Guida alle costellazioni/Da Pegaso a Perseo/Triangolo
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CopertinaGuida alle costellazioni/Copertina
- IntroduzioneGuida alle costellazioni/Introduzione
- Prepararsi per l'osservazioneGuida alle costellazioni/Prepararsi per l'osservazione
- Parte I - Stelle e oggetti
- Le stelleGuida alle costellazioni/Le stelle
- Le stelle più luminose del cieloGuida alle costellazioni/Le stelle più luminose del cielo
- Oggetti del profondo cieloGuida alle costellazioni/Oggetti del profondo cielo
- Cataloghi celestiGuida alle costellazioni/Cataloghi celesti
- Parte II - Le 88 costellazioni
- Chiave di letturaGuida alle costellazioni/Chiave di lettura
- Il polo nord celesteGuida alle costellazioni/Il polo nord celeste
- Fra Orsa Maggiore e LeoneGuida alle costellazioni/Fra Orsa Maggiore e Leone
- Il Triangolo Estivo e dintorniGuida alle costellazioni/Il Triangolo Estivo e dintorni
- Da Pegaso a PerseoGuida alle costellazioni/Da Pegaso a Perseo
- Auriga, Orione e il Triangolo InvernaleGuida alle costellazioni/Auriga, Orione e il Triangolo Invernale
- Arturo, Spica e il Polo Galattico NordGuida alle costellazioni/Arturo, Spica e il Polo Galattico Nord
- Verso il centro della Via LatteaGuida alle costellazioni/Verso il centro della Via Lattea
- Aquario, Balena e il Polo Galattico SudGuida alle costellazioni/Aquario, Balena e il Polo Galattico Sud
- Eridano e i dintorniGuida alle costellazioni/Eridano e i dintorni
- Lungo il dorso dell’IdraGuida alle costellazioni/Lungo il dorso dell’Idra
- La regione del CentauroGuida alle costellazioni/La regione del Centauro
- La Nave Argo e dintorniGuida alle costellazioni/La Nave Argo e dintorni
- Il polo sud celesteGuida alle costellazioni/Il polo sud celeste
- Parte III - Carte stagionali
- PanoramicaGuida alle costellazioni/Panoramica
- 40°NGuida alle costellazioni/40°N
- EquatoreGuida alle costellazioni/Equatore
- 40°SGuida alle costellazioni/40°S
- Appendici
Dettagli costellazione
| |
Nome latino | Triangulum |
Genitivo del nome | Trianguli |
Abbreviazione ufficiale | Tri |
Area totale | 132 gradi quadrati |
Transito al meridiano alle ore 21 | 15 dicembre |
Stelle più luminose della mag. 3,0 | 0 |
Stelle più luminose della mag. 6,0 | 18 |
Stelle più luminose
| ||
Sigla | Nome | Magn. |
β Trianguli | Deltorum | 3,00 |
α Trianguli | Caput Trianguli | 3,42 |
γ Trianguli | 4,03 | |
δ Trianguli | 4,84 | |
6 Trianguli | 4,94 | |
14 Trianguli | 5,15 | |
7 Trianguli | 5,25 | |
10 Trianguli | 5,29 |
Il Triangolo è una piccola costellazione dell'emisfero settentrionale stretta fra Ariete e Andromeda, le cui tre stelle più luminose, di terza e quarta magnitudine, formano un triangolo elongato; nonostante la sua scarsa rilevanza, era una delle 48 costellazioni elencate da Tolomeo.
Caratteristiche
[modifica | modifica sorgente]Il Triangolo si individua con facilità a nord dell'Ariete e poco più a sud dell'area in cui si incontrano le due costellazioni di Andromeda e Perseo; in particolare, lo si può rintracciare a metà via sulla linea che congiunge le stelle Hamal (α Arietis) e Almach (γ Andromedae). Nonostante le ridotte dimensioni, la sua individuazione non presenta particolari difficoltà, grazie al fatto che le sue tre stelle principali sono piuttosto ravvicinate fra loro, risaltando più facilmente alla vista. La distanza dalla scia luminosa del piano galattico non consente la presenza di ricchi campi stellari di fondo, ma ciò favorisce l'osservazione delle galassie esterne.
Il periodo più propizio per la sua osservazione ricade nei mesi compresi fra ottobre e marzo, sebbene nell'emisfero boreale sia osservabile anche per più tempo, dalla fine dell'estate alla primavera inoltrata; dall'emisfero australe la sua osservazione presenta delle difficoltà maggiori, dovute anche all'aumento delle ore di luce nei mesi compresi fra ottobre e dicembre.
Gli antichi greci chiamavano questa costellazione Deltotòn (Δελτωτόν), poiché ricordava loro la forma della lettera Delta; venne così traslitterata dagli scrittori latini e latinizzata nel vocabolo Deltotum. Eratostene la collegò al delta del Nilo, mentre lo scrittore latino Igino la associò alla Sicilia, chiamata anche Trinacria per via della sua forma triangolare.
Stelle doppie
[modifica | modifica sorgente]Principali stelle doppie
| ||||||
Nome | Coordinate eq. J2000.0
|
Magnitudine | Separazione
(secondi d'arco) |
Colore | ||
---|---|---|---|---|---|---|
A. R.
|
Dec.
|
A | B | |||
6 Trianguli | 02h 12m 22s | +30° 18′ 12″ | 4,94 | 6,5 | 3,8 | g + g |
HD 13746 | 02h 14m 42s | +30° 23′ 41″ | 7,9 | 8,0 | 6,6 | b + azz |
Fra le stelle doppie la più appariscente è la 6 Trianguli, formata da un astro di magnitudine 4,9 accompagnato da una stella di sesta grandezza; la loro separazione è piuttosto ridotta e occorre uno strumento di grande diametro per risolvere le due componenti. Le altre poche stelle doppie sono più deboli e difficili da osservare.
