Biologia per istituti tecnici/Il tabagismo
Introduzione
[modifica | modifica sorgente]Il Tabagismo è il termine con cui si indica l’abitudine a fumare tabacco e la forma di intossicazione cronica derivante da tale pratica. Il tabagismo comporta molteplici effetti negativi sulla salute che, nel loro complesso, superano quelli derivanti dagli inquinanti atmosferici. In Europa sono 500.000 all'anno i decessi per cause collegate al fumo. I dati ISTAT del 2021 affermano che la percentuale di fumatori è del 22% tra gi uomini e del 15% fra le donne; nella fascia di età 25-44 anni il 25% delle persone fumano. In Italia si stima che ci siano circa 90.000 morti ogni anno (20% di tutti i decessi) legati al fumo.
Benché la percentuale complessiva dei fumatori sia in calo, negli ultimi anni è aumentato il numero delle giovani donne fumatrici, in particolare nell'Europa occidentale.
Si distinguono due tipi di fumo: il fumo attivo e quello passivo. Il fumo attivo è quello che viene inalato da un fumatore e il fumo passivo è quello, altrettanto dannoso, che viene inalato da un non fumatore che si trova in prossimità di chi fuma.
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narghilè
Componenti chimici del fumo
[modifica | modifica sorgente]La composizione del fumo di tabacco che viene inalato, è stata oggetto di molti studi dai quali risulta che neppure l'uso di filtri è sufficiente a proteggere il fumatore dagli effetti pericolosi di alcuni potenti cancerogeni. Il filtro, infatti, espone i fumatori che ne fanno uso a un rischio di sviluppo di tumori comunque elevato che, tuttavia, sembra essere del 20-30% inferiore rispetto a quello che corrono i fumatori che non lo utilizzano. Il fumo contiene circa 4000 sostanza, tra le più importanti ricordiamo:
- Nicotina: la nicotina è uno dei principali componenti del tabacco, cui conferisce aroma e sapore; viene per la maggior parte eliminata nell'aria, mentre una piccola quantità arriva ai polmoni, dai quali viene parzialmente assorbita, generalmente in ragione da un quindicesimo ad un ventesimo della quantità di nicotina presente nel fumo inspirato, per un totale compreso tra 1 e 2 milligrammi per ogni sigaretta fumata. Provoca l'aumento della pressione del sangue, l'aumento delle contrazioni del cuore e produce contrazioni dei vasi sanguigni periferici; è inoltre l'agente che più di ogni altro porta al fumatore dipendenza ed assuefazione.
- Monossido di carbonio: il monossido di carbonio è un gas tossico che interferisce con il trasporto dell'ossigeno da parte del sangue e con il suo utilizzo a livello cellulare.
- Catrame: composto a sua volta da centinaia di sostanze di sicuro effetto cancerogeno sull'apparato respiratorio, sul cavo orale, sulla gola e sulle corde vocali; tra le sostanze, comprese sotto il nome di catrame, le più pericolose sono il benzopirene e gli idrocarburi aromatici capaci di attraversare la placenta e di causare effetti tossici cumulativi. Immediato risultato del catrame è il colore giallo dei denti, il gusto di amaro in bocca e l'irritazione alle vie respiratorie.
- Benzene/benzolo: può causare leucemie
- Metalli (es. cadmio) e altre sostanze irritanti.
Malattie correlate al tabagismo
[modifica | modifica sorgente]All’abitudine al fumo vengono ricondotte malattie come il cancro dei polmoni, delle labbra, del cavo orale, della faringe, dell'esofago e del pancreas; malattie dell'apparato cardiovascolare, come le coronaropatie, l'ictus, le emorragie cerebrali e le vasculopatie periferiche; la pneumopatia cronica ostruttiva, che comprende la bronchite cronica e l'enfisema. Questi tumori, nel loro complesso, sono causa di morbilità e mortalità elevate nella popolazione generale e il loro rischio di insorgenza è direttamente proporzionale al numero totale di sigarette fumate.
Inoltre, qualunque intervento chirurgico comporta, per i fumatori, un rischio maggiore di complicazioni postoperatorie come, ad esempio, la trombosi venosa profonda che può provocare embolia polmonare e, talvolta, morte.
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Grafico comparativo sugli effetti negativi, in termini di dipendenza e danni fisici, tra varie sostanze. Il tabacco si trova nella classe intermedia, insieme ad alcoli e benzodiazepine.
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L'incidenza del cancro ai polmoni è strettamente correlata al consumo di sigarette, come attesta il grafico comparativo. Fonte:NIH
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Sezione di polmone colpito da carcinoma a cellule squamose (area solida biancastra).
