Robotica unplugged/Supercar
Supercar, inizialmente era un'idea semplicissima: creare un'automobile con un rotolo di carta igienica, due stuzzicadenti attaccati a ritagli di tappi di sughero per le ruote anteriori e posteriori. Tutto questo poteva bastare. Per esagerare si è collegata un'elica alle ruote anteriori con un elastico attorcigliato, così che (mentre ritornava alla sua situazione di partenza) avrebbe fatto girare l'elica e movimentato il veicolo.
Tutto molto semplice. Però l'elastico, una volta attorcigliato, riducendo la sua lunghezza, portava l'elica a contatto col cartone e questa non ha mai ruotato. Di seguito, alcuni di questi fallimenti.
- I prototipi realizzati
Non fate caso ai ragazzi soddisfatti. Viviamo nella società dell'immagine e stanno mentendo per la stampa. Lo so: sono una brutta persona.
La macchina elettrica
[modifica | modifica sorgente]A questo punto, per salvare la situazione, ci sono diverse strade. Tutte contemplavano l'utilizzo di un motore elettrico. Le differenze risiedono nel suo utilizzo e nella sua alimentazione.
Utilizzo
[modifica | modifica sorgente]Le possibilità sono essenzialmente due:
- utilizzare il motore elettrico per muovere l'elica, restando il più possibile fedeli all'idea di partenza;
- utilizzare il motore elettrico per movimentare le ruote, modificando lo spirito del progetto originale.
Nessuna delle due scelte è forzatamente corretta. In questa sezione — infatti — si è alla ricerca di idee che mostrino l'aspetto educativo insito nella robotica. Pertanto, il fallimento e la modifica di un progetto di fronte a questo episodio non è sinonimo di sconfitta, ma di saper partire da un progetto non funzionante e riuscire a ottenere comunque un risultato.
Alimentazione
[modifica | modifica sorgente]Per quel che riguarda l'alimentazione del motore, le possibilità sono molteplici:
- utilizzare una comune batteria, anche se questa soluzione implicherebbe l'uso di un portabatterie e di un interruttore. Il punto non è tanto il costo in se, ma il desiderio di mostrare sempre cose nuove agli studenti;
- a tal proposito, si potrebbe ricorrere a un pannello solare: ideale se si vuole affrontare — insieme alla robotica — tematiche come energie rinnovabili, transizione energetica ed educazione civica;
- sempre in tale contesto una soluzione, che spalanchi le porte anche della chimica e delle scienze, vi è l'utilizzo di batterie a limone. L'unico problema è che sia i limoni, sia le patate (anche queste possono essere utilizzate per produrre energia elettrica) per funzionare funzionano, ma sono pesanti. Il motore difficilmente riuscirebbe a vincere l'inerzia dovuta alla massa totale del veicolo.
La macchina meccanica
[modifica | modifica sorgente]Ecco una soluzione semplice e ingegnosa.
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Il progetto base: tre bastoncini per gelato incollati, altrettante pile scariche come contrappeso. L'alettone serve solo come decorazione.
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Al di sotto della macchina vi saranno i pneumatici con i loro interassi. I pneumatici vengono realizzati con tappi di sughero, se si vuole donare maggior aderenza i tappi di sughero possono essere arrotolati con elastici.
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Ora la procedura. Innanzitutto si incollano i tre bastoncini per gelato.
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Poi si posizionano i contrappesi. Si è pensato a batterie esauste, ma ogni altra soluzione è benvenuta.
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Ed ecco il secondo contrappeso.
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Al di sotto dell'autoveicolo per ancorare gli interassi vengono usate penne (anche di scarsa qualità).
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Due nella parte posteriore, una in quella anteriore.
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Come interassi, pertanto, nella parte anteriore è sufficiente uno stuzzicadenti, mentre nella parte posteriore occorrerà uno spiedino. Un secondo stuzzicadenti servirà per ancorare l'elastico: il vero motore dell'automobile.
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Qui viene mostrato come annodare l'elastico. Questo è il primo passaggio.
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Per un corretto risultato è importante non aver sovrapposizioni, diversamente l'elastico urterà il pavimento e questo sarà un problema.
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Qui, insieme alle immagini precedenti, viene mostrato come annodare l'elastico all'automobile.
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E il passaggio finale: l'inserimento dell'elastico nello stuzzicadenti frontale.
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Ora la macchina è terminata e si può arrotolare l'elastico.
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Qui viene mostrata l'automobile con l'elastico in tensione, pronta per sfrecciare.