Fisica per le superiori/Elettrizzazione per induzione
Il contatto non è l’unico modo per caricare un materiale conduttore.
Avviciniamo un conduttore al pomello di un elettroscopio per produrre induzione, ma facendo attenzione a non stabilire alcun contatto. Tocchiamo il pomello con un dito e poi allontaniamo nell’ordine, prima il dito e poi il corpo carico.
Nel momento in cui il pomello viene toccato con il dito, si osserva che le foglioline d’oro si abbassano e rimangono perfettamente accostate anche dopo che il dito è stato rimosso, a dispetto della vicinanza del corpo carico. Non appena il corpo carico viene allontanato, però, le foglioline si sollevano spontaneamente.
La procedura descritta costituisce una tecnica per caricare i corpi conduttori chiamata caricamento per induzione. A differenza del caricamento per contatto, le cariche presenti sull’elettroscopio non possono provenire dal corpo carico, proprio perché non c’è stato contatto.
Se si rileva il segno della carica dell’elettroscopio, si può riconoscere, con qualche sorpresa, che è opposta a quella del corpo induttore. Come si è creata, o da dove ha avuto origine questa carica? Prima di rispondere a questa domanda, però, è forse meglio riassumere in modo ordinato le proprietà dell’elettrostatica.