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Lo swahili è una lingua africana appartenente al gruppo delle lingue bantu. È lingua ufficiale del Kenya, della Tanzania, dell'Uganda e dell'Unione Africana, ma è parlata come seconda o terza lingua da almeno 50 milioni di persone distribuite soprattutto in Africa centrale e orientale. Una conoscenza di base dello swahili può rivelarsi utile se ci si trova a viaggiare in paesi come Tanzania, Kenya, Uganda, Ruanda, Burundi, Congo, Somalia, Comore, Mozambico, Malawi e nell'Oman. La grande diffusione dello swahili è dovuta alle sue origini storiche: lo swahili nacque nei grandi porti dell'Africa orientale medioevale, che erano snodi di una vasta ed estremamente attiva rete commerciale. I mercanti swahili battevano le coste dell'Africa, solcavano le acque dell'oceano, e penetravano anche nell'entroterra in cerca di prodotti da rivendere in Asia, e così facendo contribuivano alla diffusione della loro lingua.
Pur essendo una lingua con una struttura grammaticale completamente diversa da quella delle lingue europee, lo swahili non è inaccessibile per un italiano. Innanzitutto, si tratta una lingua dotata di un numero relativamente ristretto di regole, e che si presta a un uso semplificato e tuttavia comprensibile e corretto. In secondo luogo, molte parole dello swahili moderno derivano da altre lingue più familiari, come l'inglese, il portoghese o il tedesco (altre correlazioni ci sono con l'arabo e il persiano). Infine, la pronuncia dello swahili scritto è straordinariamente facile da apprendere, poiché la maggior parte dei suoni sono simili a quelli dell'italiano e si scrivono anche nello stesso modo (potrebbe aver giovato il fatto nel comitato che standardizzò lo swahili negli anni '30 c'erano italiani come il missionario comboniano Merlo Pick).
Questo libro è organizzato secondo una doppia struttura. I capitoli del testo principale sono organizzati secondo un ordine funzionale alla comprensione graduale della lingua; ciascuno di essi introduce alcuni elementi di grammatica e un po' di lessico, concentrandosi tipicamente su un determinato tema o contesto. Le appendici invece descrivono la grammatica in modo sistematico, e sono più intese come strumenti di riferimento che come mezzi di apprendimento. Sia i capitoli che le appendici sono dotati di sezioni di esercizi.
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[modifica | modifica sorgente]- Wikipedia contiene una voce riguardante lo swahili
- Wikizionario contiene parole in «swahili»
Capitolo 1: Pronuncia
[modifica | modifica sorgente]Obiettivi
[modifica | modifica sorgente]In questo capitolo si introduce l'alfabeto swahili, la pronuncia generale delle lettere e di alcune speciali combinazioni di lettere, e le regole generali dell'accentazione delle parole. Il capitolo presenta tutte le informazioni necessarie per pronunciare in modo corretto un testo swahili letto ad alta voce.
Alfabeto e pronuncia
[modifica | modifica sorgente]In epoca precoloniale, i testi swahili erano scritti usando l'alfabeto arabo. Lo standard moderno dello swahili invece usa l'alfabeto latino. La pronuncia delle singole lettere è quasi sempre molto simile, o identica, a quella della italiana. L'alfabeto utilizzato nello swahili coincide con quello inglese, escluse le lettere x e q. La lettera c compare sono nella combinazione ch.[1]
Vocali
[modifica | modifica sorgente]Vocale | Suono (approssimativo) |
a | come in italiano |
e | come nell'italiano "terra" |
i | come in italiano |
o | come nell'italiano gioco |
u | come in italiano |
Consonanti
[modifica | modifica sorgente]Consonante | Suono (approssimativo) |
b | come in italiano |
d | come in italiano |
f | come in italiano |
g | come nell'italiano gatto |
h | come nell'inglese hat |
j | come la g nell'italiano gioco |
k | come la c nell'italiano cosa |
l | come in italiano |
m | come in italiano |
n | come in italiano |
p | come in italiano |
r | come in italiano |
s | come nell'italiano sella |
t | come in italiano |
v | come in italiano |
w | come nell'inglese week |
y | come nell'inglese yes |
z | come la s nell'italiano asola |
Combinazioni di lettere con fonetica speciale
[modifica | modifica sorgente]Combinazione | Suono (approssimativo) |
ch | come la c nell'italiano ciao |
dh | come il th nell'inglese either |
gh | simile alla r francese |
kh | simile a ch nel tedesco Bach |
ng' | come nell'inglese sing |
ny | come nell'inglese canyon |
sh | come sc in scienza |
th | come nell'inglese think |
Accenti
[modifica | modifica sorgente]Le parole swahili sono quasi tutte piane, cioè l'accento cade sempre sulla penultima sillaba. In genere, questo implica che sia accentata la penultima vocale della parola.
