Leonardo da Vinci/Cronologia
DATE SALIENTI[modifica]
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Per approfondire, vedi Biografia. |
- 1452 — Nato nei pressi di Vinci, Italia.
- ca.1469 — Apprendistato dal Verrocchio a Firenze.
- 1472 — Si associa alla Compagnia di San Luca dei pittori fiorentini. Dipinge l'angelo a sinistra nell'opera del Verrocchio Battesimo di Cristo.[1] Probabile data del suo dipinto dell'Annunciazione.
- 1478 — Inizia a dipingere la Madonna Benois. Primi disegni di macchine da guerra.
- 1481 — Commissione dei monaci di San Donato in Scopeto per dipingere Adorazione dei Magi. Scrive una sua lettera di raccomandazione a Ludovico Sforza detto il Moro.
- ca.1482 — Lascia Firenze e va a Milano. Inizia a tenere copiosi appunti.[2]
- 1483 — Commissione del dipinto Vergine delle Rocce.
- 1489 — Primi disegni anatomici, su foglio datato da Leonardo al 5 aprile 1489.
- ca.1490 — Dipinge il Ritratto di musico (1485-1490?).
- 1493 — Completa il modello di terracotta del Cavallo per il monumento equestre a Francesco Sforza.[3]
- 1495 — Inizia L'Ultima Cena
- 1499 — I francesi invadono Milano. Leonardo va a Venezia e poi a Firenze.
- 1502 — Ai servizi di Cesare Borgia.
- ca.1503 — Commissione per dipingere l'affresco della Battaglia di Anghiari. Tra il 1503 e 1506 dipinge la Gioconda o Mona Lisa.
- 1506 — Ritorna a Milano.
- ca.1508-10 — Dipinge Sant'Anna, la Vergine e il Bambino con l'agnellino.
- 1512 — Probabile data dell'autoritratto di Leonardo (1515?)
- 1512-13 — Francesi espulsi da Milano; si trasferisce a Roma.
- 1516-17 — Lascia l'Italia e va in Francia alla morte di Giuliano de' Medici. Dal re di Francia gli viene donato il castello di Clos-Lucé, vicino Amboise. Riceve la visita del Cardinal di Aragona a cui fa vedere le sue ultime opere.[4]
- 1519 — Leonardo muore a Cloux, Francia, il 2 maggio.[5]
Gallerie con selezione di opere[modifica]
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Per approfondire, vedi Elenco delle opere e Dipinti di Leonardo da Vinci. |
Ritratti[modifica]
Leonardo da Vinci, Autoritratto, ~1510-1515, sanguigna, Torino, Biblioteca Reale, inv. no. 15571
Raffaello, Particolare della Scuola di Atene con Leonardo nelle vesti di Platone, 1509. Stanza della Segnatura, Palazzo Apostolico, Vaticano
Giorgio Vasari, illustrazione per la "Vita di Lionardo da Vinci" in Le vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori, 1568
Ritratto anonimo (presunto autoritratto) di Leonardo da Vinci, ca. 1600. Uffizi, Firenze
Ingres, La morte di Leonardo, 1818. Musée du Petit Palais, Parigi
Dipinti[modifica]
Battesimo di Cristo (Verrocchio e Leonardo)
Olio e tempera su Tavola, 177x151
Galleria degli Uffizi, FirenzeAnnunciazione
Olio su Tavola, 98x217, Galleria degli Uffizi, FirenzeGinevra de' Benci
Olio su Tavola, 42x37, National Gallery of Art, Washington, D.C.Madonna Benois
Olio su Tela, 49.5x33, Ermitage, San PietroburgoMadonna del Garofano
Olio su Tavola, 62x47.5, Alte Pinakothek, MonacoSan Girolamo
Olio su Tavola, 103x75,Pinacoteca VaticanaAdorazione dei Magi
Olio su Tavola, 246x243, Galleria degli Uffizi, FirenzeVergine delle Rocce
Olio su Tela, 199x122, Musée du Louvre, ParigiDama con l'ermellino
Olio su Tavola, 40x55, Museo Nazionale di CracoviaMadonna Litta
Olio e tempera su Tavola, 42x33, Ermitage, San PietroburgoRitratto di musico
Olio su Tavola, 44.7x32, Pinacoteca Ambrosiana di MilanoUltima Cena
tecnica mista a secco su intonaco, 460x880, Santa Maria delle Grazie, MilanoVergine delle Rocce
Olio su Tavola, 189.5x120
National Gallery di LondraGioconda
Olio su Tavola di pioppo, 77×53, Louvre, ParigiSant'Anna, la Vergine e il Bambino con l'agnellino
Olio su Tavola, 168x130, Louvre, ParigiLa Scapigliata
Olio su Tavola, 27x21, Galleria Nazionale di ParmaSan Giovanni Battista
Olio su Tavola di noce, 69x57, Louvre, Parigi
Contestati, forse di Leonardo[modifica]
La Belle Ferronnière
Olio su Tavola, 63x45, Louvre, ParigiSalvator Mundi
Olio su Tavola, 66x46, collezione privata, Abu DhabiRitratto di una Sforza ("Bella principessa")
gesso e inchiostro, matita nera, matita rossa e biacca su pergamena, 33x23.9, collezione privata[6]
Ultima cena (1495/98)[modifica]
Ultima cena - copie, variazioni, parodie[modifica]
Bassorilievo in sale, Miniera di sale di Wieliczka
Gioconda[modifica]
Disegni[modifica]
Studi d'arte[modifica]
Studio per la testa dell'arcangelo uriel nella Vergine delle rocce (versione Louvre) - ca.1483
