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Primo soccorso/La catena del soccorso

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Le informazioni qui riportate hanno solo un fine illustrativo: non sono riferibili né a prescrizioni né a consigli medici - Leggi il disclaimer

Indice del libro


  • Allarme
  • B.L.S. (Basic Life support - supporto vitale di base)
  • Defibrillazione precoce
  • A.L.S. (advanced life support - supporto vitale avanzato)

La catena del soccorso, o catena della sopravvivenza, consta di quattro anelli: riconoscimento della emergenza ed allarme precoce, basic life support, defibrillazione precoce, trattamento avanzato/ospedalizzazione. come tutte le catene, è forte quanto è forte ogni suo anello; cioè se ne manca uno solo, la catena è rotta ed il paziente non sopravvive. la parola operativa qui è "precoce", perché il tempo è un fattore importante. In un arresto cardio circolatorio per esempio, dopo solo 6 minuti di mancata ossigenazione il cervello inizia a riportare dei danni permanenti, i neuroni si bruciano e non verranno mai più rigenerati né riparati. quindi se il paziente è soccorso entro i primi sei minuti ha grandi possibilità di non riportare danni permanenti.

La chiamata di soccorso

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Per essere efficace, la chiamata di soccorso deve essere fatta prima possibile ,precisa, e fornire informazioni dettagliate e corrette. Dire:

  1. Il numero di telefono dal quale si chiama.
  2. Cos'è accaduto, descrivere la situazione.
  3. Fornire informazioni sul soggetto infortunato: quanti pazienti, età approssimata, sesso, condizioni del ferito. Indicare anche con riferimenti particolari se si sospetta di patologie con attacco cardiaco, donne in stato di gravidanza, soggetti con turbe psichiche.
Attenzione
Se non si è medici non si possono diagnosticare patologie, ricordarsi di dire sempre che si "sospetta" agli operatori.
  1. Dov'è accaduto, descrivere esattamente la località. Eventualmente indicare dei punti di riferimento come fiumi, ponti, negozi.
  2. Identificare e segnalare eventuali cartelli di pericolo (tipologia a sfondo giallo o arancione) con le enumerazioni di identificazione del segnale che ci sono su autocisterne e mezzi trasporto merci pericolose.
  3. Eventuali condizioni meteorologiche per l'elisoccorso. al 112, numero unico d'emergenza, risponde un infermiere specializzato in triage, ed egli vi invierà i soccorsi sulla base di cosa gli direte.voi siete gli occhi dell'infermiere, lui vede solo quello che gli dite.

se il cane del paziente incosciente è presente, e ringhia a chi si avvicina, sarà bene dirlo al 112 perché mandi un accalappiacani, altrimenti l'equipaggio dell'ambulanza non potrà fare nulla. se il paziente è stato accoltellato, e l'aggressore è ancora sulla scena, sarà bene dirlo al 112 così che possa inviare le forze dell'ordine. se l'auto incidentata ha travolto un palo della luce, i cui cavi sono per terra con scoppiettii, crepitio e scintille, sarà bene dirlo al 112 così che possa inviare i tecnici dell' ACEA per staccare la corrente. per legge, chiunque trovi un corpo inanimato o testimoni un incidente con danni alle persone è tenuto (obbligato) ad effettuare la chiamata di soccorso, ed attendere i soccorsi sul posto. Senza fare nulla, se non vuole. questione di coscienza.

Il supporto vitale di base è costituito dall'insieme di manovre atte a sostenere le funzioni vitali (coscienza, respiro e circolo sanguigno) fino all'arrivo del soccorso qualificato o dell'arrivo in struttura ospedaliera. Esso è una scaletta di azioni ben precise da seguire punto per punto.

  • Valutazione dello stato di coscienza (A.V.P.U.)

vi avvicinate e scuotete delicatamente il paziente, chiamandolo ad alta voce "signora, signora mi sente?". se risponde, è cosciente e respira, e passerete a valutare l'AVPU.

  1. Alert (cosciente) Il soggetto ha risposto coerentemente con gesti e parole, respira e ha pulsazione cardiaca.
  2. Vocal (ordini verbali) Il soggetto risponde solo ad ordini verbali (apra gli occhi).
  3. Pain (incosciente, ma capace di reagire alla stimolazione dolorosa)
  4. Unconscious (Completamente incosciente)

Se la persona invece risulta incosciente, è necessario valutare subito i parametri vitali!

Pervietà delle vie aeree

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  • posizionare su un piano rigido (per terra va bene)
  • allineare gli arti, testa e tronco, mettendo il paziente sull'attenti

scoprire il torace e slacciare tutto ciò che stringe: cravatta, collana, cintura...

  • Controllare che il soggetto non abbia le vie aeree occluse, impedendo cosi la respirazione, eventualmente estrarre l'occlusione ma solo se superficiale.
  • Posizionare il capo in iperestensione, posizionando una mano sulla fronte e due dita sotto il mento sollevandolo. Tale operazione è ASSOLUTAMENTE da evitare se solo si sospetta la presenza di traumi alla colonna vertebrale!