- Esempi
Parola | Significato | Pronuncia |
baba | padre | bàba |
vizuri | bene | visùri |
kupenda | amare | cupènda |
kufundisha | insegnare | cufundìscia Nota: l'ultima i della traslitterazione italiana va intesa come i breve, semiconsonante. Il suono scia è simile a sha di shampoo. |
nyumba | casa | niùmba |
kiswahili | swahili | chisuahìli Nota: la seconda h nella traslitterazione italiana denota un suono aspirato, come nell'inglese ham. |
La lettera m, se anteposta a un'altra consonante diversa da w, viene enfatizzata e dà luogo a una sillaba, che eventualmente può ricevere l'accento. Lo stesso si può dire per la n se anteposta a una consonante diversa da y (con l'eccezione della combinazione speciale ng', in cui la n non viene mai enfatizzata).
- Esempi
Parola | Significato | Pronuncia |
mbwa | cane | m-mbua |
mpya | nuovo | m-mpia Nota: la y non è una vocale, ma una semiconsonante; nella traslitterazione italiana va intesa come una i breve, come in piano. |
nne | quattro | n-ne |
Capitolo 2
[modifica | modifica sorgente]Obiettivi
[modifica | modifica sorgente]Questo capitolo introduce un frasario elementare di swahili, incluse le principali formule di saluto e di cortesia. Vengono inoltre introdotti i pronomi personali, i sostantivi della classe m/wa, e le regole di base della costruzione dei verbi al tempo presente.
Formule di saluto
[modifica | modifica sorgente]Lo swahili ha una vasta gamma di formule di saluto. Le più comuni sono quelle derivate da jambo e dalla parola habari, che si possono far corrispondere grosso modo alle formule italiane ciao e come va?
Jambo
[modifica | modifica sorgente]- Saluti
Espressione | Significato | Note |
Jambo | ciao | Questa forma di saluto è molto in uso soprattutto nel linguaggio turistico (swahili semplificato), e corrisponde nell'uso all'italiano "ciao". Nello swahili corretto, jambo viene declinato secondo la persona o le persone a cui è riferito, come descritto nelle prossime righe. |
Hujambo | ciao/come stai | Come le altre declinazioni di jambo, questa formula ha il significato letterale di non hai problemi? |
Hamjambo | ciao (rivolto a più persone)/come state? | Letteralmente non avete problemi? |
Hawajambo | stanno bene? | Formula di cortesia con cui ci si informa su terze persone; per esempio in Baba na mama hawajambo? (papà e mamma stanno bene?) |
- Risposte al saluto
Espressione | Significato | Note |
Sijambo | ciao/sto bene | Letteralmente non ho problemi; in risposta a hujambo. |
Hatujambo | ciao (risposta ad hamjambo)/stiamo bene | Letteralmente non abbiamo problemi |
Hawajambo | stanno bene (risposta ad hawajambo) | La stessa frase del saluto, ma con intonazione affermativa (hawajambo!, "stanno bene"!) |
Habari
[modifica | modifica sorgente]La parola habari ha il significato letterale di "novità?", ma ha un ruolo nella conversazione paragonabile al nostro "come va?". Come il corrispettivo italiano, può essere usata in una infinita quantità di varianti a seconda del contesto (si pensi alle forme come "come va sul lavoro?" "come va a scuola?" "come va la vacanza?", ecc.) Di seguito se ne presentano alcune più comuni.
