Le strutture basilari del pensiero ebraico/Recensione letteraria
Recensio letteraria
[modifica | modifica sorgente]Ricostruzionismo sociale
[modifica | modifica sorgente]Il riconoscimento del collasso sociale e il desiderio di ricostruirlo mediante l'educazione delle persone con l'insegnamento di valori e strutture che aiutino a cambiare il pensiero e la mentalità, è noto nel mondo accademico come l'ideologia della Ricostruzione Sociale.[1] In questo capitolo tale ideologia sarà esaminata per i suoi aspetti e approcci chiave e valutata come mezzo per esaminare gli approcci storici di tre rabbini verso la rettifica dei dissesti della società derivanti da idee sbagliate nell'ebraismo.
Un filo conduttore in tutti i criteri adottati dai rabbini per affrontare le idee sbagliate della società fu che vedevano una impellente necessità di "salvare" la società. Le loro reazioni ai tracolli di comprensione e, quindi, alle crisi nella pratica e nel comportamento appropriato, erano volte a ricostruire la società tramite l'educazione in modo fondamentale. Tutti e tre affrontarono idee e valori fondamentali nei loro scritti e cercarono di ridefinire il modo in cui gli ebrei pensavano e agivano riguardo allo studio e alla comprensione della Torah e al suo impatto sugli aspetti religiosi e spirituali della vita.
Tutto ciò può essere identificato come parte di una filosofia dell'educazione conosciuta oggi come Ricostruzionismo Sociale. I ricostruttori sociali usano istituzioni, programmi e quadri educativi per influenzare le riforme sociali mediante l'educazione. La moderna ideologia educativa della Ricostruzione Sociale è stata fondata da Theodore Brameld come reazione alla Seconda Guerra Mondiale. "Riconobbe sia il potenziale di annientamento del genere umano attraverso la tecnologia e la crudeltà umana sia la capacità di creare una società benefica usando la tecnologia e la compassione umana" (Cohen, 1999). Tuttavia, sebbene non adeguatamente sviluppati e specificati fino al ventesimo secolo, si possono vedere gli approcci di Maimonide, Luzzatto e Nieto in linea con il Ricostruzionismo Sociale, sebbene in modi più rudimentali.
Schiro (p. 151) descrive la premessa di base del Ricostruzionismo Sociale come segue:
Tutti e tre i rabbini riconobbero ciascuno di quegli elementi nelle loro vite e successivamente nelle loro opere, come esamineremo di seguito.
Il Ricostruzionista Sociale vede il mondo da una prospettiva sociale. Saggezza, educazione, esperienza umana sono definite socialmente. Esponendo, ristrutturando, ridefinendo e contestando il modo in cui le informazioni sono insegnate e apprese nella società, il pensiero delle persone può cambiare e quindi i comportamenti possono cambiare. I rabbini miravano a fare proprio questo coi loro studi e i loro insegnamenti.
Un quarto aspetto dell'approccio è che il Ricostruzionista Sociale non mira a fornire un programma specifico per il cambiamento, piuttosto fornisce principi e una visione che possano facilitare il cambiamento.
Tutti e tre riconobbero l'insegnamento dei principi e l'offerta di strutture per ricostruire i fallimenti e i collassi della società. È notevole che almeno per quanto riguarda Maimonide e Luzzatto, i loro insegnamenti fossero così ampi e pervasivi in termini di principio e struttura che oggi non quasi non esiste setta dell'ebraismo che non studi e insegni le loro opere.[3] In effetti, nel caso di Maimonide, egli era così sicuro della sua portata universale dei suoi insegnamenti che lo predisse durante la sua vita.[4]
Infine, e forse l'aspetto più importante del Ricostruzionismo Sociale nell'educazione è che, sfidando e cercando di cambiare lo status quo, rischiando così di subire un contraccolpo e dell'opposizione, si comprende anche che richiederà grande lavoro, coraggio e convinzione nel rimodellare le attuali concezioni sulla società e su come funziona, nonché le sue verità e norme.
