Sistemi informativi e industria consumer/Conclusioni
Fino ad adesso i sistemi informatici hanno sviluppato una copertura “a macchia di leopardo” legata a esigenze “immediate” o a modelli su singole celle di esigenza.
Cercando di analizzare l’intero contesto informativo viene fuori che certe celle hanno caratteristiche (tempistica, numero di informazioni generali, algoritmi di legame delle informazioni) da rendere impraticabile l’applicazione di modelli formali definiti ma conviene affrontare il problema in termini “umani” (euristici) mediante la formazione e l’organizzazione.
Esistono però situazioni intermedie che finora sono state tralasciate o non correttamente inquadrate e su cui deve essere fatto un lavoro ancora notevole visti anche i progressi degli aspetti tecnici.
In particolare ci sono ancora molte caselle non coperte da modelli e relativi sistemi informativi, caselle sulle quali bisogna fare dei ragionamenti nuovi vista la disponibilità di tecnologie che si sta realizzando. La situazione attuale può essere raffigurata come:
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Raccolta dati |
Analisi |
Soddisfazione |
Comunicazione |
Processi clienti |
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Prodotto |
Da analizzare |
Da analizzare |
Da analizzare |
Da analizzare |
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Soggettività |
Da analizzare |
Da analizzare |
Da analizzare |
Da analizzare |
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Socialità |
Da analizzare |
Da analizzare |
Da analizzare |
Da analizzare |
Processi gruppo |
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Prodotto |
Da analizzare |
Da analizzare |
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Da analizzare |
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Soggettività |
Da analizzare |
Da analizzare |
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Socialità |
Da analizzare |
Da analizzare |
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Processi di contesto |
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Organizzazione |
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Fiscale |
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In particolare tutta la parte di rilevazione e analisi di processi che hanno a che fare con soggettività e socialità e lasciata all’intuizione dell’imprenditore o del retailer. In queste aree, ne deriva che gli strumenti di soddisfazione si basano su dati elementari indicativi e quindi esiste un grosso pericolo di errori o di inefficienza.
Naturalmente il peso relativo delle varie caselle varia a seconda della merceologia che stiamo considerando per cui prima di entrare nel dettaglio dell’analisi serve, anche mediante rilevazioni statistiche come quelle effettuate, definire l’importanza delle esigenze.
Per quanto riguarda il prodotto le aree da prendere in considerazione sono quelle relative alla raccolta dati e analisi delle esigenze. Questo può essere un campo incredibilmente proficuo sia da un punto di vista culturale che economico. Attualmente il lavoro fatto in questi campi si basa essenzialmente su metodologie di “proiezioni di vendita” cioè di estrapolazione a partire da dati raccolti e classificati; il risultato dipende ovviamente dall’ampiezza del campione raccolto e dalle metodologie di proiezione. La necessità che rileviamo è di modificare le metodologie di raccolta di modo da intercettare fenomeni nascenti nella socialità generica e non nei punti vendita.
Se prendiamo in considerazione la mera analisi informatica, tralasciando quindi gli aspetti più formativi o informativi generici, abbiamo che lo schema precedente diventa
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Raccolta dati |
Analisi |
Soddisfazione |
Comunicazione |
Processi clienti |
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Prodotto |
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Da analizzare |
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Soggettività |
Da analizzare |
Da analizzare |
Da analizzare |
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Socialità |
Da analizzare |
Da analizzare |
Da analizzare |
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Processi gruppo |
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Prodotto |
Da analizzare |
Da analizzare |
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Da analizzare |
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Soggettività |
Da analizzare |
Da analizzare |
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Socialità |
Da analizzare |
Da analizzare |
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Processi di contesto |
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Organizzazione |
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Fiscale |
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Dove quelle segnate sono le aree in cui può essere maggiore lo sviluppo dell’informatica gestionale.