Biologia per istituti tecnici/La digestione negli altri organismi
Nutrizione negli altri animali
[modifica | modifica sorgente]Gli animali hanno apparati digerenti diversi a seconda della loro alimentazione. L'apparato digerente di ogni essere vivente ha il compito di introdurre, digerire ed assorbire i principi nutritivi contenuti negli alimenti eliminando i residui non utilizzabili per il proprio metabolismo, sotto forma di feci. Questo sistema è riferito ad organismi pluricellulari, e in quanto in grado di assimilare, a eterotrofi.
Apparato digerente negli animali carnivori
[modifica | modifica sorgente]I carnivori hanno una dieta consistente in massima parte di carne, infatti un animale viene considerato carnivoro se le sue abitudini alimentari consistono nell'uccidere altri animali per nutrirsi della loro carne o nutrirsi della carne di animali uccisi da altri predatori, piuttosto che cibarsi di piante.
Gli animali carnivori presentano:
- Tratto digerente corto e di struttura semplice per digerire proteine e grassi animali (cane e gatto rientrano in questa categoria).
- Molari appuntiti ed affilati strutturati per dilaniare la carne, invece di molari piatti adatti a triturare le erbe.
- Mascelle incapaci di movimento laterale (a differenza di erbivori ed onnivori che triturano il cibo masticandolo) e hanno un’articolazione che consente un’ampia apertura boccale per l’ingestione di grossi bocconi di carne.
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Dentatura di un cane, notare i molari appuntiti
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Dentatura di un carnivoro
Apparato digerente negli animali erbivori
[modifica | modifica sorgente]Gli erbivori hanno una dieta consistente in materia vegetale vivente (piante, foglie, ..).
Gli erbivori possono essere distinti in:
-Frugivori: che si nutrono di frutta.
-Folivori: che si nutrono di foglie.
Nei mammiferi si possono distinguere due diversi gruppi di erbivori:
-Monogastrici: in cui lo stomaco presenta una sola sacca, all'interno della quale ha luogo la digestione chimica edenzimatica. A questo gruppo appartengono gli equini e i roditori.
-Poligastrici o ruminanti: presentano lo stomaco composto da quattro diverse sacche: rumine, reticolo, omaso ed abomaso (che è l'equivalente dello stomaco dei monogastrici in quanto l'unico dotato di mucosa gastrica). A questo gruppo appartengono i camelidi (dotati di uno stomaco a tre sacche) ed i ruminanti in senso stretto (Cervidi, Giraffidi, Bovidi come la mucca). I poligastrici hanno una migliore capacità di digerire alimenti vegetali grazie alla ruminazione e alla digestione microbica, che ha luogo nel rumine.
Rumine, reticolo e omaso sono chiamati PRESTOMACI. In essi avvengono le reazioni di fermentazione del cibo ingerito costituito principalmente, negli animali allevati, da foraggi e concentrati (miscele di cereali, legumi, residui della lavorazione di prodotti destinati all'uomo). La fermentazione viene attuata da un insieme di microrganismi che costituiscono la microflora (batteri), microfauna (protozoi) e le muffe del rumine: gli unici in grado di trasformare le sostanze ingerite in molecole in grado di essere assimilate dall'animale stesso. Senza questi microrganismi il ruminante non è in grado di sopravvivere.
L’abomaso infine viene definito anche come il "vero" stomaco dei ruminanti. Esso infatti accoglie il cibo ingerito fermentato e parzialmente drenato dall'acqua proveniente dai prestomaci tramite l'orificio omaso-abomasale e lo sottopone all'azione di processi digestivi simili a quelli che avvengono nello stomaco degli animali con un solo stomaco e nell'uomo.
Apparato digerente negli animali onnivori
[modifica | modifica sorgente]Gli onnivori hanno una dieta varia e si nutrono di molti cibi (sostanze vegetali e animali). L'apparato digerente degli onnivori è in grado di elaborare diverse composizioni della dieta: questa doppia capacità di elaborazione di sostanze nutritive offre agli onnivori maggiori possibilità di assimilazione di nutrienti, maggiore scelta nella ricerca del cibo e consente un maggiore adattamento ai cambiamenti climatici. La maggiore varietà e più alta qualità della dieta, perciò, garantiscono all'organismo onnivoro una maggiore probabilità di sopravvivenza. Tra i componenti animali le proteine hanno in genere la prevalenza, mentre tra quelli vegetali i glucidi e tra questi l'amido e la cellulosa.