- Saluto
Espressione | Significato | Note |
Habari? | come va? | Questa è una abbreviazione di habari gani, vedi sotto |
Habari gani? | come va? (lett.: che novità?) | La traduzione di habari come "novità" è approssimativa; si potrebbe anche dire "che fatti?", cioè come stanno andando le cose. |
Habari za asubuhi? | come va questa mattina? (lett.: novità del mattino?) | |
Habari za mchana? | come va questo pomeriggio? (lett.: novità del pomeriggio?) | |
Habari za safari? | come va il viaggio? (lett.: novità del viaggio?) | |
Habari za nyumba? | come va a casa? (lett.: novità della casa?) | |
Habari za kazi? | come va il lavoro? (lett.: novità del lavoro?) | |
Habari za shule? | come va la scuola? (lett.: novità della scuola?) |
- Risposte al saluto
Espressione | Significato | Note |
Nzuri! | bene | Letteralmente: "buono", cioè le cose sono buone. |
Nzuri sana! | molto bene | |
Salama! | tutto a posto (lett. "in pace") |
Altre formule legate ai saluti
[modifica | modifica sorgente]Espressione | Significato | Note |
Na wewe? | e tu? | Utilizzabile insieme alle risposte ai saluti: sijambo! Na wewe? |
Na wewe je? | e tu? (variante) | je è una particella che viene usata per dare esplicitamente significato di domanda a una frase; l'intonazione interrogativa è comunque sufficiente (lo swahili, a differenza per esempio dell'inglese, non ha una costruzione della frase differente per le forme affermative e interrogative). |
Tutaonana | Arrivederci (lett. "ci rivedremo") | Può essere abbinata a una indicazione temporale specifica, per esempio tutaonana jumatatu!, "ci vediamo lunedì!" |
Kwaheri | arrivederci/addio | |
Nimefurahi kukuona | piacere di conoscerti (lett. "sono felice di vederti") |
Divertirsi con lo swahili
[modifica | modifica sorgente]Conosci la celebre canzone Jambo Bwana? Prova ad ascoltarla; le prime strofe dovrebbero dirti qualcosa!
Pronomi personali
[modifica | modifica sorgente]La seguente tabella elenca i pronomi personali dello swahili. Vengono usati indifferentemente come soggetto o come predicato.
Pronome | Significato |
mimi | io/me |
wewe | tu/te |
yeye | egli/ella, lui/lei |
sisi | noi |
nyinyi | voi |
wao | essi |
Verbo essere
[modifica | modifica sorgente]Presente indicativo
[modifica | modifica sorgente]Il verbo essere al presente indicativo, in swahili, è estremamente semplice, in quanto non viene declinato in funzione della persona: è sempre ni. Si noti che alcuni significati del verbo essere in italiano, in particolare quello di trovarsi (in un certo luogo), sono resi in swahili con altri verbi più specifici. In generale, in swahili, l'uso del pronome personale (o comunque di un soggetto esplicito) prima del verbo è possibile ma non obbligatorio; nel caso di verbi che non si declinano, come il verbo essere, la sua presenza è ovviamente quasi sempre preferibile.
Swahili | Italiano |
mimi ni | io sono |
wewe ni | tu sei |
yeye ni | egli/ella è |
sisi ni | noi siamo |
nyinyi ni | voi siete |
wao ni | essi sono |
Indicativo presente negato
[modifica | modifica sorgente]In swahili, per negare il significato di un verbo, si applica una particolare declinazione. In altre parole, in swahili non esiste il corrispondente della particella italiana "non": piuttosto, il verbo assume una forma differente. Questo è vero anche per il verbo essere al presente, che inoltre, come la forma positiva, è semplice e non si declina: è sempre si.
