Guida alle costellazioni/Il polo sud celeste/Uccello del Paradiso
Modulo precedente | Torna a | Modulo successivo |
CopertinaGuida alle costellazioni/Copertina
- IntroduzioneGuida alle costellazioni/Introduzione
- Prepararsi per l'osservazioneGuida alle costellazioni/Prepararsi per l'osservazione
- Parte I - Stelle e oggetti
- Le stelleGuida alle costellazioni/Le stelle
- Le stelle più luminose del cieloGuida alle costellazioni/Le stelle più luminose del cielo
- Oggetti del profondo cieloGuida alle costellazioni/Oggetti del profondo cielo
- Cataloghi celestiGuida alle costellazioni/Cataloghi celesti
- Parte II - Le 88 costellazioni
- Chiave di letturaGuida alle costellazioni/Chiave di lettura
- Il polo nord celesteGuida alle costellazioni/Il polo nord celeste
- Fra Orsa Maggiore e LeoneGuida alle costellazioni/Fra Orsa Maggiore e Leone
- Il Triangolo Estivo e dintorniGuida alle costellazioni/Il Triangolo Estivo e dintorni
- Da Pegaso a PerseoGuida alle costellazioni/Da Pegaso a Perseo
- Auriga, Orione e il Triangolo InvernaleGuida alle costellazioni/Auriga, Orione e il Triangolo Invernale
- Arturo, Spica e il Polo Galattico NordGuida alle costellazioni/Arturo, Spica e il Polo Galattico Nord
- Verso il centro della Via LatteaGuida alle costellazioni/Verso il centro della Via Lattea
- Aquario, Balena e il Polo Galattico SudGuida alle costellazioni/Aquario, Balena e il Polo Galattico Sud
- Eridano e i dintorniGuida alle costellazioni/Eridano e i dintorni
- Lungo il dorso dell’IdraGuida alle costellazioni/Lungo il dorso dell’Idra
- La regione del CentauroGuida alle costellazioni/La regione del Centauro
- La Nave Argo e dintorniGuida alle costellazioni/La Nave Argo e dintorni
- Il polo sud celesteGuida alle costellazioni/Il polo sud celeste
- Parte III - Carte stagionali
- PanoramicaGuida alle costellazioni/Panoramica
- 40°NGuida alle costellazioni/40°N
- EquatoreGuida alle costellazioni/Equatore
- 40°SGuida alle costellazioni/40°S
- Appendici
Dettagli costellazione
| |
Nome latino | Apus |
Genitivo del nome | Apodis |
Abbreviazione ufficiale | Aps |
Area totale | 206 gradi quadrati |
Transito al meridiano alle ore 21 | 15 luglio |
Stelle più luminose della mag. 3,0 | 0 |
Stelle più luminose della mag. 6,0 | 13 |
Stelle più luminose
| ||
Sigla | Nome | Magn. |
α Apodis | 3,83 | |
γ Apodis | 3,86 | |
β Apodis | 4,23 | |
δ1 Apodis | 4,68 | |
ζ Apodis | 4,76 | |
η Apodis | 4,89 | |
ε Apodis | 5,06 | |
δ2 Apodis | 5,27 |
L'Uccello del Paradiso è una piccola e debole costellazione vicina al polo sud celeste. Venne ufficialmente menzionata per la prima volta nell'Uranometria di Johann Bayer, ma si ipotizza che fosse in uso già in precedenza presso i marinai.
Caratteristiche
[modifica | modifica sorgente]Si tratta di una piccola costellazione relativamente poco luminosa, situata sul bordo della parte più meridionale della Via Lattea del sud; le sue stelle principali risaltano soprattutto perché sono relativamente isolate e vicine fra loro rispetto alle stelle luminose vicine, cosicché diventi relativamente facile distinguerla, a patto di avere un cielo buio. La sua visibilità è limitata alle regioni dell'emisfero australe terrestre, più una ristretta fascia poco a nord dell'equatore.
L'Uccello del Paradiso è una delle dodici costellazioni create da Petrus Plancius in seguito alle osservazioni compiute da Pieter Dirkszoon Keyser e Frederick de Houtman e fece la sua prima comparsa in un globo celeste di 35 cm di diametro, realizzato nel 1597 (o 1598) ad Amsterdam dallo stesso Plancius e Jodocus Hondius. Plancius chiamò la costellazione Paradysvogel Apis Indica; il primo termine significa “uccello del paradiso” in olandese, ma le altre due parole, latine, significano “ape indiana”; “apis” («ape» in latino) è probabilmente una svista per “avis” o “uccello”. Questa confusione sembra aver portato ad un cambio di nome per due costellazioni: “Avis Indica”, trasformato in “Apus”, e “Apis”, l'ape, divenuta in seguito “Musca”, la costellazione della Mosca.
Il nome latino Apus invece deriva dal greco Apous, col significato di “senza piedi”, a causa di un’errata osservazione dei primi esploratori quando arrivarono in India.
