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Glossario di psicologia/P

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Paralisi cerebrali Infantili Quadri caratterizzati da disturbo della postura e del movimento, stabile ma non immodificabile, dovuto ad un disordine non progressivo che colpisce il cervello immaturo. Può associarsi a disturbi sensitivi, sensoriali e ritardo mentale. Insorge conseguentemente ad un danno encefalico nel periodo che va dal 5° mese di vita intrauterina al 2° anno di vita.

Paranoia psicosi che si caratterizza per l'esistenza di un sistema delirante tendenzialmente stabile. Il contatto con la realtà può essere nella maggioranza degli eventi della vita quotidiana molto buono, ma con giudizi (o deliri) del tutto inadeguati per quanto riguarda particolari campi di esperienza. Tra i deliri vi sono quelli di persecuzione e di gelosia.

Pensiero (Piaget) coordinamento di azioni interiorizzate (mentali). Equivalente di "intelligenza rappresentativa o simbolica".

Pensiero intuitivo (Piaget) seconda fase, dai 3-4 ai 6-7 anni, del pensiero preoperatorio (vedi). La conoscenza intuitiva è caratterizzata dal fatto che non è dovuta ad un ragionamento che segue le regole della necessità logica.

Percezione insieme di funzioni psicologiche che permettono all'organismo di acquisire informazioni "hic et nunc" (qui e ora) circa lo stato e i mutamenti del suo ambiente grazie all'azione di organi specializzati.

Personalità insieme integrato di caratteristiche psichiche e modalità di comportamento che costituiscono il nucleo caratterizzante un individuo, che tende a rimanere tale nella molteplicità e diversità delle situazioni ambientali in cui la persona si esprime e si trova ad operare

Piacere, principio di (psicoanalisi) ciò che induce l'organismo a ricercare il più possibile e prima possibile la soddisfazione dei bisogni.

Pragmatica, analisi studio del linguaggio che privilegia i rapporti fra i segni e coloro che li usano.

Preconscio ciò che è latente nella vita mentale, ma può facilmente essere rievocato ed essere oggetto di consapevolezza.

Pregiudizio stereotipo scarsamente fondato su dati verificati. Di norma sfavorevole ad un gruppo sociale.

Preoperatorio, pensiero (Piaget) caratteristico del bambino che, pur utilizzando il pensiero simbolico (vedi), non è in grado di compiere delle operazioni (vedi), o azioni reversibili (dai 18 mesi ai 6-7 anni circa). Con l'espressione "pensiero intuitivo" ci si riferisce alla seconda fase del pensiero pre-operatorio", dai 3-4 anni circa ai 6-7 anni

Proiezione (psicoanalisi) meccanismo di difesa che consiste nell'attribuzione di qualcosa di proprio (desiderio, sentimento, impulso, idea, convinzione, atteggiamento, ecc.) ad un'altra persona.

Proiettivo, test test di personalità in cui il soggetto, di fronte a stimoli ambigui, interpreta "proiettando" in essi qualcosa di sé.

Psicoanalisi scuola psicologica, di origine medico-psichiatrica, fondata da S. Freud il cui oggetto di studio prevalente è il comportamento anormale, che attraverso il metodo dell'osservazione clinica si prefigge come scopo la guarigione dei malati mentali

Psicometria settore della psicologia che tratta dell'elaborazione matematica e statistica dei dati psicologici.

Psicosi (psicoanalisi) malattia mentale causata da massicce fissazioni e/o regressioni nelo sviluppo psichico o, comunque, da conflittualità fra le istanze della personalità -Io, Es, Super-Io- che trova il proprio equilibrio patologico con modalità (ossessioni, manie, gravi depressioni, grave malfunzionamento delle funzioni cognitive, ecc.) che comportano una notevole inadeguatezza nell'adattamento dell'individuo. Si distingue dalla nevrosi soprattutto per la maggior gravità, il minor rapporto con la realtà e maggiori regressioni. È attualmente oggetto di discussione la rilevanza delle componenti organiche nella genesi delle psicosi.

Psicosi infantile (Mahler) malattia psichica grave riconducibile ad uno sviluppo anormale dell'Io nei primi anni di vita ed in particolare al rapporto figlio/a-madre. La Mahler distingue due tipi di psicosi: l'autismo e la sindrome simbiotica.

Pulsione agente causale del comportamento, inerente all'organismo, che rappresenta anche la ragione della finalità del comportamento.