Studio di guerrieri per la Battaglia di Anghiari
Studio della testa di Leda
Ritratto di Isabella d'Este
Studi: Persone e costumi[modifica]
Grotteschi (1495-1498)
Ritratto di Salai
Particolare di costume di drago
Studi: Anatomia[modifica]
Studi: Natura[modifica]
Ornithogalum (Stella di Bethlehem)
Cyperacea (ca. 1510)
Studi: Macchinari[modifica]
Manoscritti[modifica]
Codex Atlanticus (rilegato)
Codice Forster III (ca.1490)
Codice Leicester, noto anche come Codice Hammer
Note[modifica]
- ↑ Leonardo si trova menzionato nella Compagnia di San Luca, dei pittori fiorentini, nel 1472: «Lyonardo di ser Piero da Vinci dipintore de' dare per tutto giugno 1472 sol. sei per la gratia fatta di ogni suo debito avessi coll'Arte per insino a dì primo di luglio 1472 [...] e de' dare per tutto novembre 1472 sol. 5 per la sua posta fatta a dì 18 octobre 1472».[14] Ciò significa che a quell'epoca era già riconosciuto come pittore autonomo, la cui esperienza formativa poteva dirsi conclusa, sebbene la sua collaborazione col maestro Verrocchio si protraesse ancora per diversi anni.
- ↑ La prosa di Leonardo viene giudicata tra le migliori del Rinascimento italiano; aliena da ogni retorica, artificio e sonorità, è tutta aderente alle cose: rifacendosi al linguaggio parlato, ha colore, robustezza, concisione, in modo da dare energia e spigliatezza all'espressione. Cfr. "Wikipedia:Leonardo scrittore".
- ↑ Il Cavallo di Leonardo è parte di un monumento equestre a Francesco Sforza, progettato da Leonardo dal 1482 al 1493, per essere fuso in bronzo, del quale riuscì a portare a termine solo un modello in creta, perduto. I disegni dei cavalli di Leonardo sono ora custoditi nel Castello di Windsor.
- ↑ L'alta considerazione di cui godette è dimostrata anche dalla visita ricevuta, il 10 ottobre, del cardinale d'Aragona e del suo seguito: Leonardo gli mostrò «tre quadri, uno di certa donna Fiorentina facta di naturale ad istantia del quondam mag.co Juliano de Medici, l'altro de San Joane Bap.ta giovane et uno de la Madona et del figliolo che stan posti in grembo di S.ta Anna tucti perfectissimi, et del vero che da lui per esserli venuta certa paralesi ne la dextra, non se ne può expectare più bona cosa. Ha ben facto un creato Milanese chi lavora assai bene, et benché il p.to M. Lunardo non possa colorir con quella dulceza che solea, pur serve a far disegni et insegnar ad altri. Questo gentilhomo ha composto de notomia tanto particularmente con la demonstratione de la pictura sì de membri come de muscoli, nervi, vene, giunture, d'intestini tanto di corpi de homini che de done, de modo non è stato mai facto anchora da altra persona [...] Ha anche composto la natura de l'acque, de diverse machine et altre cose, secondo ha riferito lui, infinità di volumi et tucti in lingua vulgare, quali se vengono in luce saranno proficui et molto dilectevoli». Cfr. Antonio de Beatis, Relazione del viaggio del cardinale Luigi d'Aragona, Freiburg 1905.
- ↑ Nel 1517 Leonardo partì per la Francia, dove arrivò nel mese di maggio, insieme con Francesco Melzi e col servitore Battista de Vilanis, venendo alloggiato dal re nel castello di Clos-Lucé, vicino ad Amboise, e onorato del titolo di premier peintre, architecte, et mecanicien du roi, con una pensione di 5.000 scudi. Francesco I era un sovrano colto e raffinato, amante dell'arte soprattutto italiana, come dimostrò anche negli anni successivi accogliendo con onori altri artisti (Francesco Primaticcio, Rosso Fiorentino, Andrea del Sarto e Benvenuto Cellini). Gli anni passati da Leonardo in Francia furono sicuramente il periodo più sereno della sua vita, assistito dai due fedeli allievi e, sebbene indebolito dalla vecchiaia e da una probabile trombosi cerebrale che gli paralizzò la mano destra, poté continuare con passione e dedizione i propri studi e le ricerche scientifiche, fino alla morte.
- ↑ Dipinto attribuito a Leonardo da Vinci, databile al 1495 circa e conservato in una collezione privata, forse in Canada. Si tratta della più recente attribuzione che riguarda Leonardo, scaturita in seguito a una serie di indagini scientifiche del 2009 che avrebbero ritrovato un'impronta digitale sull'opera altamente compatibile con altre conosciute dell'artista, in particolare sul San Girolamo della Pinacoteca Vaticana. L'opera è stata in mostra alla Villa Reale di Monza. Cfr. Martin Kemp & Pascal Cotte, La Bella Principessa, Hodder & Stoughton,2010.