In origine la costellazione si estendeva fino a comprendere alcune stelle che oggi sono parte dell’Ottante, in particolare il gruppetto di stelle attorno alla δ Octantis; in seguito, quando Nicolas Louis de Lacaille creò l’Ottante, vi incluse il gruppo di stelle meridionali dell’Uccello del Paradiso, che perse così alcune delle sue stelle della coda.
Stelle doppie
[modifica | modifica sorgente]Principali stelle doppie
| ||||||
Nome | Coordinate eq. J2000.0
|
Magnitudine | Separazione
(secondi d'arco) |
Colore | ||
---|---|---|---|---|---|---|
A. R.
|
Dec.
|
A | B | |||
δ Apodis | 16h 20m 22s | -78° 41′ : | 4,68 | 5,27 | 102,9 | r + ar |
La costellazione, sia per le piccole dimensioni che per l'assenza di campi stellari notevoli, contiene pochissime stelle doppie alla portata di piccoli strumenti.
L'unica coppia di rilievo è il sistema di δ Apodis, risolvibile anche con un binocolo; le due componenti, di magnitudine apparente pari a 4,7 e 5,3, sono due giganti rosse situate a distanze piuttosto differenti dal sistema solare: 760 e 660 anni luce rispettivamente. Si tratta dunque di una doppia ottica, piuttosto che di un reale sistema binario.
Stelle variabili
[modifica | modifica sorgente]Principali stelle variabili
| ||||||
Nome | Coordinate eq. J2000.0
|
Magnitudine | Periodo
(giorni) |
Tipo | ||
---|---|---|---|---|---|---|
A. R.
|
Dec.
|
Max. | Min. | |||
T Apodis | 13h 55m 50s | -77° 48′ 05″ | 8,41 | 15,00 | 261,11 | Mireide |
VZ Apodis | 16h 16m 14s | -74° 02′ 25″ | 7,00 | 15,00 | 385 | Mireide |
DW Apodis | 17h 23m 30s | -67° 55′ 45″ | 7,9 | 9,1 | 2,3130 | Eclisse |
δ1 Apodis | 16h 20m 21s | -78° 41′ 45″ | 4,66 | 4,87 | - | Irregolare |
θ Apodis | 14h 05m 20s | -76° 47′ 48″ | 6,4 | 8,6 | 119 | Semiregolare pulsante |
Le stelle variabili alla portata di piccoli strumenti si presentano in numero maggiore rispetto alle doppie.
La più brillante è la δ1 Apodis, una delle componenti della coppia più brillante della costellazione; si tratta di una variabile irregolare che oscilla di due decimi di magnitudine.
Fra le Mireidi spicca la VZ Apodis, che transita fra la settima e la quindicesima magnitudine in 385 giorni; un'altra Mireide è la T Apodis, che quando è al massimo possiede una magnitudine di 8,41. Il suo ciclo è di 261 giorni.
Interessante notare che la stella R Apodis, nonostante riporti la nomenclatura delle stelle variabili, non è in realtà una stella variabile.
Oggetti del profondo cielo
[modifica | modifica sorgente]Principali oggetti non stellari
| ||||||
Nome | Coordinate eq. J2000.0
|
Tipo | Magn. | Dimensioni
(primi d'arco) |
Nome proprio | |
---|---|---|---|---|---|---|
A. R.
|
Dec.
| |||||
IC 4499 | 15h 00m 18s | -82° 13′ : | Ammasso globulare | 9,76 | 2,0 | |
NGC 6101 | 16h 25m 48s | -72° 12′ : | Ammasso globulare | 9,2 | 10,7 |
Gli oggetti non stellari scarseggiano, anche a causa delle ridotte dimensioni della costellazione; le polveri della Via Lattea non oscurano il profondo cielo, ma le galassie qui presenti sono tutte molto deboli e remote.
L'unico oggetto di rilievo, situato verso il confine settentrionale della costellazione, è NGC 6101 (C107), un ammasso globulare 3,5 gradi a SSW della brillante stella α Trianguli Australis, poco fuori dalla brillante scia della Via Lattea; può essere visto anche tramite un binocolo, se la notte è propizia, ma l'osservazione al telescopio come un 100 mm dà più soddisfazione agli astrofili. le sue stelle più luminose sono di tredicesima magnitudine apparente. NGC 6101 è un ammasso globulare fra i meno concentrati, essendo di classe X; le sue dimensioni reali sono stimate in circa 160 anni luce di diametro, il che lo porrebbe in posizione intermedia fra NGC 362 e 47 Tucanae. Il tasso ferro-idrogeno delle sue stelle è un po' più basso della media; l'ammasso si trova a quasi 50.000 anni luce da noi e sta a circa 14.000 anni luce dal centro della Via Lattea. Secondo uno studio pubblicato nel 2016, quest’ammasso potrebbe ospitare centinaia di buchi neri.