Swahili | Italiano |
mimi si | io non sono |
wewe si | tu non sei |
yeye si | egli/ella non è |
sisi si | noi non siamo |
nyinyi si | voi non siete |
wao si | essi non sono |
Infinito
[modifica | modifica sorgente]In genere, la forma all'infinito di un verbo contiene una radice che si ritrova anche nelle sue declinazioni, preceduta dal prefisso ku- che è proprio dell'infinito. Il verbo essere ha come radice wa, anche se questo non emerge da quanto visto nelle sezioni precedenti. Conoscere la radice del verbo essere è comunque importante per poterlo declinare nei tempi e nei modi diversi dall'indicativo presente, come vedremo più avanti.
Swahili | Italiano |
kuwa | essere |
Classi di sostantivi
[modifica | modifica sorgente]In swahili, i sostantivi sono organizzati in un sistema di classi, simili ai generi dell'italiano (maschile/femminile); tuttavia, la classificazione non avviene sulla base del sesso ma di altre considerazioni. La classe di un sostantivo determina numerosi elementi della frase: il modo in cui il singolare differisce dal plurale, il modo in cui gli aggettivi vengono fatti concordare al sostantivo, la forma che i verbi alla terza persona assumono per concordare con il sostantivo che fa da soggetto, e altro.
La classe m/wa
[modifica | modifica sorgente]La classe m/wa include la maggior parte dei sostantivi che si riferiscono a esseri animati, siano essi persone o animali. Prende il nome dal fatto che , in generale, la forma singolare e plurale dei sostantivi di classe m/wa si ottengono anteponendo il prefisso m- o wa-, rispettivamente, a una radice del sostantivo. Nel caso dei sostantivi la cui radice inizia per wa (es. -walimu, -wanafunzi), nel plurale non viene aggiunto il prefisso.
Esempi
[modifica | modifica sorgente]Ecco una tabella con alcuni esempi. Si ricordi che lo swahili non distingue le forme femminili da quelle maschili; per esempio, mwalimu può significare sia "maestro" che "maestra". Ovviamente alcune parole, come mke ("donna") in italiano corrispondono solo a un genere (in questo caso il femminile), per via del loro significato. Nella seguente tabella (e in seguito in questo libro) daremo le traduzioni italiane al maschile, ma ricorda che la maggior parte dei sostantivi può anche riferirsi a persone (o animali!) di sesso femminile.
Singolare | Plurale | Significato |
mbwa | wawba | cane/i |
mgeni | wageni | straniero/i, ospite/i |
mke | wake | donna/e |
mmarekani | wamarekani | americano/i |
mswahili | waswahili | persona/e del popolo swahili |
mtoto | watoto | bambino/i |
mtu | watu | uomo/uomini |
mwalimu | walimu | maestro/i |
mwanafunzi | wanafunzi | studente/i |
mzee | wazee | anziano/i |
Dimostrativi
[modifica | modifica sorgente]La seguente tabella elenca la forma che gli aggettivi dimostrativi assumono se riferiti a sostantivi nella classe m/wa. Anche in questo caso ricorda, anche se ciò non appare nella tabella, che gli stessi dimostrativi si usano per quello che in italiano sarebbe il femminile, che come abbiamo detto non esiste in swahili.
Singolare | Plurale | Significato |
huyu | hawa | questo/i |
yule | wale | quel/quegli |
Possessivi
[modifica | modifica sorgente]La seguente tabella elenca la forma che gli aggettivi possessivi assumono se riferiti a sostantivi nella classe m/wa. In generale, i possessivi si ottengono a partire da una radice che è uguale per tutte le classi, a cui si antepone un prefisso che invece dipende dalla classe del sostantivo a cui il dimostrativo si riferisce. In generale, inoltre, questa particella usata come prefisso può essere diversa per i singolari e i plurali, ma questo non è il caso della classe m/wa, che usa in tutte le situazioni la particella iniziale wa-. Nella tabella seguente, se togli il wa- iniziale dai dimostrativi elencati, ottieni la radice (-ngu, -ko, -ke e così via). Per aiutarti a metterla a fuoco (perché la utilizzerai anche per i sostantivi delle altre classi) l'abbiamo sottolineata. Noterai che in alcuni casi il prefisso non è wa ma solo w; la a, infatti, "cade" nei casi in cui la radice inizi per vocale.
