Luoghi comuni da sfatare/Animali capitolo 3
Solo i cervidi maschi hanno le corna?
[modifica | modifica sorgente]No, anche se in realtà esiste un’unica eccezione: la renna. Maschi e femmine di questa specie hanno entrambi le corna, anche se si possono trovare femmine che ne sono prive. Le femmine con le corna hanno poi un vantaggio sui maschi, i quali le perdono prima. Le femmine le mantengono più a lungo facilitandosi la ricerca di cibo dopo la nascita dei piccoli.
La giraffa ha più vertebre cervicali di tutti i mammiferi?
[modifica | modifica sorgente]Negli altri animali più il collo è lungo più vertebre ci sono, ma i mammiferi ( tranne che in pochi casi ) hanno solo 7 vertebre cervicali, dalla talpa alla giraffa passando per l'uomo. Perciò nonostante il collo sia così lungo, la giraffa ha comunque dei limiti, in particolare non raggiungerà mai la sinuosa eleganza del collo del cigno, che di vertebre ne ha molte di più.
Lo struzzo nasconde la testa nella sabbia?
[modifica | modifica sorgente]Potremmo essere portati a credere che ciò accade perché lo struzzo ha paura. In realtà gli struzzi sono veloci e hanno poderose zampe dotate di artigli e quindi in grado di difendersi egregiamente e non hanno nessun motivo di nascondere la testa sotto la sabbia. Se capita di vedere la femmina con la testa appiattita sul terreno ( e non sotto! ), è semplicemente una strategia in difesa della covata. Da quella posizione, col collo tirato in dentro e appiattita sulla nidiata, controlla che l’eventuale pericolo si allontani.
La talpa è cieca?
[modifica | modifica sorgente]Certamente non del tutto. I suoi occhi sono minuscoli e nascosti dalla folta pelliccia, e in queste condizioni riesce appena a distinguere il buio dalla luce. D’altra parte, dato l’ambiente dove vive, gli occhi gli sono di poca utilità, molto più funzionali sono i baffi e il naso.
Al toro non piace il colore rosso?
[modifica | modifica sorgente]E’ credenza, soprattutto per via delle corride, che agitare un drappo rosso davanti al toro lo fa infuriare. Ma si dà il caso che i tori non distinguono i colori, percui non è il colore ma il movimento che lo fa infuriare, soprattutto tormentato com’è al centro dell’arena. Inoltre non sopporta che qualcuno invada il suo territorio, indifferentemente dal colore dei suoi vestiti.
Il koala è un orso?
[modifica | modifica sorgente]Certamente no, anche se il suo nome scientifico significa “orso marsupiale grigio”. E quindi non fa parte del gruppo dei plantigradi, ma di quella dei marsupiali, insomma è un parente del canguro. A differenza degli orsi che sono predatori, il koala è un tranquillo animale che si nutre di eucalipto.
Tutti gli uccelli sanno volare?
[modifica | modifica sorgente]Che ci vuole a riconoscere un uccello? Ha il becco, le piume e soprattutto in caso di pericolo vola via. Ma non per tutti è così. Il pinguino, ad esempio, non vola, perlomeno non in aria. Quelle specie di ali che ha le usa però sott’acqua. Altro uccello che non vola è lo struzzo, con tutti i suoi parenti ( emù, nandù, ecc… ). Il kiwi, famoso simbolo neozelandese, quel poco di accenno alare che ha, lo ha ben nascosto sotto le piume. Purtroppo l’incapacità a volare ha messo questi animali in pericolo, dopo che l’uomo ha contaminato l’ambiente dove vivevano senza pericoli. In questo senso è tristemente famoso il dodo, del quale non ci è rimasto nulla, se non qualche bizzarra immagine.
Il dromedario ha due gobbe?
[modifica | modifica sorgente]Si è sempre fatto un po’ di confusione, al riguardo, e perciò chiariamo che quello che ha due gobbe è il cammello, il dromedario ne ha una soltanto. Non è poi ancora chiaro se si tratti di due razze distinte, soprattutto tenendo conto che un cammello può accoppiarsi con una dromedaria e viceversa. E i piccoli che nascono da queste relazioni sono fertili. E la gobba? Ne hanno una e mezza? Certo che no, ne hanno una sola ma molto pronunciata.
La forbicina si infila nelle orecchie degli umani?
[modifica | modifica sorgente]Questa credenza deriva probabilmente dalla traduzione tedesca del nome: forbicina = verme degli orecchi. Quattro parole, due errori. Anzitutto le forbicine non sono vermi bensì insetti, e poi non amano per niente infilarsi nelle orecchie degli uomini. Certo per loro natura hanno un debole per le fessure e i buchi scuri, e perciò non si può escludere che si possano infilare nell’orecchio di un pacifico addormentato. Ma ne uscirebbero subito perché lì dentro non troverebbero ciò che vanno cercando, e cioè afidi di cui nutrirsi o un compagno con cui accoppiarsi.
Il piranha divora gli uomini?
[modifica | modifica sorgente]Che il piranha sia pericoloso e vorace è certo, ma è altrettanto certo che preferisce di gran lunga il pesce agli uomini. Perciò possiamo tranquillamente immergerci nei fiumi delle foreste vergini e attraversarli senza problemi. Diverso è il discorso se questi pesci rimangono prigionieri in corsi d’acqua che per la siccità si vanno prosciugando. La fame li rende molto aggressivi e allora mangiano tutto ciò che capita a tiro, uomo compreso. In realtà però non è mai stato certificato al di là di ogni dubbio che un uomo sia morto divorato dai piranha.
Il leone è il "re della savana"?
[modifica | modifica sorgente]Da sempre l'uomo ha attribuito al leone il titolo di re: la forza, il coraggio e la magnifica criniera del felino gli donano effettivamente una certa aurea "regale". In realtà, nell'assolata savana africana, non sono certamente i leoni a dettare legge; anzi, spesso sono costretti a darsela a gambe davanti ai pachidermi (elefanti, rinoceronti e ippopotami) che si dimostrino irritati. È però vero che il leone è il più grande e forte dei carnivori mammiferi africani, i quali molto raramente riescono a tenergli testa nelle dispute per il cibo e il territorio.
Il lupo è il nemico giurato delle greggi e una terribile minaccia per l'uomo?
[modifica | modifica sorgente]Tale diceria risale al Medioevo, quando i lupi erano molto più abbondanti e le greggi molto meno numerose: perciò, bastava una sola razzia da parte dei lupi per mandare in rovina un'intera famiglia; per di più, la gente era spesso costretta ad attraversate da piedi grandi foreste, aumentando di gran lunga la possibilità di essere sorpresi, uccisi e divorati da questi animali che all'epoca, non essendo ancora stati perseguitati, non dimostravano timore verso l'uomo. Oggigiorno i tempi sono cambiati e non c'è più bisogno di temere il lupo come una volta: basti pensare che, mediamente, ogni anno in Italia i lupi uccidono circa solo un centinaio di pecore. E poi adesso i lupi, dopo un'intensissima caccia da parte dell'uomo durata diversi secoli, hanno una gran paura di esso e se ne stanno a debita distanza. Ciononostante, è bene comunque non disturbare né provocare un lupo, poiché è lo stesso in grado di uccidere un uomo.