Esperanto/Coniugazione composta

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Come anticipato, il sistema verbale mostrato in precedenza in Esperanto/Coniugazione verbale semplice viene potenziato usando un meccanismo basato sull'uso di verbi composti dal verbo esti + dei participi, forma un considerevole numero di tempi composti.

I participi e la coniugazione composta[modifica]

I participi sono degli aggettivi derivati dai verbi (e come tali finiscono per "-a") che si distinguono in presenti, passati, futuri in base al tempo, o in attivi (se compiono l'azione), e passivi (se subiscono l'azione).
Usando i tempi indicati in precedenza si dovrebbe essere in grado di esprimere tutto o quasi. Inoltre, per mezzo dei participi si possono formare anche dei tempi composti usando il verbo esti (essere) combinato con i participi. Esti è l'unico verbo ausiliario, poiché indica quale è, era, sarà, sarebbe... lo stato presente, passato o futuro del soggetto, che è appunto dato dai participi, aggettivi in tutto e per tutto. Si noti come nei participi il tempo si distingue mediante le stesse vocali (i, a, o) che differenziano i tempi dell'indicativo.

Participi attivi[modifica]

Il participio attivo si forma con i suffissi: -ant- (presente), -int- (passato), -ont- (futuro) ai quali si aggiunge la desinenza -a, per indicare che essi si comportano come aggettivi. Indica che l'azione è compiuta dal soggetto, che al tempo indicato dall'ausiliario, si trova in uno dei seguenti stati:

  • Manĝanta = che mangia, mangiante
  • Manĝinta = che ha mangiato
  • Manĝonta = che mangerà

Participi passivi[modifica]

Il participio passivo si forma con i suffissi: -at- (presente), -it- (passato), -ot- (futuro) ai quali si aggiunge la desinenza -a, per indicare che essi si comportano come aggettivi. Indica che l'azione è subita passivamente dal soggetto, che al tempo indicato dall'ausiliario, si trova in uno dei seguenti stati:

  • Manĝata = (che è) mangiato
  • Manĝita = (che è) stato mangiato
  • Manĝota = che sarà mangiato

Si possono formare participi passivi solo da verbi transitivi.

Premessa prima di vedere i tempi composti[modifica]

In questa lezione verranno mostrati molti tempi verbali, quindi si userà solo la prima persona di ognuno di essi dato che il verbo è invariabile. Si noti però che il participio, essendo un aggettivo, deve essere al plurale se il soggetto è plurale e può essere anche all'accusativo se indica un complemento oggetto:

  1. Mi estas manĝanta = Sono mangiante (sto mangiando) → Ni estas manĝantaj = Siamo mangianti (stiamo mangiando)
  2. Mi vidas la manĝantajn geknabojn = Vedo i ragazzi mangianti (Vedo i ragazzi che mangiano)

Abbiamo appena visto come tradurre in esperanto "sto mangiando" nella frase 1. Come si vede si tratta di frasi con "verbo essere + aggettivo" più che tempi composti intesi come nella lingua italiana. Giocando su questa struttura si può dare all'esperanto una grande espressività, come stiamo per vedere nel seguito di questa lezione.

Soggetto e complemento dei participi[modifica]

Sia per i participi attivi che per quelli passivi il soggetto della proposizione è come sempre espresso al nominativo: come in italiano il soggetto della frase attiva è la persona o la cosa che compie l'azione, mentre quello della frase passiva è quella che la subisce. Vediamo degli esempi:

  1. Ni estas manĝantaj picon = Stiamo mangiando una pizza.
  2. Pico estas manĝata de ni = Una pizza è mangiata da noi. (Nota che entrambe le parole sono al nominativo)

Come si vede, i participi attivi reggono il complemento oggetto, indicato dall'accusativo (frase 1.), mentre nel caso dei participi passivi la persona o la cosa che compie l'azione (complemento d'agente) è indicato dalla preposizione de che in questo caso traduce la preposizione italiana "da" (frase 2.: manĝata de ni = mangiata da noi).

Tempi composti dai participi attivi (coniugazione attiva del verbo)[modifica]

Di seguito ci sono i tempi che si possono combinare con i participi attivi presenti, passati e futuri e il verbo esti, con la relativa traduzione in italiano. Non tutti sono importanti, ma si formano naturalmente se si conosce il significato dei participi. Per ottenere le diverse persone, basta sostituire a "mi" un pronome diverso, e ricordarsi che se il soggetto è plurale il participio va anche al plurale.

