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Alla ricerca di Marcel Proust/Prefazione

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Ritratto di Marcel Proust, di Otto Wegener (1895)
« Quale posto unico potremmo assegnare alla sua opera? Tra filosofia, scienza, poesia epica, satira, memorie e tutte le forme finora registrate della narrativa? »
(Jacques-Émile Blanche, Mes modèles: Barrès, Hardy, Proust, James, Gide, Moore (Parigi: Stock, 1928), p. 118)
Ritratto di Proust eseguito da Jacques-Émile Blanche (1892)

I lettori di Proust si pongono ancora oggi queste domande, fatte dal pittore impressionista Jacques-Émile Blanche in un libro di memorie apparso nel 1928, l'anno dopo il completamento della pubblicazione di À la recherche du temps perdu. Proust era morto solo da sei anni, ma il mito dell'uomo era già vivo e forte. Era cresciuto, infatti, sin dal momento del ritratto dell'autore fatto da Blanche, a olio, nel 1892, circa trent'anni prima (cfr. immagine a lato). La pluralità della scrittura di Proust – una prosa che passa senza sforzo dalla fredda logica alla fanfaronata appassionata, dall'osservazione annotata del laboratorio alla tessitura del filo sottile e delicato della metafora – invita a molteplici modalità di interpretazione, molteplici quadri di riferimento attraverso i quali potremmo leggere e interpretare. Tale scrittura è singolare, provocatoria, esigente. I Capitoli che seguono offrono una successione di approcci ad aspetti individuali di questa pluralità; essi forniscono spazi in cui potremmo riflettere su Proust, sulla sua opera e sulle condizioni della sua creazione: a suo modo ogni Capitolo contribuisce con una risposta, o parte di una risposta, alla domanda di Blanche.

La vita di Proust (1871-1922) ha attraversato un periodo eccezionale di accelerato cambiamento storico mondiale e sviluppo in ogni sfera dell'attività umana. Esplorare i "contesti" dell'opera di Proust, quindi, significa entrare in acque che scorrono rapidamente, cercare di catturare la spinta dinamica e l'influenza dei cambiamenti socio-culturali che si estendono dalla Comune di Parigi e dalla sua caduta, attraverso l'audace esibizione della forza industriale e coloniale all'Esposizione universale del 1889 e il vortice rarefatto della Belle Époque, fino alla fredda e violenta realtà di una guerra mondiale e delle sue conseguenze. In nessun altro momento della storia la sperimentazione in letteratura, musica e arte visiva è stata più radicale o rivoluzionaria che durante la breve vita di Proust.

La Parte I di questo mio wikilibro affronta la biografia dell'autore, la sua straordinaria corrispondenza, il viaggio incerto che lo ha portato alla costruzione di À la recherche e l'intrigante storia della sua evoluzione da due a tre a (alla fine) sette volumi sostanziali. La Prima Sezione della Parte II offre un resoconto delle relazioni di Proust con le arti più ampiamente intese: in che modo la sua lettura offre un contesto per comprendere la sua pratica di scrittura? In che modo Proust ha assimilato o resistito alle correnti artistiche e intellettuali del suo tempo e a quelle della tradizione più lunga di cui ora fa parte? In che modo le energie artistiche che pulsavano e si riversavano attraverso Parigi nei primi anni del ventesimo secolo hanno alimentato il progetto di Proust?

À la recherche è allo stesso tempo un'esplorazione sostenuta della natura del sé e uno studio di un intero mondo sociale in uno stato di flusso. La Seconda Sezione della Parte II prende come focus "Sé e Società" e considera una serie di quadri di riferimento: gli scritti di Sigmund Freud e lo sviluppo della psicoanalisi; il pensiero contemporaneo sulla sessualità e sulle questioni mediche; scienza, religione, viaggi e giornalismo. Il panorama socio-politico francese dell'epoca di Proust è trattato in tre Capitoli complementari che chiudono questa Sezione, esplorando la relazione di Proust con questioni di politica e classe, il suo atteggiamento verso l'Affare Dreyfus e i modi in cui la Prima guerra mondiale ha avuto un impatto sulla forma, la sostanza e la ricezione di À la recherche du temps perdu.

La Parte III affronta la ricezione critica dell'opera di Proust in due modi. Un primo gruppo di quattro Capitoli esplora le risposte che À la recherche ha suscitato dall'inizio della pubblicazione nel 1913, fino ai giorni nostri, mappando le tendenze e valutando le fortune del romanzo nel corso del secolo scorso. Tre Capitoli finali concludono il volume con discussioni sulla ricezione di Proust in termini più specificamente definiti: prima all'interno della categoria a volte inquietante del modernismo; poi all'interno della cultura mediatica contemporanea; e infine nella traduzione, quel mezzo che ha ampliato ulteriormente la portata di questo romanzo più plurale.

Nelle Appendici alcuni stralci della Recherche.

Per approfondire, vedi Serie letteratura moderna, Serie delle interpretazioni, Reminiscenze trascorse e Identità e letteratura nell'ebraismo del XX secolo.