Come afferma William B. Stanley:
Ciò richiede una fiducia nella capacità di suggerire idee contrarie alle pratiche normative o nel pensare all'impegno di rimanere saldi nel vedere che siano adeguatamente insegnate e comprese e che l'educazione sia solida e accessibile. In effetti, richiede un certo livello di sacrificio per il bene della società. Sorprendentemente, questi concetti sembrarono essere stati compresi in modo innato da molti primi ricostruttori sociali; a parte i nostri tre rabbini.
Un individuo particolarmente significativo che ne parlava chiaramente era il Mahatma Gandhi. Egli affermò che "dovrebbe esserci un'educazione positiva incessante, che consenta agli individui di accettare e praticare nuovi valori radicali e spirituali nella vita". Gandhi credeva che lo spirito di altruismo e sacrificio di sé fosse l'elemento base della natura umana: una volta risvegliato, uno sacrifica volontariamente la propria vita e abbraccia senza egoismo anche la morte per il bene degli altri.[6]
Tutti e tre i rabbini in questo studio identificarono gravi carenze nella mentalità, nella filosofia e nell'educazione delle società in cui si trovavano e capirono che le circostanze non sarebbero facilmente cambiate. Tutti e tre subirono una notevole opposizione anche in risposta ai tentativi iniziali di modificare le condizioni a loro correnti. Un filo conduttore per tutti è che conservarono eccezionale fiducia in se stessi e determinazione nei loro sforzi, nonostante le formidabili minacce al contrario.
Un aspetto importante del Ricostruzionismo Sociale è quello di vedere l'insegnamento come un modo per promuovere gli studenti a ricostruirsi. Nel suo massimo impatto insegna e stimola gli studenti a ricostruire la società.[7] Questo sarà un aspetto importante dello presente studio nella sua intersezione con un intento specifico di trattare e cnfutare i concetti erronei comuni sull'ebraismo ai nostri tempi. Abbiamo scelto i tre rabbini come soggetti dello studio perché chi scrive ha studiato a fondo le loro opere e, come studente, è stato educato e ispirato dalla loro erudizione e filosofia non solo per ricostruire la propria comprensione e pensiero sull'ebraismo, ma anche per condividerlo con altri. La modalità per stimolare gli studenti a ricostruire la società è delineata da Schiro come segue:
Riconosciamo quindi che ci sono cinque aspetti chiave nell'approccio pedagogico alla ricostruzione sociale:
- Riconoscimento della crisi sociale e convinzione che sia modificabile.
- Un desiderio consapevole di cambiarla.
- La fornitura di quadri di lavoro/pensiero che provveda concetti e valori piuttosto che soluzioni specifiche.
- Cercare di potenziare gli studenti a cambiare il loro modo di pensare.
- Il tutto include audacia e coraggio per contrastare lo status quo.
Vedremo che ciascuno dei rabbini in questo studio realizzò quanto sopra nei propri modi di insegnamento. Esamineremo quindi questi aspetti del Ricostruzionismo Sociale nella maniera in cui si applicano a tutti e tre i rabbini.
Note
[modifica | modifica sorgente]- ↑ In breve: il Ricostruzionismo Sociale è una filosofia che enfatizza la risposta alle questioni sociali, la ricerca di una società migliore e la creazione di una democrazia mondiale. Gli educatori ricostruzionisti si concentrano su un curriculum che evidenzi la riforma sociale come obiettivo dell'educazione.
- ↑ Schiro, 2013, p. 164
- ↑ Garb, 2014 p. 13-14.
- ↑ Maimonide, Igerot (Lettere), Gerusalem: Mossad HaRav Kook, 1994, p. 126.
- ↑ William B. Stanley, (1992) Curriculum for Utopia: Social Reconstructionism and Critical Pedagogy in the Postmodern Era, I ediz., University of New York Press, p. 2.
- ↑ P. Dayal (2006), Ghandian Theory of Social Reconstruction, I ediz., Atlantic Publishers.
- ↑ Schiro, 2013, p. 182.
- ↑ Ibid.
Per approfondire, vedi Torah per sempre. |