Luoghi comuni da sfatare/Animali capitolo 1
Gli elefanti hanno paura dei topi?
[modifica | modifica sorgente]Se un topo incontrasse un elefante sarebbe il topo a darsela a gambe, sempre che l’elefante gliene lasci il tempo, perché potrebbe decidere di schiacciarlo con una zampa. La diceria secondo la quale i pachidermi temono gli animali più piccoli di loro è forse nata prendendo spunto da una battaglia svoltasi tra i romani e Pirro, il quale, pur essendo dotato di questi giganteschi animali, dovette soccombere a causa di un trucco dei romani che spedirono adddosso agli elefanti dei maialini coperti di pece alla quale diedero fuoco. Gli elefanti, spaventati dal fuoco e non dai maiali, se la filarono.
Gli elefanti vanno a morire in un loro cimitero?
[modifica | modifica sorgente]Gli elefanti di solito muoiono dove si trovano, magari durante una delle loro camminate che li porta a coprire distanze molto elevate. È possibile trovare vari animali morti tutti insieme in quei luoghi dove gli elefanti vecchi, che hanno difficoltà di masticazione, trovano alberi con foglie più tenere.
L’elefante femmina non ha le zanne?
[modifica | modifica sorgente]Esistono due specie di elefanti: quelli africani e quelli indiani. Quelli africani, sia maschi che femmine hanno le zanne. Tra quelli indiani effettivamente le femmine non le hanno.
Il cane che abbaia non morde?
[modifica | modifica sorgente]In genere il latrato è l’ultimo avvertimento prima che il cane attacchi. E’ vero che spesso dopo una furiosa abbaiata, capita che al momento buono il cane se la batta, ma non bisogna mai fidarsi del fatto che abbai o meno, e nemmeno delle sue dimensioni.
Il cavallo è da sempre usato dagli indiani?
[modifica | modifica sorgente]No. Furono gli spagnoli a portare il cavallo in America. Poi furono effettivamente gli indiani, soprattutto quelli delle praterie, ad avviare lo sfruttamento e l’allevamento dell’animale. Prima andavano a piedi.
Lo scoiattolo accumula provviste abbondanti per gli inverni più duri?
[modifica | modifica sorgente]Purtroppo (per loro) questi animali non sanno prevedere il tempo, e perciò il fatto che la loro dispensa sia più o meno piena, dipende semplicemente da quello che trovano di stagione in stagione. Se gli alberi hanno prodotto molto faranno molto raccolto, viceversa dovranno faticare di più a procacciare cibo.
Le iene mangiano le carogne avanzate dagli altri animali?
[modifica | modifica sorgente]Le iene sono viste come animali vigliacchi e profittatori, che si servono di quanto animali più abili di loro, come i leoni, avanzano. In realtà le iene mangiano ciò che trovano, compresa frutta e uova. E non hanno problemi a cacciare personalmente. La famigerata Iena Ridens, anzi, preferisce mangiare ciò che riesce a catturare da sé, attaccando anche prede molto più grandi di lei come le zebre. Se a volte stanno intorno ai leoni digrignando i denti, non è perché aspettano che il leone si allontani, ma perché se lo attaccassero per impadronirsi della preda avrebbero la peggio.
Tagliando un lombrico se ne ottengono due nuovi?
[modifica | modifica sorgente]In realtà solo la metà che contiene il segmento cefalico riesce a rigenerare la “coda” e ciò non sempre, perché dipende da quanto verme è stato tagliato. Se il taglio è avvenuto troppo vicino alla testa, niente da fare. In genere la parte posteriore non riesce a generare una nuova “testa”.
Il lupo ulula alla luna?
[modifica | modifica sorgente]A parte il fatto che il lupo ulula anche di giorno, di notte lo fa sia che ci sia la luna sia che faccia buio pesto. L’ululato può essere simbolo di coesione, o al contrario un avvertimento che quel determinato territorio è già occupato.
Il canto della civetta è presagio di disgrazie?
[modifica | modifica sorgente]Ci fu un tempo in cui l’illuminazione elettrica non c’era e le notti erano veramente buie, e gli uomini andavano a letto molto presto. Ma al capezzale degli ammalati gravi ardevano per tutta la notte molte candele. Inevitabilmente questa luce attirava falene e farfalle e di conseguenza anche le civette che venivano a nutrirsi di questi animaletti. Se le civette facevano risuonare il loro acuto verso e nei giorni successivi l’ammalto moriva, ecco che si dava la colpa al povero volatile. Oggi possiamo stare tranquilli, non c’è niente da temere dal loro canto.
La pantera è più feroce del leopardo?
[modifica | modifica sorgente]Chiariamo subito la questione: la pantera nera e il leopardo sono la stessa specie, e perciò presentano lo stesso grado di aggressività. Il manto nero della pantera è dovuto a una variazione genetica della melanina, una sostanza scura che protegge la pelle dai raggi UV (la stessa che ci fa abbronzare), la quale viene prodotta in eccesso e "colora" la normale pelliccia gialla a macchie nere del leopardo completamente di nero. Comunque il comportamento dei due felini è assolutamente il medesimo; forse la pantera incute più timore perché, grazie alla pelliccia, si mimetizza perfettamente nelle tenebre della notte (il momento in cui va a caccia).
Il cane alsaziano e il pastore tedesco sono due razze differenti?
[modifica | modifica sorgente]Per quanto il nome indichi due regioni geografiche diverse, sono entrambi nomi che indicano la stessa razza: quella che oggi è sempre più spesso chiamata (giustamente, poiché è stata creata in Germania) pastore tedesco. Il nome di cane alsaziano venne creato dagli inglesi e dai francesi che, per evitare di attribuire la nascita di una razza canina così utile e straordinaria ai loro peggiori nemici (i tedeschi appunto), la nominarono con il nome di una terra abbastanza vicina (l'Alsazia si trova al confine tra la Germania e la Francia).