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Primo soccorso/Le ferite

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Indice del libro


Viene definita ferita ogni tipo di trauma che interrompe la continuità dei tessuti corporei; a seconda del tipo e dalla gravità può avere diverse conseguenze:

  • Emorragia (perdita di sangue)
  • shock cioè scarsa ossigenzaione dei tessuti, cervello incluso
  • Penetrazione di microbi con conseguente infezione

Per definizione, ogni ferita è infetta, per cui ogni ferita va curata tramite:

Disinfezione che Serve a pulire la ferita e distruggere i germi patogeni tramite agenti disinfettanti.

A seconda della modalità e dalla grandezza esistono diversi tipi di ferite, classificabili in:

  • Abrasioni

Sono ferite superficiali, da corpo tagliente che agisce tangenzialmente.

  • Escoriazioni: ferita da sfregamento contro superfici ruvide.
  • Ferita da punta

un oggetto tagliente è penetrato di punta nel corpo del paziente ,possono essere lesioni superficiali o profonde, a seconda della lunghezza dell'oggetto.

  • Ferite da taglio

un oggetto tagliente è passato sopra un pezzo di cute del paziente. un foglio di carta taglia. i margini di questo tipo di ferita sono netti e spesso molto sanguinanti.

  • Ferite da punta e da taglio
  • Ferite lacere

determinate da azioni di strappo, presentano bordi irregolari. morso di cane.

  • Contusioni

il paziente è caduto di peso sopra un oggetto più duro del suo corpo (caduta da un albero, da una sedia, da un marciapiede), o un oggetto duro è caduto sul paziente: bastone, ferro da stiro, martello

  • Ferita lacero-contusa
  • Ferita da arma da fuoco

ci sarà un piccolo foro di entrata ed un grande foro di uscita, oltre a danni interni

Trattamento delle ferite con il primo soccorso

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EMORRAGIA: le emorragie si distinguono secondo due criteri principali: il percorso seguito dal sangue fuoriuscito, ed il tipo di vaso lacerato. in base alla sede di sanguinamento: - ESTERNE, causate di solito da trauma: il sangue esce dalla ferita - INTERNE, il sangue si raccoglie in cavità chiuse come cranio, addome, torace e da fuori non si vede nulla - INTERNE ESTERIORIZZATE, il sangue fuoriesce da una ferita, e si riversa in una cavità che comunica con l'esterno del corpo:

 naso, bocca, orecchio ecc.

- EMATOMI, sangue fuoriuscito dai vasi, solitamente per trauma, che si raccoglie tra i tessuti senz auscire, in genere sotto

 pelle.

in base al tipo di vaso lacerato - ARTERIOSA: il sangue esce con forza, a getti. con ogni sistole del cuore il sangue spruzza fuori. c'è pericolo di vita,

  bisogna agire immediatamente.

- VENOSA: il sangue cola dalla ferita, lentamente ma continuamente. non c'è pericolo di vita, ma va comunque arrestata. - capillare: il sangue trasuda dalla ferita - abrasione- in goccioline. trascurabile, si può trattare alla fine di tutto.

cosa possiamo riconoscere e trattare? solo le emorragie esterne La sequenza per trattare una emorragia esterna è la seguente: compressione diretta con sollevamento dell'arto, fasciatura compressiva, ghiaccio, punti di compressione a distanza, laccio emostatico arterioso. compressione diretta: dobbiamo arrestare il sangue, comprimendo delle garze o altro sulla ferita, comprimendo forte ed a lungo. le garze si aggiungono solo, senza toglierle mai. casi in cui NON si può fare: possibili fratture, lussazioni, corpi estranei conficcati. fasciatura compressiva: con delle bende, comprimere le garze sulla ferita, in modo che la benda sostituisca la mano che comprimeva. ghiaccio: applicare in una busta di plastica tanto ghiaccio per raffreddare l'arto, e quyindi rallentare il sanguinamento. non a contatto con la pelle. compressione a distanza: solo per soccorritori addestrati, chiunque altro non sapendo dove comprimere non otterrà alcun effetto. laccio emostatico arterioso: va applicato solo per emorragia arteriosa, con evidente pericolo di vita. si può usare una cravatta, una cintura, qualsiasi cosa che sia larga qualche centimetro e robusta. ci sono in commercio lacci a circa dieci euro di costo, ottimi quelli militari. no calze di nylon, no filo di ferro, corda, spago. va applicato a monte della ferita, quindi solo in quattro punti: braccia, il più alto possibile sotto l'ascella, e gambe il più alto possibile all'attaccatura. molto stretto, si deve vedere l'emorragia arrestarsi. si toglierà solo in pronto soccorso.

La ferita va trattata con ausili medicali asettici (privi di germi), assorbenti e protettivi, tentando di far provare nella misura minore possibile fastidi e dolori al soggetto. Alcuni accorgimenti:

  • lavare bene la ferita con grandi quantità d'acqua corrente e sapone neutro per togliere polvere, terriccio ed evitare il rischio di insediamento di spore.
  • Usare sempre e solo garze, mai cotone per tamponare, il cotone potrebbe lasciare delle fibre all'interno della ferita correndo il rischio di infezione.
  • La garza va fatta passare dall'interno all'esterno della ferita e deve essere sostituita ad ogni "passata".
  • Dopo le operazioni sopraindicate, SE SULLA FERITA RIMANE ANCORA MATERIALE passare acqua ossigenata da versare direttamente sopra la ferita, altrimenti soluzione fisiologica .
  • Dopo l'acqua ossigenata passare un disinfettante anti settico incolore: Betadine, Prontosan, Amuchina.
  • Se la ferita sanguina ancora, insistere con la somministrazione di acqua ossigenata, essa ha un potere emostatico.
  • Infine coprire la ferita con garze sterili e fermarla con cerotto o benda.
  • Non utilizzare mai alcool assieme a tintura di iodio e mercuro-cromo.
  • Non mettere mai sulla ferita pomate o polveri.
  • Prima di togliere la medicazione, inumidire la garza con soluzione fisiologica, ciò eviterà di danneggiare il tessuto cicatriziale eventualmente formatosi. solo se necessario, altrimenti la medicazione non si toglie.

Corpo estraneo nella cute

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Non bisogna mai estrarre corpi estranei conficcati nel paziente, la cosa più sensata da fare è tentare in qualsiasi maniera di immobilizzare il corpo estraneo in loco e ricoprire la ferita con garze sterili inumidite. il corpo estraneo fa da tappo, e togliendolo si rischia una emorragia incontenibile, choc eccetera.