Supercomputer/Cray-2

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Indice del libro
Il Cray-2. Dentro il cilindro si trovano le CPU e il liquido di raffreddamento. A lato gli hard disk
Dettaglio del lato superiore del Cray-2
All'interno del Cray-2

Il Cray-2 è un supercomputer vettoriale sviluppato dalla Cray Research nel 1985. Quando venne presentato era la macchina più veloce del pianeta e rimpiazzava il precedente Cray X-MP. Il computer venne superato dall'ETA10-G nel 1990.

Dopo la presentazione del fortunato Cray-1 Seymour Cray iniziò immediatamente a sviluppare il suo successore. Nel 1979 Cray decise di abbandonare il suo precedente lavoro alla CDC dato lo scarso supporto che questa forniva al suo lavoro. Cray fondò con altri componenti della sua squadra la Cray Research. Inizialmente i laboratori erano posizionati a Chippewa Falls, vicino agli uffici della CDC ma in seguito si spostarono nel nuovo quartiere generale a Boulder. Nei nuovi laboratori iniziarono lo sviluppo della generazione successiva di macchine. I laboratori vennero chiusi una decida di anni dopo quando venne inaugura la nuova sede a Colorado Springs.

Cray per incrementare la velocità della macchina lavoro su più soluzioni in contemporanea. Più unità funzionali nello stesso sistema per ottenere un elevato parallelismo, contenitori di ridotte dimensioni per ridurre le latenze di collegamento e componenti veloci per innalzare la velocità di clock. Un esempio classico è il CDC 8600 che include quattro macchine tipo CDC 7600 in una sola macchina cilindrica di 1 x 1 metro funzionante a 125 Megaherz (8 nanosecondi). Sfortunatamente una simile densità e un ciclo di clock così elevato porta anche degli inconvenienti. Un singolo malfunzionamento comprometteva l'intera macchina

Una soluzione di questo problema era l'integrazione dei singoli circuiti in circuiti integrati. Ogni circuito integrato contiene una serie di moduli predisegnati che vengono opportunamente programmati per funzionare. Questo permette una produzione in serie che abbassa i costi e ne innalza l'affidabilità infatti i chip vengono testati singolarmente prima della vendita. L'8600 era progettato con l'utilizzo di tecnologia basata su MOSFET, una tecnologia semplice ma che non forniva la velocità richiesta da Cray. Innovazioni avvenute nella seconda metà degli anni 70 permisero a Cray di utilizzare una nuova tecnologia costruttiva dei circuiti integrati che innalzò la velocità fino a 80 Megaherz (12.5 nanosecondo) del Cray-1. Infatti il Cray-1 era molto più veloce del 8600 dato che integrava molta più logica funzionante a frequenza maggiore.

Sebbene lo sviluppo tecnologico continuava a incrementare integrazione dei chip la loro dimensione fisica era invece limitata da problemi di natura meccanica. Comunque i rapidi incrementi dell'elettronica consentì un rapido incremento della complessistà dei microprocessori. Questi miglioramenti tecnologici furono molto apprezzati da Cray dato che questo puntava a migliorare di 10 volte le prestazioni della machina rispetto al precedente Cray-1. Nel Cray-2 quindi si decise di seguire un approccio simile al CDC 8600 infatti la macchina fu progettata con una velocità doppia del precedente e con un elevato numero di unità elementari.