Ascoltare l'anima/Parte IV
EMOZIONI E MUSICA
[modifica | modifica sorgente]La Parte IV è dedicata alla musica. I Capitoli 10 e 11 riguardano l'espressione musicale e i Capitoli 12 e 13 riguardano l'eccitazione delle emozioni da parte della musica.
Nel Capitolo 10 mostro come per molti versi il canto – in particolare il Lied romantico – sia l'arte per eccellenza dell'espressione romantica. Negli ultimi cento anni circa la teoria musicale è stata dominata da un'estetica formalistica che tende a denigrare l'importanza delle emozioni nella musica. Per i discendenti contemporanei di questa linea di pensiero, l'espressione nella musica è semplicemente un’apparenza indossata dalla musica, proprio come la faccia triste del San Bernardo o del bassotto è un'apparenza che non ha nulla a che fare con l'espressione di una vera emozione che il cane potrebbe sentire. Ma in effetti, contrariamente a quanto afferma la "Doggy Theory" (teoria canina?),[1] parte della musica romantica è un'espressione di emozione nel pieno senso romantico che ho delineato nel Capitolo 9. In particolare molti Lieder romantici esprimono le emozioni dei loro drammatici protagonisti. La musica, come l'emozione, è un processo, quindi è particolarmente adatta per esprimere non solo particolari stati emotivi, ma anche miscele di emozioni, conflitti tra emozioni, emozioni ambigue e il modo in cui un'emozione si trasforma in un'altra. Illustrerò questi temi con una lettura del Lied di Brahms, "Immer leiser wird mein Schlummer".
Nel Capitolo 11 sostengo che nella musica strumentale romantica è spesso appropriato postulare una persona nella musica, sia che si tratti di una persona del compositore o di un personaggio creato dal compositore per interpretare un ruolo in una specie di dramma senza parole. Da questo presupposto si apprende che una certa musica strumentale "pura" è anche un'espressione di emozione in pieno senso romantico. La musica strumentale può esprimere emozioni proprio come "Immer leiser". Illustrerò questa idea con un'interpretazione dell'Intermezzo Op. 117 n. 2 di Brahms.
I Capitoli 12 e 13 riguardano l'eccitazione delle emozioni da parte della musica. Nel Capitolo 12 sostengo che alcune delle emozioni suscitate dalla musica possono svolgere un ruolo importante nell'aiutarci a comprenderla — sia nella sua struttura che in ciò che esprime. Questo Capitolo è parallelo al Capitolo 4, dove ho fatto un'argomentazione comparabile sulla letteratura. Uso alcuni risultati della psicologia della musica per aiutare a sostenere la mia formulazione.
L'ultimo Capitolo sostanziale è il Capitolo 13 e affronta l'annosa questione di come la musica possa veramente suscitare emozioni. Secondo la popolare "teoria del giudizio" dell'emozione, è del tutto incomprensibile come la musica possa evocare emozioni, ad eccezione di quelle emozioni che sembrano essere basate su un giudizio della musica. Dimostro che ci sono molti modi in cui la musica suscita emozioni. In particolare, la musica, più di ogni altra arte, ha un potente effetto sulla nostra fisiologia. La musica suscita stati d'animo dai quali entriamo prontamente in stati emotivi. Quando ci troviamo in uno stato corporeo adeguato, lo etichettiamo con un tag della pop-psicologia dell'emozione. Questo meccanismo di eccitazione emotiva da parte della musica spiega anche i potenti effetti quasi religiosi che alcune persone le attribuiscono. Supporta inoltre la teoria dell'emozione con cui ho iniziato nella Parte I.
- ↑ Il termine, coniato dal musicologo e filosofo Peter Kivy, verrà chiarito nel Capitolo 10.