l'interazione e poi guidare gli studenti a porre la questione sul fatto che questa interazione sia nuova e diversa, o che sia semplicemente elettrostatica. Una volta che il problema sia sorto, gli studenti dovrebbero discutere in tutti i dettagli le osservazione reali, suggerire ulteriori esperimenti, e delineare in termini operazionali la differenza tra ciò che viene osservato in realtà e ciò che ci si aspetterebbe in presenza della normale interazione elettrostatica. Affrontando tali questioni, il lavoro a casa può essere arricchito molto, in quanto esse inducono una riflessione riguardo a tutti gli aspetti dei fenomeni collegati (e non collegati), e non si ha solo a che fare con i meri risultati finali. Le discussioni sullo studio dei fenomeni riguardo all'interazione tra fili paralleli percorsi da corrente, che non può essere di tipo elettrostatico, si prestano a costituire un problema molto utile da svolgere come compito a casa, specialmente se viene fornita una guida socratica, senza rivelare tutta la storia.[1]
Note
[modifica | modifica sorgente]Bibliografia
[modifica | modifica sorgente]- (EN) Arnold B. Arons, Teaching introductory physics, New York, Wiley publication, 1997, pp. Chapter 8, ISBN 0-471-13707-3.