Tempi composti con il participio passato[modifica]

  • Esti manĝinta. = Aver mangiato (Lett. Essere nello stato in cui si ha mangiato).
  • Mi estas manĝinta. = Io ho mangiato (Lett. Sono nello stato in cui ho mangiato).
  • Mi estis manĝinta. = Io avevo mangiato (Lett. Ero nello stato in cui ho mangiato).
  • Mi estos manĝinta. = Io avrò mangiato (Lett. Sarò nello stato in cui ho mangiato).
  • Mi estus manĝinta. = Io avrei mangiato (Lett. Sarei nello stato in cui ho mangiato).

Da notare la corrispondenza tra il tempo dell'ausiliario e del participio italiani col tempo dell'ausiliario e participio dell'esperanto.

Tempi composti con il participio presente[modifica]

  • Esti manĝanta. = Stare mangiando (Lett. Essere mangiante).
  • Mi estas manĝanta. = Io sto mangiando (Lett. Sono mangiante = sono nello stato in cui mangio).
  • Mi estis manĝanta. = Io stavo mangiando (Lett. Ero mangiante = ero nello stato in cui mangio).
  • Mi estos manĝanta. = Io starò mangiando (Lett. Sarò mangiante = sarò nello stato in cui mangio).
  • Mi estus manĝanta. = Io starei mangiando (Lett. Sarei mangiante = sarei nello stato in cui mangio).

Tempi composti con il participio futuro[modifica]

In esperanto, l'unione tra il verbo esti con il participio futuro forma la cosiddetta "perifrastica attiva" tipica della lingua latina:

  • Esti manĝonta. = Star per mangiare
  • Mi estas manĝonta. = Io sto per mangiare (Lett. Sono nello stato in cui mangerò).
  • Mi estis manĝonta. = Io stavo per mangiare
  • Mi estos manĝonta. = Io starò per mangiare
  • Mi estus manĝonta. = Io starei per mangiare

Si noti che in italiano "stare per ..." indica imminenza, mentre in esperanto indica un'azione futura che può essere o meno imminente (esattamente come la perifrastica attiva latina).

Tempi composti dai participi passivi (coniugazione passiva del verbo)[modifica]

Di seguito ci sono i tempi che si possono combinare con i participi passivi presenti, passati e futuri ed il verbo esti con la traduzione in italiano. Non tutti sono importanti, ma si formano naturalmente se si conosce il significato dei participi. Per ottenere le diverse persone, basta sostituire a "mi" un pronome diverso e ricordarsi anche qui che se il soggetto è plurale il participio va anche al plurale.

Tempi composti con il participio passato[modifica]

  • Esti manĝita = Essere stato mangiato.
  • Mi estas manĝita = Io sono stato mangiato.
  • Mi estis manĝita = Io ero stato mangiato.
  • Mi estos manĝita = Io sarò stato mangiato.
  • Mi estus manĝita = Io sarei stato mangiato.

Tempi composti con il participio presente[modifica]

  • Esti manĝata = Essere mangiato.
  • Mi estas manĝata = Io sono mangiato.
  • Mi estis manĝata = Io ero mangiato.
  • Mi estos manĝata = Io sarò mangiato.
  • Mi estus manĝata = Io sarei mangiato.

Tempi composti con il participio futuro[modifica]

  • Esti manĝota = Stare per essere mangiato.
  • Mi estas manĝota = Io sto per essere mangiato.
  • Mi estis manĝota = Io stavo per essere mangiato.
  • Mi estos manĝota = Io sarò per essere mangiato.
  • Mi estus manĝota = Io starei per essere mangiato.

Gerundio[modifica]

Per ottenere il corrispettivo del gerundio italiano, si deve aggiungere la "-e" (desinenza degli avverbi) al presente del participio attivo:

  • Manĝante = mangiando

Attenzione: non intendiamo i tempi composti in italiano col gerundio ed il verbo stare, ma il gerundio in sé stesso, che descrive in che modo si compie un'azione indicata da un altro verbo. Volendo una spiegazione, questo accade perché il gerundio da solo ha una funzione "avverbiale", nel senso che indica il modo in cui si svolge l'azione espressa dal verbo principale, funzione appunto normalmente svolta dagli avverbi.
Ad esempio:

  • Manĝante finiĝas malsato. = Mangiando finisce la fame. (In che modo finisce la fame?)
  • Erarante oni lernas. = Sbagliando si impara. (In che modo si impara?)
  • Anna venus kurante. = Anna verrebbe correndo. (In che modo verrebbe Anna?)
  • Li sidis manĝante, trinkante, kaj parolante. = Sedeva mangiando, bevendo e parlando.
  • Mi amas vin! — diris Marko, kisante ŝian frunton. = Ti amo! — disse Marco, baciando la sua fronte.

