Biblioteche partecipative/Da biblioteca a biblioteca partecipativa
Sempre più numerose sono le biblioteche che si stanno impegnando attivamente nell'approccio partecipativo con la collaborazione dei pubblici, in vari modi e livelli di coinvolgimento. La spinta viene dal cambiamento della società e dalla necessità di adeguare i servizi delle biblioteche alle esigenze ed aspettative cambiate delle comunità. Coinvolgere i pubblici nel ridisegnare le biblioteche ed i servizi significa realizzare programmi e progetti che partono da priorità chiarite e condivise, invece che partire da quello che già si fa cercando di migliorarlo.
Possiamo quindi definire il primo concetto fondamentale delle biblioteche partecipative: mettere il pubblico al centro. Questa centralità del pubblico è una filosofia diversa da quella della biblioteca che pone al centro la collezione. La biblioteca partecipativa inizia quando si comincia a riflettere intorno al pubblico con empatia: quali comunità afferiscono alla biblioteca? quali sottocomunità? cosa desiderano, sentono, pensano e non solo cosa dicono? come la biblioteca potrebbe migliorare la loro vita? Entrare in empatia coi pubblici è la prima fase importante che inizia la trasformazione in una biblioteca partecipativa.
La biblioteca partecipativa non si limita tuttavia solo a mettere il pubblico al centro della biblioteca ed osservare la sua esperienza (user experience), ma fa di più. Il secondo concetto fondamentale delle biblioteche partecipative è che collaborano col pubblico per il disegno dei servizi che possono migliorare la vita delle persone. La biblioteca in particolare adotta pratiche partecipative per creare le condizioni e per facilitare la collaborazione coi pubblici fino a disegnare e gestire la biblioteca insieme per il raggiungimento di comuni obiettivi.
Tutte le tipologie di biblioteche e tutti i tipi di pubblici sono interessati dall'approccio partecipativo. La missione delle biblioteche va ripensata, per adeguarla ad una responsabilità sociale che va oltre il semplice accesso all'informazione, ma facilita la creazione di conoscenza e il miglioramento della società per problemi specifici dei diversi contesti (come ad esempio gli obiettivi di sviluppo dell'Agenda 2030).
Tutte le attività e servizi della biblioteca possono essere ridisegnati in collaborazione coi pubblici.
Essenziale per realizzare questa nuova visione della biblioteca è l'impegno a integrare la filosofia e la pratica del disegno partecipativo nel tessuto delle operazioni quotidiane della biblioteca. Cosa possiamo disegnare insieme? Possiamo progettare quasi tutto, da cose tangibili come lo spazio fisico e le interfacce software a beni immateriali come i servizi, gli approcci alla collaborazione ed i processi gestionali. Il disegno si applica alla risoluzione dei problemi, alla progettazione delle migliori soluzioni per le esigenze degli utenti e al massimo raggiungimento degli obiettivi delle parti interessate.
Le domande da farsi per facilitare la collaborazione dei pubblici sono:
Come facilitare la partecipazione del pubblico?
Chi partecipa, come e in che misura? Come conquistare l'adesione delle comunità?
Come diventa il ruolo del professionista con questo nuovo paradigma partecipativo?