Gli dèi della Grecia/Le Ninfe
Le Ninfe (greco antico: Νύμφη Nymphē, lett. "fanciulle" o "spose") sono delle dee della religione greca[1]; potenze divine dei boschi, dei monti, delle acque e delle sorgenti, degli alberi, ma anche delle regioni o delle città o degli stati. Esseri quindi immortali anche se in epoca tarda a volte considerate come mortali, e comunque dalla vita longeva[2].
La natura delle Ninfe corrisponde all'ambito della potenza divina dell'Αἰδώς (Pudore), dunque alla riservatezza e allo stupore di fronte a ciò che è immacolato e quindi silenzioso. Compagne della dea Artemide, essa stessa appellata come Αἰδώς[3], sono caratterizzate, come la dea, dalla bellezza[4].
Quando il dio Pan suona il flauto divino, echeggiando l'armonia del silenzio primordiale, le Ninfe muovono passi di danza, vagando sui monti e cantando in modo melodioso[5].
Le Ninfe sono le potenze di un fiume oppure di un mare o di un lago[6] e anche quando la loro potenza divina risiede sulla terra, il loro collegamento con l'acqua resta fondante:
Note
[modifica | modifica sorgente]- ↑ «Le Ninfe sono dee e da sempre vengono designate con questo epiteto.» (Walter F. Otto, Le Muse e l'origine divina della parola e del canto. Roma, Fazi Editore, 2005, p.20). Cfr. anche Iliade XX, 4 e sgg. quando partecipano all'adunanza generale degli dèi convocata da Zeus.
- ↑ Cfr. Walter F. Otto, Le Muse e l'origine divina della parola e del canto. Roma, Fazi Editore, 2005, p.20
- ↑ Coppa di Tytos, Furtwängler-Reichold tav. 122.
- ↑ Odissea VI, 108.
- ↑ Kypr. fr. 4 K.
- ↑ Scolio ad Apollonio Rodio IV, 1411 da Mnasimachos di Phaselis.