Le strutture basilari del pensiero ebraico/Introduzione
Introduzione
[modifica | modifica sorgente]Esiste una tradizione nell'ebraismo della leadership intellettuale e religiosa che risponde ai concetti sociali errati riguardo alla filosofia e alla teologia ebraiche. Di volta in volta, a causa della scarsa istruzione o di difficili circostanze sociali, la mancanza di analisi approfondita ha prodotto incomprensioni sociali delle strutture basilari del pensiero ebraico.
Questo studio esplorerà il modo migliore per rispondere a tali concetti errati sulla teologia e filosofia dell'ebraismo nel XXI secolo, sulla base di tre esempi storici principali. Esaminerà tre studiosi particolari: Mosè Maimonide (Cordova, 30 marzo 1135 – Il Cairo, 12 dicembre 1204), David Nieto (Venezia, 1654-Londra, 1728) e Mosè Luzzatto (Padova, 1707 – Acri, 6 maggio 1746).
Ho scelto questi individui perché Maimonide fu un pensatore innovativo e i suoi scritti sono ancora oggi considerati profondamente rilevanti e sono usati come fonti per approcci razionali e comprensivi al pensiero e alla legge ebraici. Durante la sua vita identificò significativi fraintendimenti dei principi chiave della filosofia e della legge ebraiche che erano accettati nella società ebraica e li affrontò in modo sistematico e completo mediante la scrittura dei suoi trattati. Esploreremo gli aspetti delle sue opere principali in cui egli affrontò questi problemi, nonché le analisi da parte di accademici esterni delle sue opere e della sua vita.
David Nieto affrontò un problema specifico durante il periodo in cui ricoprì il ruolo di Rabbino Capo (e (Hakham) nella comunità sefardita di Londra, in Inghilterra, dal 1701 al 1728. La maggior parte della sua comunità era formata da conversos le cui famiglie avevano agito esternamente come cattolici durante l'Inquisizione spagnola. Avevano un grande rispetto per la Bibbia mosaica ma le filosofie e i principi dell'ebraismo rabbinico non erano loro familiari. Nieto scrisse un'approfondita difesa a sostegno all'ebraismo rabbinico e grazie alla sua leadership l'ebraismo tradizionale rimase intatto nella comunità per i successivi tre secoli.
Mosè Luzzatto Luzzatto visse solo 39 anni. I suoi responsa alle mentalità contemporanee riguardo alla Torah e all'ebraismo sono forse le più drastiche. Nelle sue opere più note e ampiamente studiate egli affronta le principali pratiche e idee contemporanee al suo tempo e le confuta. Usa un approccio dialettico per gran parte dei suoi scritti (come fece Nieto) al fine di mettere in evidenza le argomentazioni e le idee diverse. Luzzatto fu scrittore molto prolifico, nonostante la sua breve vita, enel suo approccio al raggiungimento del pensiero sociale scrisse persino tre opere morali.
In questo studio cercheremo le risposte alle seguenti domande:
- Quali circostanze nelle società portarono a idee erronee?
- Cosa spinse gli studiosi di spicco ad affrontare queste idee erronee?
- Quali principi didattici furono da loro usati per progettare un piano o una procedura atta ad affrontare le idee erronee?
Ci saranno anche domande sussidiarie che userò come criteri per discutere dell'efficacia dei modelli utilizzati dagli studiosi.
Nel Capitolo 1 viene esaminato l'approccio pedagogico nella teoria curricolare del Ricostruzionismo sociale. Coloro che aderiscono a questo approccio riconoscono le rotture nella società che minacciano la sua sana sopravvivenza e credono che l'educazione sia un modo per ricostruire i problemi sociali. Vengono delineati cinque aspetti chiave dei suoi principi. Questi cinque principi sono usati come modello per esaminare la filosofia e gli insegnamenti dei tre rabbini succitati e identificare se il loro approccio avrebbe potuto assomigliare all'ideologia pedagogica del Ricostruzionismo sociale.
Il Capitolo 2 esaminerà i rabbini individualmente con un breve quadro biografico per dare contesto ai loro approcci e impegni comunitari. I cinque criteri saranno applicati ai loro insegnamenti e circostanze ed esamineremo ciascuno alla luce dell'ideologia del Ricostruzionismo sociale. La natura della ricerca in questo campo è stata in gran parte bibliografica e teorica. Sono state utilizzate sia le fonti primarie e sia quelle secondarie per studiare le circostanze sociali dei rispettivi periodi e il modo in cui hanno contribuito alle idee errate che vennero affrontate. Inoltre, verrà esplorato lo slancio che spinse i rabbini a reagire e perché mirarono consapevolmente a cambiare tali idee. Verranno anche esplorate le modalità attraverso le quali i tre rabbini risposero e il modo in cui scelsero le informazioni atte a rispondere.
Il Capitolo 3 esaminerà tre idee erronee chiave che tutti e tre i rabbini affrontarono, sebbene in modi leggermente diversi. Dio, mitzvot (comandamenti) e interpretazioni iperboliche rabbiniche chiamate "Midrash" sembrano essere state questioni da sempre fraintese. Esamineremo i particolari aspetti contemporanei delle idee errate che ogni rabbino dovette affrontare, e confronteremo e contrapporremo il modo in cui le loro risposte le affrontarono.
La Conclusione tirerà le somme della nostra ricerca. A fine wikilibro vengono aggiunte due Appendici, la prima su Maimonide e la sua vita nella Spagna andalusa (= al-Andalus – in arabo: الأندلس – ovvero Spagna Islamica), la seconda su ulteriori problemi di Ricostruzionismo sociale nelle opere di Maimonide, Luzzatto e Nieto rispettivamente.
Per approfondire, vedi Guida maimonidea. |