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Esperanto/Suffissi

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Indice del libro


Abbiamo già visto alcuni suffissi, eccoli qui elencati tutti in ordine alfabetico, molti hanno un corrispettivo italiano, anche se non espressamente indicato (possono anche essere più di uno). Un elenco veramente esaustivo dei suffissi è impossibile, perché in teoria ogni parola si può unire con un'altra, come visto nel capitolo dedicato all'agglutinazione.
Per quei suffissi più significativi, si è data una parola in cui il suffisso è usato come una normale radice, da solo. Si ricorda che in ogni caso i suffissi devono poi essere seguiti dalla desinenza della categoria grammaticale (verbo, nome...) come negli esempi. È stato indicato solo un trattino (quindi -ej e non -ej-) non perché la parola è completa dopo il suffisso, ma per evidenziare il fatto che si attaccano dopo la radice (o anche una parola composta) modificandone il significato, mentre le desinenze hanno un significato più grammaticale che semantico.


"-aĉ": dispregiativo (materiale ed estetico)

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Il suffisso "-aĉ" corrisponde a vari suffissi dispregiativi italiani, ma anche cambi di termine, usati per esprimere disprezzo sullo stato materiale e/o estetico di qualcosa.

a = spregevole

  • domo (casa) → domo (casaccia, topaia)
  • herbo (erba) → herbo (erbaccia)
  • knabo (ragazzo) → knabo (ragazzaccio, monello)

"-ad": risultato di azione o stato prolungati

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  • parolo (favella) → parolado (discorso, ripetizione dell'azione di parlare)
  • aĉeto (acquisto) → aĉetado (spesa)
  • bruli (bruciare) → bruladi (bruciare a lungo)

"-aĵ": concretizzazione di un concetto generale o azione (risultato di un procedimento)

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o = cosa

  • pentri (dipingere) → pentro (dipinto)
  • manĝi (mangiare) → manĝo (cibo, vivanda)
  • trinki (bere) → trinko (bevanda)
  • ovo (uovo) → ovo (frittata)
  • bovido (vitello) → bovido (carne di) vitello
  • koko (gallo, pollo) → koko (carne di) pollo

"-an": membro di un'organizzazione o abitante di un Paese

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Questo suffisso indica appartenenza a Paese, religione, partito o qualsiasi altra organizzazione (in italiano corrisponde a: "-ese", "-ano", "-ista"...).

ano = aderente, associato

  • Eŭropo (Europa) → eŭropano (europeo/a)
  • Kristo (Cristo) → kristano (cristiano)
  • partio (partito) → partiano (membro di un partito)

"-ar": raccolta, insieme

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Indica una raccolta o insieme della cosa indicata dalla radice.

aro = aggregato, insieme, gruppo

  • vorto (parola) → vortaro (dizionario)
  • ŝafo (pecora) → ŝafaro (gregge)
  • haro (capello) → hararo (capigliatura)

"-ĉj": vezzeggiativo maschile

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La radice viene adattata (può essere troncata) per rendere la parola risultante più "dolce".

  • patro (padre) → paĉjo (papà)

"-ebl": che si può...

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Corrispondente dell'italiano "-ibile", "-abile"

ebla = possibile

  • kompreni (capire) → komprenebla (comprensibile)
  • vidi (vedere) → videbla (visibile)
  • manĝi (mangiare) → manĝebla (commestibile)

"-ec": proprietà astratta

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eco = caratteristica, proprietà

  • granda (grande) → grandeco (grandezza)
  • bela (bello/a) → beleco (bellezza)
  • sola (solo/a) → soleco (solitudine)

"-eg": massimo accrescitivo

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ege = immensamente

  • bone (bene) → bonege (egregiamente)
  • granda (grande) → grandega (immenso/a)
  • premi (premere) → premegi (schiacciare, premere tantissimo)
  • fajro (fuoco) → fajrego (incendio)

"-ej": luogo in cui si compie un'azione

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ejo = luogo

  • lerni (imparare) → lernejo (scuola, luogo dove si impara)
  • preĝi (pregare) → preĝejo (chiesa, luogo dove si prega)
  • birdo (uccello) → birdejo (voliera)
  • fajro (fuoco) → fajrejo (focolare)

"-em": propensione

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emo = propensione, tendenza

  • ŝerco (scherzo, burla)) → ŝercema (scherzoso/a)
  • parolo (favella) → parolema (loquace)
  • laboro (lavoro) → laborema (laborioso/a)

"-end": da essere...