Il corpo umano impiega complessivamente 15 anni per eliminare dall'organismo gli effetti del fumo, eliminando tutte le sostanze assunte fumando abitualmente. Partendo dal momento in cui si smette di fumare l'ultima sigaretta (tratto da wikipedia):[1]
- Video che mostra la differenza tra un polmone normale e il polmone di un fumatore. Video simile. Un esperimento col fumo su polmoni veri (è in giapponese, ma si capisce il senso).
tempo | effetti |
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dopo 8 ore | Il livello di monossido di carbonio del sangue ritorna nella normalità. |
dopo 24 ore | L'organismo elimina il monossido di carbonio; i polmoni cominciano ad espellere il muco e il catrame. |
dopo 2 giorni | La nicotina viene completamente eliminata dal sangue. Si acuiscono il senso dell'olfatto e del gusto. |
dopo una settimana | Aumenta la capacità polmonare. |
dopo due settimane | Il colorito della pelle e dei capelli ritorna naturale. |
dai 3 ai 7 mesi | La capacità respiratoria aumenta con la diminuzione della tosse. Aumenta la capacità dei polmoni durante lo sforzo fisico. |
dopo un anno | Il rischio di contrarre malattie cardiache è dimezzato. |
dopo 5 anni | Si dimezza il rischio di ictus ai polmoni, al cervello, ai reni, all'esofago, alla bocca, al pancreas e alla vescica. |
dopo 10 anni | Il rischio di contrarre un tumore al polmone è sovrapponibile a quello di una persona che non ha mai fumato. |
dopo 15 anni | Il rischio di contrarre malattie cardiache è sovrapponibile a quello di una persona che non ha mai fumato. |
Effetti del fumo in gravidanza
[modifica | modifica sorgente]I medici raccomandano di non fumare durante una gravidanza per i possibili effetti dannosi sul nascituro.
Ad esempio il ridotto apporto di ossigeno (CO) e la vasocostrizione indotta dalla nicotina riducono l'ossigenazione e lo scambio di sostanze nutritive con il feto, che può nascere prematuramente, di dimensioni ridotte o con dimensioni anomale (alterazioni della circonferenza della testa e del torace).
Secondo uno studio del 1997 condotto su 56 000 donne canadesi, il fumo sarebbe responsabile dell'11% degli aborti spontanei.
Altri studi hanno evidenziato l'esistenza di una relazione tra il numero di sigarette fumate dalla madre e l'insorgenza di gravi complicazioni durante la gravidanza, la nascita di bambini morti o scarsamente vitali e alcuni casi di morte neonatale improvvisa. Questa sindrome (SIDS) corrisponde ad una morte del tutto inaspettata di un neonato precedentemente sano, nel quale l'autopsia non rivela alcuna causa apparente del decesso. Viene anche definita "morte in culla" poiché si verifica di solito mentre il neonato dorme.
Effetti del fumo passivo
[modifica | modifica sorgente]Gli effetti sono gli stessi del fumo diretto, ma di minore entità. In base ad alcuni dati recenti, comporta un rischio di sviluppo del cancro ai polmoni superiore dell'1,5% rispetto a quello che corrono i non fumatori che vivono in ambienti non inquinati dal fumo; il rischio d'infarto e di malattie cerebrovascolari per fumo passivo non è stato quantificato altrettanto precisamente, ma è anch'esso più elevato che nei soggetti non esposti.
In Italia la mortalità stimata è di circa 3.000 morti all'anno.
La sigaretta elettronica (da wikipedia)
[modifica | modifica sorgente]Si sta diffondendo sempre più l’uso della sigaretta elettronica come alternativa alla sigaretta tradizionale. La sigaretta elettronica è un apparecchio elettronico dotato di un vaporizzatore e di un liquido che viene vaporizzato dalla stessa.
La sigaretta elettronica, non essendo basata su fenomeni di combustione, non determina l’inalazione di tutte quelle sostanze cancerogene che si sprigionano nella combustione del tabacco e della carta. Il mondo scientifico ha adottato fino ad ora un atteggiamento cauto sugli effetti delle sigarette elettroniche, ma esistono comunque studi rassicuranti: recentemente i Cardiologi Europei hanno dichiarato che la sigaretta elettronica non arreca danni al cuore[2], inoltre, uno studio condotto dall'Università degli Studi di Catania non esclude che la sigaretta elettronica possa essere di aiuto a chi vuole smettere di fumare[3]: rispetto ad altri metodi, infatti, permette di mantenere la gestualità delle sigarette tradizionali oltre ad evitare crisi di astinenza. Recenti studi dimostrano che la sigaretta elettronica può produrre sostanze cancerogene (formaldeide, derivati della nicotina) ma in quantità molto ridotta rispetto alla sigaretta tradizionale. Nel breve-medio periodo (qualche anno) non c'è evidenza scientifica di danni.
I rischi maggiori derivano dal suo contenuto di nicotina, che, pur non essendo cancerogena, causa dipendenza e comunque interferisce con le funzioni metaboliche del corpo umano (vedi grafico).
- ↑ Mayo Mirelle, Rio Monica, Domani smetto... così, in [[Quark (rivista)|Quark Magazine, n. 19 (settembre 2002), anno II, pagg. 128-131.
- ↑ Articolo cuore - FumoMeglio.it
- ↑ Articolo completo http://www.fumomeglio.it/content/21-articolo-caponnetto
Altri materiali interessanti
[modifica | modifica sorgente]Youtube: Ted-Ed - How do cigarettes affect the body? - Krishna Sudhir (grafica animata)