In esperanto la forma avverbiale si applica a tutti i participi attivi e passivi. Lo schema dunque si completa come segue:

  • Manĝante = mangiando
  • Manĝinte = avendo mangiato (dopo aver mangiato)
  • Manĝonte = stando per mangiare (prima di mangiare)
  • Manĝate = essendo mangiato
  • Manĝite = essendo stato mangiato (dopo esser stato mangiato)
  • Manĝote = stando per essere mangiato (prima di essere mangiato)

Le traduzioni principali sono quelle con i tempi verbali più simili in italiano (utili per cominciare a pensare in esperanto), mentre tra parentesi ci sono delle alternative di traduzione basate sul rapporto temporale tra le azioni, che in pratica è la logica sulla quale si basa l'esperanto e quindi la traduzione più aderente al significato in esperanto.

Completiamo gli esempi:

  • Manĝinte, mi iras labori. = Avendo mangiato, vado a lavorare (Dopo aver mangiato, vado a lavorare).
  • Manĝonte, mi lavas miajn manojn. = Stando per mangiare, lavo le mie mani (Prima di mangiare, lavo le mie mani).
  • Manĝite, Ĝepeto vivis en ŝarko. = Essendo stato mangiato, Geppetto viveva in un pescecane (Dopo essere stato mangiato ...).
  • Manĝote, Pinokjo timis = Stando per essere mangiato, Pinocchio temeva (Prima di essere mangiato...).

Come i participi, anche per le loro forme avverbiali si usa de per indicare il soggetto per le forme passive e l'accusativo per indicare il complemento oggetto delle forme attive:

  • Aĉetonte novan domon, ili ĝojas. = Stando per comprare una nuova casa, sono contenti.
  • Paginte la fakturon, li ne havas monon. = Avendo pagato la fattura non ha soldi.
  • Paroli maĉante la nutraĵon ne estas afable. = Parlare masticando il cibo non è educato.
  • Manĝate de ŝarko, Pinokjo krias = Essendo mangiato dal pescecane, Pinocchio urla.
  • Inspirite de la amo, li verkis poezion. = Essendo stato ispirato dall'amore, compose una poesia.
  • Venkote de Paolo, ĝi atendis la finon de la ludo. = Stando per essere vinto da Paolo, (lui/lei) aspettava la fine del gioco.

Avrai notato come è facile confondere il gerundio con i participi italiani, questa confusione termina dopo un poco di pratica con la lingua e le desinenze che distinguono le parti del discorso. Inoltre non è così frequente come gli altri tempi, per cui se non si capisce subito, ci si potrà preoccupare quando si sarà in una fase più avanzata.

Participi sostantivati[modifica]

Se ai suffissi attivi -ant-, -int-, -ont- e passivi -at-, -it-, -ot- si applica la desidenza dei sostantivi -o si ottengono i participi sostantivati, che indicano il soggetto che compie l'azione nel caso dei participi attivi, e che subisce l'azione (nei participi passivi). Ad esempio:

  • legi = leggere → leganto = colui che legge (lettore)
  • sendi = spedire → sendinto = colui che ha spedito (mittente)
  • morti = morire → mortonto = colui che morrà (morituro)
  • inviti = invitare → invitito = colui che è stato invitato (invitato)
  • fari = fare → faroto = ciò che sarà fatto
  • ami = amare → amato = colui che è amato

Accettano anche il suffisso del femminile -in- (e generalmente si comportano come gli altri sostantivi):

  • amatoamatino = (colei che è) amata
  • Mia amatino estas bela = La mia amata è bella.
  • Saluton Imperiestro, mortontoj vin salutas! = Salve Imperatore, i morituri ti salutano! (Originale: Ave Imperator, morituri te salutant![1]. Si potrebbe rendere il "tu" latino anche col ci dell'esperanto: Saluton Imperiestro, mortontoj cin salutas!)

Esercizi[modifica]

Esercizi relativi alla lezione corrente.

Note e riferimenti[modifica]

  1. Svetonio, De Vita Caesarum, 5 (Divus Claudius), 21, 6.