Singolare | Plurale | Significato |
wangu | wangu | mio/miei |
wako | wako | tuo/tuoi |
wake | wake | suo/suoi |
wetu | wetu | nostro/nostri |
wenu | wenu | vostro/vostri |
wao | wao | loro |
Presente indicativo dei verbi
[modifica | modifica sorgente]Abbiamo già visto che il presente indicativo del verbo essere, sia nella forma positiva che in quella negata, è molto semplice, ed è uguale per tutte le persone. Si tratta però di un caso particolare; in generale, i verbi al presente indicativo si declinano secondo la persona e il numero, come in italiano. La regola è comunque molto semplice.
Innanzitutto, dato un verbo all'infinito (che è la forma che troverai di solito sui vocabolari), ricorda che esso è composto dal prefisso ku- seguito dalla radice verbale. Per declinare un verbo di cui conosci l'infinito devi innanzitutto ricavare questa radice eliminando il ku- iniziale. Alla radice devi poi aggiungere un prefisso in funzione della persona (prima, seconda, terza, singolare e plurale).
Ecco la tabella dei prefissi da usare:
Prefisso | Significato |
nina- | prima persona singolare presente |
una- | seconda persona singolare presente |
ana- | terza persona singolare presente |
tuna- | prima persona plurale presente |
mna- | seconda persona plurale presente |
wana- | terza persona plurale presente |
Nel memorizzare questa tabella è importante però ricordare che i prefissi delle terze persone (sia singolare che plurale) variano a seconda della classe del sostantivo che fa da soggetto del verbo. In questo capitolo, tutti i sostantivi che tratteremo sono di classe m/wa, e di conseguenza i verbi alla terza persona inizieranno con ana- o con wana- come indicato in tabella; ma questo non sarà vero sempre.
Un'altra considerazione che vale la pena fare in previsione di sviluppi futuri, è che le ultime due lettere dei prefissi che abbiamo indicato, -na-, servono a indicare che il verbo è al presente. Quando studieremo la declinazione dei verbi al passato o al futuro, il na verrà sostituito da un altro "infisso".
Vediamo ora la declinazione completa di un verbo al presente indicativo. Scegliamo il verbo kusoma, "imparare". Come abbiamo detto, il prefisso ku- indica l'infinito, e va eliminato per declinare il presente. Applicando i prefissi della tabella indicata sopra otteniamo:
Swahili | Italiano |
ninasoma | imparo |
unasoma | impari |
anasoma | impara |
tunasoma | impariamo |
mnasoma | imparate |
wanasoma | imparano |
Un armamentario minimo di verbi
[modifica | modifica sorgente]Allo scopo di poter fare esempi ed esercizi, introduciamo ora un po' di verbi di uso comune. Ovviamente, sarà difficile impararli a memoria subito; fai quandi riferimento a questa tabella (o a un buon dizionario di swahili) ogni volta che ne hai bisogno.
Swahili | Italiano |
kuhitaji | aver bisogno |
kuishi | vivere in (un certo posto) |
kukula | mangiare |
kulala | dormire |
kununua | acquistare |
kuona | vedere |
kupenda | amare |
kupika | cucinare |
kupumzika | riposare |
kusafiri | viaggiare |
kusema | parlare |
kusoma | imparare |
kutaka | volere |
kutoka | venire da (un certo posto) |
Esempi
[modifica | modifica sorgente]La seguente tabella presenta alcuni esempi di frase costruite facendo uso delle sole regole di grammatica viste finora. Puoi coprire la colonna di destra con un foglio (o una finestra se stai leggendo questo libro sul computer) e vedere se riesci a tradurre le frasi della colonna sinistra (o viceversa!)
