I caduti di Cornate d'Adda/Crippa Erminio Fortunato
Biografia
[modifica | modifica sorgente]Crippa Erminio Fortunato, residente a Cornate d'Adda, in provincia di Milano, nasce il 31 Agosto 1894, alle ore antimeridiane 11:01 nella casa comunale; viene dichiarata la nascita alle ore 15:15, del giorno 31 dello scorso mese, nella casa posta a Villa Paradiso, al numero 107. Convive con Trapanelli Annunciata, sua madre e Crippa Angelo, suo padre.
Entra in guerra il 15 Marzo 1916, (classe di leva 1894) incorporato nel 2^ Reggimento Bombardiere. Il 10 Agosto 1916 in seguito allo scoppio di una riservetta a bombe causata da una granata di grosso calibro nemica, sul Carso, viene disperso; si deduce che la morte sia avvenuta il 10 Agosto 1916, anche se il 15 Marzo 1917 è ancora dichiarato irreperibile.
Informazioni circa le condizioni del militare
[modifica | modifica sorgente]Il militare defunto era celibe e primogenito dei 5 figli rimasti ed era anche un appoggio morale, invalido al lavoro per ernia inguinale, sembra dar segno di squilibrio mentale in seguito a certi giorni sanguinosi.
Notizie circa la circostanza della quale sorge titolo al sussidio
[modifica | modifica sorgente]Se morto: autorità che inviò la partecipazione di morte 2^ reggimento bombardiere, data della partecipazione 23 Dicembre 1916; N°503 di protocollo.
Le lettere
[modifica | modifica sorgente]Comunicazione del secondo Raggruppamento Bombardieri al municipio di Cornate
[modifica | modifica sorgente]Crippa Erminio di questa batteria è disperso dal 10/08/1916. Per norma si comunica che la massima esperienza può essere concepita circa la vita del soldato Crippa che è certamente decesso. Suddetto militare fu dichiarato disperso anzi che morto, soltanto perché del suo corpo non è stata più ritrovata alcuna traccia quindi non si sono potuti compilare né il verbale né l'atto di morte. Si informa ancora che per quanto riguarda le notizie di tutti i militari Lombardiesi, l'Amministrazione Comunale dovrà rivolgersi al Comando.
Richiesta di informazioni (25 Febbraio 1917)
[modifica | modifica sorgente]Il Ministero della Guerra, divisione matricole, sezione II, con foglio 21 febbraio c.a. richiede a questo comando il modello 59 del militare Crippa Erminio, di Angelo, della classe 1894, affermando essere disperso in guerra, e invita a trasmetterne una copia del suddetto modello 59. Siccome da ricerche svolte non si è potuto rintracciare il militare suddetto, tanto nella classe 1894, come pure nelle classi 93 e 95 ( I, II e III categoria), si prega codesto ufficio di verificare se sono errati i dati del Ministero e con cortese sollecitazione precisare a quale classe effettivamente appartiene il militare suddetto.[1]
Lettera
[modifica | modifica sorgente]Le lettere contenute in questa sezione sono state realizzate dagli studenti dell'Istituto Comprensivo "Dante Alighieri" di Cornate d'Adda (MB) nell'ambito di un progetto di scrittura creativa. Esse, quindi, non sono documenti ufficiali dei soldati descritti nella sezione biografica. |
Monfalcone del Carso 18 Novembre 1915
Cari mamma e papà, siamo sul Carso e la nostra condizione è peggiorata notevolmente. Abbiamo perso parecchie persone del nostro battaglione e siamo sempre più stanchi e affamati. Noi sappiamo già che la nostra vita non durerà ancora molto; parecchi di noi sono feriti gravemente e sono ricoverati nei piccoli ospedali da campo dove ci sono delle crocerossine che si occupano di loro. Le battaglie sono molto difficili e la maggior parte di noi ci rimette la vita perché il nostro equipaggiamento è pesante e spesso si fa fatica a camminare. le trappole, come le tagliole o le bocche di lupo, sono posizionate sul terreno dai nemici per impedirci il passaggio e procurarci gravi lesioni alle gambe e, soprattutto, per i nostri compagni morti che intralciano il passaggio. Alcuni di noi si sparano agli arti o si procurano ferite per essere rimandati a casa in congedo e per non continuare la guerra. Stiamo soffrendo molto e spero che tutto ciò finisca presto perché voi mi mancate e perché è difficile continuare a vivere in queste condizioni. Il cibo è scarso e siamo costretti a usare i nostri elmettu come gavete e alcune volte siamo costretti a dormire nelle trincee accanto ai nostri compagni morti. Voi come state e come stanno i miei quattro fratelli? Come procede il raccolto, avete fatto dei progressi in questi ultimi mesi? Spero che stiate tutti bene, rispondetemi presto perché non so se riuscirò a sopravvivere ancora a lungo visto che qui, sul Carso, i bombardamenti stanno aumentando. Con affetto!
Erminio Crippa
Note
[modifica | modifica sorgente]- ↑ Informazioni ricavate dai documenti contenuti negli archivi parrocchiali e del comune di Cornate d'Adda.