Nelle onde trasversali il moto delle particelle è ortogonale alla direzione di propagazione dell'onda. Immaginiamo una corda tesa sulla quale imprimiamo una perturbazione: essa inizierà a oscillare. La velocità di propagazione dell'onda, intuitivamente, aumenta all'aumentare della tensione del filo, che rappresenta la forza di richiamo elastica.
Consideriamo una corda omogenea, di tensione
e densità lineare
. La massa sarà quindi
, scelto un asse orizzontale parallelo alla corda a riposo. Studiamo un tratto compreso tra
e
sottoposto alla perturbazione, quindi dislocato di una quantità
dalla posizione di riposo. La tensione del filo può essere schematizzata come
e
; in modulo le due tensioni sono uguali, ma cambiano direzione e verso:
Gli angoli che vengono a formarsi, però, sono sempre molto piccoli se la tensione è forte; quindi possiamo approssimare a:
L'angolo
coincide con la pendenza della corda, ovvero
; per ottenere l'espressione di
, deriviamo quella appena trovata rispetto al tempo:
Lo sostituiamo nell'espressione trovata prima, ottenendo la funzione dell'onda:
Da cui ricaviamo che la velocità di propagazione dell'onda è
che, come nei casi precedenti, dipende ancora una volta solo dalle caratteristiche del mezzo.