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  • disfaligi (distruggere) → disfaligenda (da distruggere)
  • studi (studiare) → studenda (da studiare)
  • eviti (evitare) → evitenda (da evitare)

"-er": granello, particella di composto omogeneo

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ero = piccola parte, granello, frammento, frazione

  • greno (grano) → grenero (chicco di grano)
  • mono (denaro) → monero (moneta)
  • sablo (sabbia) → sablero (granello di sabbia)
  • fajro (fuoco) → fajrero (scintilla)

"-estr": a capo di...

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estro = capo

  • urbo (città) → urbestro (sindaco, "capo" della città)
  • ŝtato (stato) → ŝtatestro (capo di Stato)
  • familio (famiglia) → familiestro (capofamiglia)

"-et": diminutivo

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eta = piccino/a

  • birdo (uccello) → birdeto (uccellino)
  • floro (fiore) → floreto (fiorellino)
  • kanti (cantare ) → kanteti (canticchiare)

"-id": discendenza

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ido = discendente, cucciolo

  • koko (pollo), ŝafo (pecora) → kokido (pulcino), ŝafido (agnello)
  • (similmente) → katido, hundido, ursido (cucciolo di gatto, cucciolo di cane, cucciolo d'orso)
  • reĝo (re) → reĝidino (principessa)

"-ig": rendere, far fare ...

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igi = rendere/far ... (causativo: causare un cambiamento in qualcuno o qualcos'altro, o far fare un'azione a qualcun altro)

  • koloro (colore) → kolorigi (rendere colorato, colorare)
  • manĝi (mangiare) → manĝigi (far mangiare, rifocillare)
  • libera (libero/a) → liberigi (rendere libero, liberare)
  • bona (buono) → rebonigi (rifar diventare buono, riparare)

I verbi ai quali è applicato questo suffisso sono sempre transitivi.

"-iĝ": diventare, portarsi ad uno stato

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i = diventare

Anche se si può applicare ad altre categorie grammaticali, questo suffisso, come -ig è tipico per i verbi.

  • ruĝa (rosso/a) → ruĝi (arrossire, diventar rosso/a)
    • ruĝo = il diventare rossi, l'arrossamento
  • genui (stare in ginocchio) → genui (inginocchiarsi)

Molti verbi transitivi ai quali viene applicato il suffisso -iĝ(i) sono tradotti in italiano con un verbo riflessivo:

  • konsumi (consumare) → konsumi (consumarsi, diventare consumato/a)

qui c'è un'importante distinzione da fare in esperanto, perché il carattere riflessivo di un verbo di questo tipo non è così forte come un verbo riflessivo vero e proprio, in cui l'azione cade sul soggetto che la compie. Infatti la forma in -iĝi si usa quando manca la volontà del soggetto. Nonostante in italiano questa differenza non sia tanto marcata, qualche esempio può chiarire il concetto:

  • vundi = ferirsi (senza volontà, "diventare ferito")
  • vundi sin = ferirsi (volontariamente, "ferire sè stesso")
    • Persono vundiĝis falante. = Una persona si è ferita cadendo.
    • Viro vundis sin por eviti la rekrutadon en la armeo. = Un uomo si è ferito (di proposito) per evitare l'arruolamento nell'esercito.

Per altri verbi transitivi il suffisso -iĝ(i) indica che il soggetto subisce un'azione da un agente indefinito. Non sono tanti i verbi usati in questa forma, anche se alcuni di essi sono abbastanza comuni. Per chiarire ecco degli esempi:

  • troviĝi = trovarsi, nel senso di "essere presente"
    • Lakto troviĝas en la fridujo. = Del latte si trova nel frigo.
  • nomiĝi (Mi nomiĝas ...) = chiamarsi (Mi chiamo ...)

Quasi sempre per questi verbi esistono anche delle alternative spesso più semplici: La lakto estas en la fridujo. Mia nomo estas ....

Indifferentemente dal fatto che i verbi della radice sono transitivi o meno, i verbi composti con questo suffisso sono sempre intransitivi. Una spiegazione più dettagliata è sul sito degli esperantisti fiorentini, nella sezione "dubbi grammaticali".

"-il": strumento, attrezzo per...

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ilo (strumento, attrezzo)

  • muziko (musica) → muzikilo (strumento musicale per fare musica)
  • traduki (tradurre) → tradukilo (traduttore automatico per computer)
  • ventoli (ventilare) → ventolilo (ventilatore)

"-in": genere femminile

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ina = femminile

  • kato (gatto) → katino (gatta)
  • amiko (amico) → amikino (amica)
  • eroo (eroe) → eroino (eroina)
  • princo (principe) → princino (principessa)

"-ind": degno di...

