Impresa sociale di comunità/Ideazione: differenze tra le versioni

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=== Rendere operativo il progetto puntando sull'adattabilità ===
=== Rendere operativo il progetto puntando sull'adattabilità ===
Finita la fase pre-imprenditoriale si passa a quella costitutiva durante la quale il piano d’azione è implementato e l’idea viene resa sostenibile in termini imprenditoriali, ovvero rispondente a criteri quali continuità dell’iniziativa, qualità del prodotto e resa economica. In questa parte va comunque ricordato che i caratteri di ideazione, condivisione collettiva e approccio incrementale non sono comunque “relegati” a livello pre-imprenditoriale, ma caratterizzano in modo consistente anche l’agire d’impresa vero e proprio.
Finita la fase pre-imprenditoriale si passa a quella costitutiva durante la quale il piano d’azione è implementato e l’idea viene resa sostenibile in termini imprenditoriali, ovvero rispondente a criteri quali continuità dell’iniziativa, qualità del prodotto e resa economica. In questa parte va comunque ricordato che i caratteri di ideazione, condivisione collettiva e approccio incrementale non sono comunque “relegati” a livello pre-imprenditoriale, ma caratterizzano in modo consistente anche l’agire d’impresa vero e proprio.

[[Categoria:Impresa sociale di comunità|Ideazione]]

Versione delle 17:22, 20 feb 2008

M. Demozzi, F. Zandonai

Avviare e costituire un’impresa sociale di comunità (ISC) richiede una serie di attività che possiamo distinguere per semplicità in due macro fasi: pre-imprenditoriale e imprenditoriale. Questo capitolo tratta la prima di queste fasi, indagando la nascita dell’iniziativa, le prime tappe volte alla preparazione del Business Plan, quali la lettura dei bisogni della comunità, la definizione degli obiettivi generali che la vostra ISC intende affrontare, nonché la ricerca delle risorse. Le attività di tipo pre-imprenditoriale sono strutturalmente legate allo sviluppo di una ISC e possono sia costituire la fase di avvio di una nuova impresa che riguardare i processi di adattamento proattivo che caratterizzano l’intero ciclo di vita di una ISC (anche nella fase della “maturità”).

Cosa troverete in questo capitolo:
  • Iniziativa e avvio dei lavori
  • Lettura dei bisogni: capire e ascolater la comunità
  • Risorse, mobilitazione e tipologia

Trasformare un'idea in un progetto condiviso

L'idea quale "motore" per l'avvio dei lavori

Tutto inizia con un’idea nella mente di una o più persone, che la ritengono una soluzione interessante per rispondere a bisogni insoddisfatti o a fenomeni di esclusione e fragilità sociale che loro stessi necessitano di soddisfare o che vedono altri necessitare. L’idea che sta alla base di questa particolare iniziativa imprenditoriale consiste quindi in un’intuizione di solito ben focalizzata intorno a due elementi: da un lato, la rilevazione di una situazione problematica attribuita ad una tipologia di persone o gruppi sociali; d’altro lato, la possibilità di risposta in termini di produzione di beni e servizi. L’ideazione non è di per sé un atto collettivo; può essere il frutto di un’intuizione di una singola persona. Quello che conta come descritto di seguito è che l’idea generale venga successivamente elaborata e “messa alla prova” attraverso un processo che la rende collettiva.

Trasfromare l'idea in un progetto condiviso attraverso un'analisi sistemica

Questa è la fase in cui dopo aver abbozzato l’iniziativa è necessario “operazionalizzare” le idee, tradurle in progetti capaci di migliorare la vita della comunità, secondo un approccio che concretizza le visioni di fondo e le “mette alla prova”, ovvero alla consultazione e alla valutazione dei diversi soggetti coinvolti. In questa fase le idee imprenditoriali, pur essendo focalizzate, sono anche estremamente flessibili in modo che, se necessario, possano essere adattate agli elementi di mutamento. Si tratta di una prima importante modalità attraverso cui è possibile valutare quanti e quali attori sono effettivamente interessati ad intervenire nello specifico ambito individuato, mobilitando a tal fine risorse proprie.

Strumenti In Pratica

Alcuni strumenti per "socializzare" le idee

  • Brainstorming: tecnica creativa di gruppo che ha lo scopo di facilitare la produzione di nuove idee o soluzioni a un problema. Funziona attraverso uno scambio comunicativo libero - sia nell’ordine degli interventi sia nei contenuti degli stessi - che spinga il più lontano possibile la riflessione attorno ad un problema reale, semplice e noto ai partecipanti.
  • Focus group: tecnica basata sulla discussione all'interno di un gruppo di persone riguardo all'atteggiamento personale nei confronti di un tema specifico. La sua principale finalità è quella di studiare in profondità uno specifico argomento in relazione a obiettivi specifici.
  • Panel: gruppo di persone (utenti, operatori, esperti, ecc.) che si prestano ad essere intervistate periodicamente per una rilevazione rispetto a comportamenti, atteggiamenti, punti vista, valutazioni, ecc.

Rendere operativo il progetto puntando sull'adattabilità

Finita la fase pre-imprenditoriale si passa a quella costitutiva durante la quale il piano d’azione è implementato e l’idea viene resa sostenibile in termini imprenditoriali, ovvero rispondente a criteri quali continuità dell’iniziativa, qualità del prodotto e resa economica. In questa parte va comunque ricordato che i caratteri di ideazione, condivisione collettiva e approccio incrementale non sono comunque “relegati” a livello pre-imprenditoriale, ma caratterizzano in modo consistente anche l’agire d’impresa vero e proprio.