Respirazione, manovra G.A.S.

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  1. Guardo se c'è movimento d'espansione della cassa toracica.
  2. Ascoltare eventuali rumori di respirazione.
  3. Sentire "tattilmente" il reflusso d'aria sulla propria guancia.
  4. Enunciare a voce alta il responso. (respira, non respira)

Se il soggetto non respira, risulterà che:

  • il torace è immobile
  • ha un colorito del volto cianotico
  • non alita
Attenzione
Anche se non è presente il respiro, il cuore può ancora battere normalmente!

Bisogna procedere alla ventilazione assistita del soggetto chiudendo il naso ed eseguento insufflazioni bocca-bocca (possibilimente con uso di mascherine portatili oppure oggetti di fortuna per proteggersi e proteggere) lente, progressive ed adeguate per evitare che si provochi una distensione gastrica al soggetto con conseguente vomito.

Circolo sanguigno

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al soccorritore occasionale non è richiesto il controllo del circolo. a lui basta identificare la perdita di coscienza del paziente e l'assenza di respiro. se il paziente è incosciente e non respira, il soccorritore deve iniziare la RCP. (spiegazione: poiché le tre funzioni vitali -coscienza, respiro e circolo- sono collegate, l'arresto respiratorio dopo solo 5-7' provocherà l'arresto cardio circolatorio ACC. pertanto se il paziente non è in ACC ci sta andando, ed il soccorritore non sa quanto tempo sia passato dall'arresto respiratorio). Se invece il soggetto è in arresto cardiaco, dopo solo 30-45" andrà in ACC.

Se il soggetto si trova in arresto cardio-circolatorio, bisogna iniziare ad effettuare la manovra di rianimazione cardio-polmonare (R.C.P.)per la sopravvivenza del paziente.

La rianimazione cardio-polmonare va effettuata con una frequenza di almeno 100 compressioni al minuto, a cicli di 30 compressioni consecutive alternate da 2 insufflazioni per ossigenare il soggetto. La insufflazione si effettua su un capo iperesteso, tenendo il naso del paziente chiuso, e facendo aderire la bocca del soccorritore sulla boccadel paziente. (il bacio della vita). anche se l'aria che il soccorritore insuffla nel paziente contiene solo il 16% di ossigeno, questo è molto meglio dello zero % che sta prendendo attualmente. Il rapporto compressione/distensione deve essere di 1:1 e lo sterno deve comprimersi per circa 5 centimetri di profondità, circa un terzo dell'ampiezza del torace. trovate il punto su cui comprimere, cioè il centro del petto, sulla linea tra i due capezzoli per gli uomini,comprimere forte e veloce. La rianimazione va effettuata con il paziente disteso su una superficie rigida perché essa sia efficace, per esempio su di un letto la RCP non funziona.

La manovra di rianimazione, una volta iniziata, può essere interrotta solo per tre motivi:

  • il paziente riprende a respirare, o riprende coscienza (quindi respira)
  • all'arrivo del soccorso qualificato/mezzo di soccorso.Il medico radiologo che passa e decide di darvi una mano NON è un soccorso qualificato. per soccorso qualificato si intende personale addestrato e dotato di presidi medici, che scende da una ambulanza.
  • sfinimento fisico del soccorritore; quindi non "stanco" ma "sfinito".

Se il battito cardiaco riprende regolarmente, ma il respiro no, interrompere il massaggio cardiaco ed effettuare 1 insufflazione ogni 5 secondi. Alla ripresa dei parametri vitali minimi, riprendere il controllo dall'inizio e posizionare il soggetto in P.L.S. (posizione laterale di sicurezza).

Attenzione: iniziare la RCP è una scelta del soccorritore, volendo egli può anche decidere di fare solo la chiamata di soccorso ed attendere sul posto i soccorsi. ma se inizia la RCP, la può terminare solo nei tre casi sopra descritti. se dovesse fermarsi prima, ed il paziente morisse, la famiglia o il magistrato potrebbe denunciare il soccorritore per omissione di soccorso...

DANNI AL PAZIENTE la domanda classica: "ma se il soccorritore rompe una costola al paziente con la RCP?" la legge, art. 54 del Codice Penale, prevede che "se il danno causato deriva da una situazione di pericolo imminente grave per la vita del paziente, inevitabile e non causata dal soccorritore", il soccorritore non sia imputabile per i danni eventualmente causati. Esempio: incidente di auto, con l'auto che inizia a bruciare, paziente incosciente nell'auto. Il danno (morte del paziente) è grave, imminente, inevitabile altrimenti, e non causato dal soccorritore. il soccorritore che passava da lì estrae il paziente incosciente dall'auto, procurandogli lesioni varie. ma per l'art. 54 egli non sarà imputabile.

attenzione: ci devono essere tutte e tre le condizioni di cui sopra! se per esempio l'incidente lo ha causato il soccorritore, ne manca una...