Il Nome di Dio nell'Ebraismo
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Il Nome santo nelle tradizioni mistiche ebraiche
Nr. 4 della Serie misticismo ebraico
Autore: Monozigote 2021
ויאמר אלהים אל־משה אהיה אשר אהיה ויאמר כה תאמר לבני ישראל אהיה שלחני אליכם׃
Indice
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CopertinaIl Nome di Dio nell'Ebraismo/Copertina
- ⇒ IntroduzioneIl Nome di Dio nell'Ebraismo/Introduzione
- — 1 - Presenza e discorsoIl Nome di Dio nell'Ebraismo/Presenza e discorso
- — 2 - Perdere il NomeIl Nome di Dio nell'Ebraismo/Perdere il Nome
- — 3 - Il Nome intenzionaleIl Nome di Dio nell'Ebraismo/Il Nome intenzionale
- — 4 - I settanta volti di DioIl Nome di Dio nell'Ebraismo/I settanta volti di Dio
- — 5 - L'albero dei nomiIl Nome di Dio nell'Ebraismo/L'albero dei nomi
- — 6 - Nome e letteraIl Nome di Dio nell'Ebraismo/Nome e lettera
- — 7 - Redenzione nel NomeIl Nome di Dio nell'Ebraismo/Redenzione nel Nome
- — 8 - ConclusioneIl Nome di Dio nell'Ebraismo/Conclusione
- ⇒ Appendice: Hagiga 15aIl Nome di Dio nell'Ebraismo/Appendice
BibliografiaIl Nome di Dio nell'Ebraismo/Bibliografia
PREMESSA
[modifica | modifica sorgente]Una delle tradizioni più potenti del fascino ebraico per il linguaggio è quella del Nome. In effetti, la tradizione mistica ebraica sembrerebbe una meditazione lunga due millenni sulla natura del nome in relazione all'oggetto e su come il nome media tra soggetto e oggetto. Anche nel corso della svolta linguistica del ventesimo secolo, l'aspetto più notevole nei filosofi ebrei – quasi tutti secolari – è quello del nome personale, qui d'importanza fondamentale nell'articolazione dei rapporti umani e del dialogo.
Questo mio studio esamina i testi dell'ebraismo relativi al Nome di Dio, offrendo un'analisi filosofica di questi come mezzo per comprendere il ruolo metafisico del nome in generale, in termini di relazione con l'identità. Lo studio inizia con la formazione dell'ebraismo rabbinico nella tarda antichità, viaggiando attraverso lo sviluppo del motif nella Cabala medievale, dove il Nome raggiunge la sua dichiarazione più grandiosa e sistematica — e quella che ha maggiormente contribuito a formare le idee dei filosofi ebrei nel ventesimo e ventunesimo secolo. Questa indagine metterà in evidenza alcune idee metafisiche che si sono sviluppate all'interno dell'ebraismo dalle fonti bibliche e che presentano un contrasto diretto ai paradigmi della filosofia occidentale. Quindi un mio sottotesto più ampio è una critica alla metafisica greca dell'essere che l'Occidente ha ereditato e che i filosofi ebrei spesso sottopongono a sfide di varia sottigliezza; sono questi filosofi che spesso assegnano un'enfasi particolare al nome personale, e questa enfasi dipende dall'influenza storica della tradizione metafisica ebraica del Nome di Dio.
Abbreviazioni e traslitterazioni
[modifica | modifica sorgente]Le abbreviazioni dei testi classici sono nel formato italiano standard. Inoltre, sono usate le seguenti:
- GE = Ginat Egoz
- HekhR = Hekhalot Rabbati
- HekhZ = Hekhalot Zutarti
- M. = Mishnah seguito da trattato e capitolo
- MMarq = Memar Marqah
- MMerk = Ma’aseh Merkavah
- MerkR = Merkavah Rabbah
- ShN = Sha’are haNiqqud
- ShQ = Shi’ur Qomah
- SN = Sefer haNiqqud
- SO = Sha’are Orah
- SY = Sefer Yetzirah
- T. = Tosefta seguito da trattato e capitolo
- TB = Talmud babilonese anche b. = Talmud Bavli seguito da trattato e capitolo
- TG = Talmud gerosolimitano anche y. = Talmud Yerushalmi seguito da trattato e capitolo
Le traslitterazioni dall'ebraico sono fonetiche. Citazioni estese da testi (EN, HE) sono lasciate nell'originale.