Bivona/Monte delle Rose
Il Monte delle Rose fa parte della catena montuosa dei Monti Sicani, ed è situato al confine delle province di Agrigento e Palermo, nei territori di Bivona (AG) e Palazzo Adriano (PA).
Con i suoi 1.436 m è tra le cime più elevate della catena dei Monti Sicani. Il Monte delle Rose si trova al confine della riserva naturale della valle del Sosio, e si eleva in una zona in cui la natura è incontaminata e poco antropizzata. Fu citato da Aristotele e da Plinio il Vecchio e nell'antichità era famosa per le sue virtuose erbe spontanee, oggetto di studi per molti botanici. Della Montagna delle Rose era signore il nobile Sinibaldo, padre di santa Rosalia. Si pensa che il nome derivi dall'arabo ras, che vuol dire "cima"; tuttavia l'ipotesi più probabile è che il nome derivi dal fiore, e più precisamente dalle rose peonie, che fioriscono a febbraio, senza spine, e crescono soprattutto su questa montagna; si narra che le rose siano cresciute al passaggio della santa vergine palermitana. Le peonie sono bianche, gialle, rosee e rosse vermiglio. La rimanente sezione floristica del comprensorio del Monte delle Rose è composta da giacinti, agrifogli, lavagelli, primule, pungitopi, biancospini, vitalba, anemoni e diverse specie di orchidee. Numerose sono anche le erbe aromatiche, come origano, ruta, aneto, salvia, cumino, issopo, malva, menta, melissa, timo e nepetella. La fauna è composta in gran parte da uccelli migratori, come l'upupa, da falchi pellegrini, da lepri, istrici, martore e gatti selvatici. Ad alta quota, in territorio bivonese, e precisamente sul Piano della Fiera, si trova una croce presso cui gli arbëreshë di Palazzo Adriano sono soliti recarsi ogni 1 agosto per intonare il canto dei loro avi O e bukurà Morè, "O bella Morea", rivolto all'Albania, loro terra natia. In prossimità della cima, nel territorio agrigentino di Bivona, è posta una stazione ripetitrice, comunemente e impropriamente definita "palla meteorologica".
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