Stelle variabili
[modifica | modifica sorgente]Principali stelle variabili
| ||||||
Nome | Coordinate eq. J2000.0
|
Magnitudine | Periodo
(giorni) |
Tipo | ||
---|---|---|---|---|---|---|
A. R.
|
Dec.
|
Max. | Min. | |||
R Trianguli | 02h 37m 02s | +34° 15′ 51″ | 5,4 | 12,6 | 266,9 | Mireide |
W Trianguli | 02h 41m 31s | +34° 30′ 58″ | 8,5 | 9,7 | 108: | Semiregolare pulsante |
L'unica stella variabile di facile osservazione è la R Trianguli, una variabile Mira che al massimo della luminosità è visibile anche ad occhio nudo; il suo periodo è di 266 giorni, durante i quali scende di luminosità fino ad essere al di fuori anche dalla portata di un piccolo telescopio.
Oggetti del profondo cielo
[modifica | modifica sorgente]Principali oggetti non stellari
| ||||||
Nome | Coordinate eq. J2000.0
|
Tipo | Magn. | Dimensioni
(primi d'arco) |
Nome proprio | |
---|---|---|---|---|---|---|
A. R.
|
Dec.
| |||||
M33 | 01h 33m 50s | +30° 40′ : | Galassia | 5,7 | 73 x 45 | Galassia del Triangolo |
NGC 672 | 01h 47m 54s | +27° 25′ 59″ | Galassia | 10,8 | 7,2 x 2,6 | |
NGC 925 | 02h 27m 17s | +33° 34′ 42″ | Galassia | 9,7 | 10,5 x 5,9 |
L'oggetto celeste più celebre all'interno della costellazione del Triangolo è M33, nota appunto come Galassia del Triangolo; si tratta di una delle galassie più vicine alla Via Lattea, essendo membro del Gruppo Locale di galassie. Può essere vista con un binocolo sotto cieli bui, attraverso il quale si presenta come una macchia ovaleggiante e dai contorni irregolari; sotto un cielo eccezionalmente buono, dove l'inquinamento luminoso è sufficientemente basso, è persino possibile notarla ad occhio nudo, tramite la visione distolta. Infatti, essendo un oggetto diffuso con bassa luminosità superficiale, la sua visibilità è fortemente influenzata anche da una piccola quantità di inquinamento luminoso e si può variare dalla possibilità di vedere facilmente l'oggetto in visione diretta in cieli molto scuri fino a scrutarlo con molta difficoltà in visione distolta in cieli sopra aree rurali e suburbane. La Galassia del Triangolo è una galassia piuttosto piccola rispetto alle altre due più importanti del Gruppo Locale, la Via Lattea e la Galassia di Andromeda, ma in realtà ha dimensioni medie rispetto alle altre galassie spirali presenti nell'Universo; in particolare si tratta del terzo membro del Gruppo Locale in ordine di grandezza. Dal punto di vista della sua conformazione è un esempio di spirale flocculenta, ossia caratterizzata da bracci di aspetto nodoso, causati da onde di densità piuttosto basse. La galassia del Triangolo possiede un nucleo con caratteristiche spettrali simili a quelle di una regione H II e quindi non presenta fenomeni violenti tipici dei nuclei galattici attivi o delle galassie di Seyfert. La sua distanza è stimata sui 2,88 milioni di anni luce ed è più vicina alla Galassia di Andromeda che alla Via Lattea.
Un'altra galassia appariscente, anche se molto più lontana e di dimensioni apparenti più ridotte di M33, è NGC 925, visibile circa due gradi e mezzo ad est della stella γ Trianguli; può essere notata anche con un telescopio da 100 mm di diametro, dove appare come una piccola macchia allungata in senso est-ovest, mentre con strumenti di grande diametro si possono notare alcune irregolarità nella sua forma. Si tratta di una spirale barrata dai bracci molto aperti, la cui distanza è stata stimata con precisione grazie all’osservazione di alcune sue variabili Cefeidi ed è risultata pari a 30 milioni di anni luce. Studi concernenti la struttura e la formazione stellare in questa galassia mostrano varie asimmetrie: dai rilievi è emerso che il braccio settentrionale è più sviluppato di quello meridionale, che è più frammentario, facendo pensare a un'interazione con un'altra galassia in passato e avvicinando NGC 925 più alle galassie irregolari che a quelle barrate. La sua posizione la colloca in una regione di spazio vicina al gruppo di galassie dominato da NGC 1023 (in Perseo); tuttavia la galassia più vicina a NGC 925 è una nube di idrogeno neutro di 10 milioni di masse solari, legata ad essa da un lungo ponte di gas. Non è chiaro se si tratti di una galassia satellite a tutti gli effetti, oppure se sia ciò che resta di un’interazione mareale con un'altra galassia, o ancora se sia semplicemente una nube di gas primordiale; i due oggetti sono separati da 650.000 anni luce.
NGC 672 è infine una galassia più debole, visibile nella parte meridionale della costellazione; assieme alla vicina IC 1727 formano una coppia di galassie interagenti la cui morfologia richiama le spirali barrate. Le due galassie sono separate fra loro da appena 100.000 anni luce, mentre la loro distanza da noi è di 20 milioni di anni luce.