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In italiano in genere corrisponde al suffisso -evole

inda = meritevole, degno/a

  • laŭdo (lode) → laŭdinda (lodevole)
  • admiro (ammirazione) → admirinda (ammirevole)
  • fido (fiducia) → fidinda (fidato, degno di fiducia)

"-ing": avvolgitore, fodero, contenitore non totale

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ingo = fodero

  • glavo (spada) → glavingo (fodero della spada)
  • plumo (penna) → plumingo (astuccio per penna)

"-ism": teoria o movimento (politico, religioso...)

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ismo = ismo, movimento (culturale, di pensiero, religioso...)

  • Kristo (Cristo) → kristanismo (cristianesimo)
  • Budho (Budda) → budhismo (buddismo)
  • determina (specificato/a) → nedeterminismo (non determinismo)

"-ist": chi fa il mestiere di...

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  • instruo (insegnamento) → instruisto (insegnante)
  • masoni (murare) → masonisto (muratore)
  • ŝteli (rubare) → ŝtelisto (ladro)

"-nj": vezzeggiativo femminile

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La radice, vista la particolarità di questo suffisso, può essere adattata per rendere la parola risultante più "dolce", secondo i gusti di chi parla.

  • patrino (madre) → panjo (mamma, mammina)
  • fratino (sorella) → franjo (sorellina, il sesso si capisce dal suffisso).

"-obl": moltiplicazione

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  • du (due) → duoblo (doppio)
  • tri (tre) → trioblo (triplo)
  • cent (cento) → centoblo (cento volte tanto)

"-on": frazionamento

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ono = parte

  • du (due) → duono (la metà)
  • tri (tre) → triono (un terzo del totale)
  • cent (cento) → centono (un centesimo)

"-op": insieme di N oggetti (con numerali)

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opa = collettivo/a (fatto/a insieme)

  • du (due) → duopo (duo)
  • tri (tre) → triopo (trio, terzetto)
  • cent (cento) → centopo (gruppo di cento componenti)
  • cent unu (centouno) → La centunuopa kuratako (La carica dei centouno)

"-uj": contenitore di...; (nazione)

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ujo = contenitore

  • juvelo (gioiello) → juvelujo (portagioie)
  • plumo (penna) → plumujo (portapenne)
  • salo (sale) → salujo (saliera)
  • floro (fiore) → florujo (vaso da fiori)

Per l'uso come nazione, vedi l'approfondimento “Luoghi geografici e loro abitanti” nell'appendice con il lessico di base. La tendenza recente in questo caso è sostituire -uj con -i.

"-ul": soggetto dotato della caratteristica ...

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ulo = soggetto, individuo

  • ruza (abile) → ruzulo (furbo, dotato di furbizia)
  • blonda (biondo/a) → blondulo (individuo coi capelli biondi)
  • avara (avaro/a) → avarulo (avaro, dotato di avarizia)

"-um": rapporto di ...

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Questo suffisso è molto generale, usato quando si vuole indicare che la parola è derivata dalla radice, ma il tipo di derivazione non è esprimibile con gli altri suffissi particolari.

  • cerbo (cervello) → cerbumi (scervellarsi)
  • gusto (gusto) → gustumi (assaggiare)
  • patro (padre) → patrumi (padreggiare)
  • sago (freccia, dardo) → sagumo (divisa militare)
  • saĝo (senno, sapienza) → saĝumi (sottilizzare ogni cosa, essere un "cacasenno")

Combinazione di più suffissi

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È possibile apporre anche più di un suffisso. Ecco qualche esempio:

  • blonda (biondo/a) → blondulo (un biondo) → blondulino (una bionda)
  • nutri (nutrire, alimentare) → nutrado (alimentazione) → nutradisto (nutrizionista)
  • danki (ringraziare) → dankema (grato, riconoscente) → dankemeco (riconoscenza)
  • ligno (legno) → ligno (oggetto di legno) → lignaĵisto (falegname)
  • flamo (fiamma) → flami (infiammarsi) → flamiĝema (infiammabile)
  • labori (lavorare) → laboristo (lavoratore, operaio) → laboristaro (classe operaia)
  • bela (bello/a) → beligi (abbellire) → beligo (cosmetico)
  • eksplodi (esplodere) → eksplodigi (far esplodere) → eksplodigilo (detonatore, innesco)
  • blinda (cieco/a) → blindulo (un cieco) → blindulejo (istituto per ciechi)
  • ridi (ridere) → ridinda (ridicolo/a) → ridindigi (ridicolizzare)
  • lerni (imparare) → lernejo (scuola) → lernejestro (direttore) → lernejestrino (direttrice)
  • sana (sano) → malsana (malato) → malsanulo (il malato, persona) → malsanulejo (ospedale)

Esercizi sugli affissi.