Swahili | Italiano |
mimi ni mwalimu | sono un maestro |
Ali ni mwalimu wangu | Ali è il mio maestro |
yule ni mwanafunzi | quello è uno studente |
hawa ni wanafunzi | questi sono studenti |
wale ni watoto wangu | quelli sono i miei figli (i miei bambini) |
huyu ni mke wangu | questa è mia moglie |
wewe ni mmarekani | tu sei americano |
mwalimu wangu anatoka Tanzania | il mio maestro viene dalla Tanzania |
wamarekani wanatoka Mmarekani | gli americani vengono dall'America |
waswahili wanaishi Afrika ya Mashariki | il popolo swahili vive in Africa orientale |
mgeni anapumzika | lo straniero si riposa |
watoto wanalala salama | i bambini fanno sonni tranquilli |
wanafunzi wanasoma Kiingereza | gli studenti imparano l'inglese |
mini ninasema Kiswahili | io parlo lo Swahili |
wewe unasema Kiingereza? | tu parli inglese? |
wazee wanataka kupumzika | gli anziani vogliono riposare |
watoto wanapenda wanyama | ai bambini piacciono gli animali |
mimi ninapenda kula samaki | mi piace mangiare il pesce |
mke wangu ni mgeni; yeye anatoka Kenya | mia moglie è straniera; viene dal Kenya |
Come avrai notato, in swahili non si usano articoli; pertanto mwalimu può significare "il maestro" o "un maestro", e la differenza di può cogliere solo dal contesto. Inoltre, verbi come kutaka ("volere") o kupenda ("amare") possono reggere frasi subordinate all'infinito, in modo analogo all'italiano, come in ninataka kupumzika ("voglio riposare") o ninapenda kusema kiswahili ("mi piace parlare lo swahili").
Fare domande
[modifica | modifica sorgente]Negli esempi precedenti, avrai notato che per costruire una frase in forma interrogativa non si richiede una speciale costruzione; come in italiano (ma diversamente per esempio dall'inglese), la differenza sta tutta nel "?" finale o, parlando, nell'intonazione. Per rimarcare il fatto che una frase è interrogativa, volendo, puoi anteporre la parola je, che non ha traduzione in italiano (la si potrebbe forse rendere con "oh, ...").
Swahili | Italiano |
je, unasema Kiingereza? | parli l'inglese? |
je, huyu ni mtoto wangu? | questo è tuo figlio? |
je, unahitaji kupumzika? | hai bisogno di riposarti? |
je, unatoka Tanzania? | vieni dalla Tanzania? |
je, huyu ni mwalimu wako? | questo è il tuo maestro? |
je, wewe ni daktari? | sei un dottore? |
je, wale ni wanyama? | quelli sono animali? |
je, huyu ni mke wako? | quella è tua moglie? |
A proposito di domande: ndio significa "si", hapana "no"; e se non sei sicuro della risposta, certe volte può servire inategemea: "dipende". Ecco alcune possibili risposte alle domande di cui sopra:
Swahili (domanda) | Italiano (domanda) | Swahili (risposta) | Italiano (risposta) |
je, unasema Kiingereza? | parli l'inglese? | ndio, ninasema Kiingereza | si, parlo l'inglese |
je, huyu ni mtoto wangu? | questo è tuo figlio? | hapana, yule si mtoto wangu | no, quello non è mio figlio |
je, unahitaji kupumzika? | hai bisogno di riposarti? | ndio, ninahitaji kupumzika | si, ho bisogno di riposarmi |
je, unatoka Tanzania? | vieni dalla Tanzania? | hapana, ninatoka Italia | no, vengo dall'Italia |
je, huyu ni mwalimu wako? | questo è il tuo maestro? | ndio, huyu ni mwalimu wangu | si, questo è il mio maestro |
je, wewe ni daktari? | sei un dottore? | hapana, mimi si daktari | no, non sono dottore |
je, wale ni wanyama? | quelli sono animali? | ndio, wale ni wanyama | si, quelli sono animali |
je, huyu ni mke wako? | quella è tua moglie? | ndio, huyu ni mke wangu | si, questa è mia moglie |