Non c'è alcun altro/Dio è Potenza: differenze tra le versioni

Wikibooks, manuali e libri di testo liberi.
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Riga 16: Riga 16:


==Dio crea anche il male==
==Dio crea anche il male==
La Bibbia non si concede astrazioni come quelle di Maimonide. Fa il punto della situazione molto più drammaticamente nel passo di Deutero-Isaia che abbiamo studiato precedentemente:

{{q|Io sono il Signore e non c'è alcun altro; fuori di me non c’è altro dio...<br/>Perché dall'est all'ovest si riconosca<br/>che non c'è nessun Dio fuori di me.<br/>Io sono il Signore e non c'è alcun altro.<br/>Io formo la luce e creo le tenebre,<br/>do il benessere, creo l’avversità.<br/>Io, il Signore, compio tutto questo.|Isaia {{passo biblico|Isaia|45:5-7}}}}
C'è un solo Dio trascendente, che da solo è responsabile della luce e delle tenebre, del bene (benessere, ordine) e del male (avversità, sciagura). Il profeta elenca queste polarità, ma includono anche tutto il resto. Per cui la dichiarazione finale: "Io, il Signore, compio tutto questo."


==Dio inverte il corso della natura==
==Dio inverte il corso della natura==
Riga 43: Riga 45:




{{Avanzamento|25%|10 agosto 2019}}
{{Avanzamento|50%|14 agosto 2019}}
[[Categoria:Non c'è alcun altro|Dio è Potenza]]
[[Categoria:Non c'è alcun altro|Dio è Potenza]]

Versione delle 21:41, 14 ago 2019

Indice del libro


Emanazione
Emanazione
Rotolo della Torah su pergamena
Rotolo della Torah su pergamena

Se Dio è echad, unicamente ed esclusivamente Dio, allora il potere di Dio sulla natura e sulla storia – visione ultima del mondo – è supremo ed assoluto. Affermare che Dio condivida tale potere con una qualche altra divinità o forza negherebbe l'unicità di Dio. Il termine convenzionale, astratto di questa qualità divina è onnipotenza. Ma è il Dio di Israele veramente onnipotente? Questa affermazione è vera?

Potenza incontrastata

È certamente vera in teoria. La differenza tra monoteismo biblico ed i suoi concorrenti politeisti non è soltanto una differenza matematica, non soltanto una sul fatto se ci sia un Dio o due o molti, ma piuttosto una sulla natura del Dio monoteista. Se ci sono molti dei, allora il mondo è governato da potenze concorrenti multiple, ciascuna limitata a certi reami di influenza. Il risultato è lo stato di indecisione nell'alto e di insicurezza nel basso, come espresso nel capitolo 1. L'eminente studioso biblico E. A. Speiser (1902–1965) usava tale descrizione per spiegare cosa potesse aver portato il nostro antenato Abramo ad abbandonare il suo contesto pagano, lasciare casa e terra natia, e adottare non solo un'altra terra ma anche un modello spirituale alternativo. Nell'ambito del modello pagano, come poteva un qualsiasi essere umano determinare quale dio compiacere, obbedire o adorare?

Il centro della rivoluzione causata dalla religione biblica è di insistere che c'è solo una potenza ultima nel mondo, che questo Dio governa tutto ciò che esiste e che solo a questo Dio gli esseri umani devono prestare fedeltà. La differenza tra monoteismo biblico e politeismo non è soltanto un dibattito teologico astratto; ha implicazioni immediate per le vite che viviamo. Il modello monoteista ci permette di vivere in un mondo che forma un tutto coerente, ordinato. Possiamo allora apprezzare la certezza di sapere che le leggi che governano il mondo sono stabili e che anche noi abbiamo un "posto" stabile in questo mondo ordinato. Tale senso di luogo e di certezza è alla fine ciò che significa la religione.

Il Dio di Israele nella Bibbia è assolutamente libero, non soggetto a nessun altro reame o legge primordiale, non dipendente da nessun altra potenza. Questo Dio appare completamente presente e attivo a partire dal primissimo verso di Genesi. Questo Dio non è nato e non muore, non ha genealogia, e non è generato.[1] Dio precede tutto e governa tutto. Tutto ciò fu creato dalla volontà di Dio e, letteralmente, dalla Sua parola: "Dio parlò ed il mondo fu". La Bibbia non conosce mitologia divina, né biografia esplicita di Dio, sebbene ci dica molto sulla relazione complessa di Dio col mondo creato e con gli esseri umani. La storia della vita del dio, onnipresente nel paganesimo, viene rimpiazzata dalla storia della lotta di Dio per essere riconosciuto dalla comunità umana. Nella Bibbia, l'unica sfida seria contro la potenza di Dio proviene dagli esseri umani.

Maimonide, con la sua inclinazione abituale verso l'astrazione, nelle prime parole della Mishneh Torah la mette così:

« Il principio basilare di tutti i principi basilari e il pilastro di tutte le scienze è di capire che c'è un Primo Essere che ha fatto esistere ogni cosa. Tutte le cose esistenti, che siano celesti, terrene, o appartenenti ad una classe intermedia, esistono solo tramite la Sua vera esistenza. Se si potesse supporre che Egli non eiste, ne conseguirebbe che nient'altro potrebbe esistere. Se, tuttavia, si supponesse che tutti gli altri esseri non esistono, Egli solamente esisterebbe sempre. La loro inesistenza non involverebbe la Sua inesistenza. Poiché tutti gli esseri necessitano di Lui; ma Egli... non necessita di loro né di ciascuno di loro.[2] »

Questa è una versione astratta, filosofica, del messaggio di Genesi 1. Dio esiste prima di tutta la creazione ed è responsabile di tutta la creazione. Prima della creazione, Dio era. Se non ci fosse creazione, ci sarebbe sempre Dio e quando il mondo creato non ci sarà più, Dio sarà, sempre.

Dio crea anche il male

La Bibbia non si concede astrazioni come quelle di Maimonide. Fa il punto della situazione molto più drammaticamente nel passo di Deutero-Isaia che abbiamo studiato precedentemente:

« Io sono il Signore e non c'è alcun altro; fuori di me non c’è altro dio...
Perché dall'est all'ovest si riconosca
che non c'è nessun Dio fuori di me.
Io sono il Signore e non c'è alcun altro.
Io formo la luce e creo le tenebre,
do il benessere, creo l’avversità.
Io, il Signore, compio tutto questo. »
(Isaia 45:5-7)

C'è un solo Dio trascendente, che da solo è responsabile della luce e delle tenebre, del bene (benessere, ordine) e del male (avversità, sciagura). Il profeta elenca queste polarità, ma includono anche tutto il resto. Per cui la dichiarazione finale: "Io, il Signore, compio tutto questo."

Dio inverte il corso della natura

Restrizioni al potere di Dio

Il potere del pentimento

Impatto sul libero arbitrio

La potenza di Dio nella storia

Salmo dell'Olocausto

Il potere di Dio sulla morte

Note

  1. In contrapposizione, vedi il Credo cattolico nella frase: "Dio vero da Dio vero, generato, non creato" — testo/concetto inammissibile per il monoteismo ebraico.
  2. Mishneh Torah, "Principi Basilari della Torah" 1:1-3. Tradotto da A Maimonides Reader, cit., cur. Isadore Twersky, p. 43-44.