Guida alle costellazioni/Auriga, Orione e il Triangolo Invernale/Lepre
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CopertinaGuida alle costellazioni/Copertina
- IntroduzioneGuida alle costellazioni/Introduzione
- Prepararsi per l'osservazioneGuida alle costellazioni/Prepararsi per l'osservazione
- Parte I - Stelle e oggetti
- Le stelleGuida alle costellazioni/Le stelle
- Le stelle più luminose del cieloGuida alle costellazioni/Le stelle più luminose del cielo
- Oggetti del profondo cieloGuida alle costellazioni/Oggetti del profondo cielo
- Cataloghi celestiGuida alle costellazioni/Cataloghi celesti
- Parte II - Le 88 costellazioni
- Chiave di letturaGuida alle costellazioni/Chiave di lettura
- Il polo nord celesteGuida alle costellazioni/Il polo nord celeste
- Fra Orsa Maggiore e LeoneGuida alle costellazioni/Fra Orsa Maggiore e Leone
- Il Triangolo Estivo e dintorniGuida alle costellazioni/Il Triangolo Estivo e dintorni
- Da Pegaso a PerseoGuida alle costellazioni/Da Pegaso a Perseo
- Auriga, Orione e il Triangolo InvernaleGuida alle costellazioni/Auriga, Orione e il Triangolo Invernale
- Arturo, Spica e il Polo Galattico NordGuida alle costellazioni/Arturo, Spica e il Polo Galattico Nord
- Verso il centro della Via LatteaGuida alle costellazioni/Verso il centro della Via Lattea
- Aquario, Balena e il Polo Galattico SudGuida alle costellazioni/Aquario, Balena e il Polo Galattico Sud
- Eridano e i dintorniGuida alle costellazioni/Eridano e i dintorni
- Lungo il dorso dell’IdraGuida alle costellazioni/Lungo il dorso dell’Idra
- La regione del CentauroGuida alle costellazioni/La regione del Centauro
- La Nave Argo e dintorniGuida alle costellazioni/La Nave Argo e dintorni
- Il polo sud celesteGuida alle costellazioni/Il polo sud celeste
- Parte III - Carte stagionali
- PanoramicaGuida alle costellazioni/Panoramica
- 40°NGuida alle costellazioni/40°N
- EquatoreGuida alle costellazioni/Equatore
- 40°SGuida alle costellazioni/40°S
- Appendici
Dettagli costellazione
| |
Nome latino | Lepus |
Genitivo del nome | Leporis |
Abbreviazione ufficiale | Lep |
Area totale | 290 gradi quadrati |
Transito al meridiano alle ore 21 | 20 gennaio |
Stelle più luminose della mag. 3,0 | 2 |
Stelle più luminose della mag. 6,0 | 45 |
Stelle più luminose
| ||
Sigla | Nome | Magn. |
β Leporis | Arneb | 2,58 |
α Leporis | Nihal | 2,84 |
γ Leporis | Sasin | 3,19 |
ε Leporis | Neshmet | 3,29 |
ζ Leporis | 3,55 | |
κ Leporis | 3,59 | |
δ Leporis | 3,71 | |
ι Leporis | 3,76 |
La Lepre è una costellazione meridionale piccola ma appariscente che si trova subito a sud di Orione, che forse rappresenta la lepre che egli sta cacciando. Fa parte dell’elenco delle 48 costellazioni elencate da Tolomeo ed è quindi nota fin dall’antichità.
Caratteristiche
[modifica | modifica sorgente]La Lepre è una costellazione di dimensioni ridotte ma piuttosto appariscente; la sua individuazione è estremamente facilitata dalla presenza della brillante Orione, pochi gradi più a nord. Contiene due stelle di magnitudine 2, chiamate Arneb (α Leporis) e Nihal (β Leporis), che risaltano alla vista e costituiscono il collo dell'animale; la testa sarebbe rappresentata dalla parte occidentale, mentre il gruppo di quattro stelle di quarta magnitudine poste nell'angolo a nordovest richiamerebbero l'idea delle lunghe orecchie delle lepri. La parte orientale confina invece col Cane Maggiore e si trova alcuni gradi a occidente di Sirio e Mirzam.
Il periodo più propizio per la sua osservazione nel cielo serale ricade nei mesi compresi fra dicembre e aprile; dall'emisfero nord è una delle figure minori più caratteristiche del cielo stellato invernale, mentre dall'emisfero australe appare capovolta ed è tipica dei cieli estivi. La sua relativamente piccola distanza dall'equatore celeste le consente di essere osservata da tutte le regioni abitate della Terra, sebbene si trovi comunque a una declinazione australe.
Stelle doppie
[modifica | modifica sorgente]Principali stelle doppie
| ||||||
Nome | Coordinate eq. J2000.0
|
Magnitudine | Separazione
(secondi d'arco) |
Colore | ||
---|---|---|---|---|---|---|
A. R.
|
Dec.
|
A | B | |||
κ Leporis | 05h 13m 14s | -12° 56′ 29″ | 4,45 | 7,1 | 2,6 | b + b |
HD 34798/97 | 05h 19m 18s | -18° 31′ 00″ | 6,36 | 6,54 | 39,3 | azz + b |
HD 35162 AB | 05h 21m 46s | -24° 46′ 23″ | 5,06 | 6,6 | 3,1 | g + b |
HD 35162 AB-C | 05h 21m 46s | -24° 46′ 23″ | 4,83 | 9,2 | 61,0 | g+b + ar |
γ Leporis | 05h 44m 28s | -22° 26′ 51″ | 3,60 | 6,15 | 96,5 | g + ar |
Le stelle doppie più luminose della costellazione mostrano pure una grande separazione fra le componenti.
Una delle doppie più facili è la γ Leporis, una doppia formata da una stella gialla di terza magnitudine separata da una compagna di sesta da oltre 1,5 primi d'arco, diventando così risolvibile anche con un binocolo. La primaria è gialla e ha magnitudine pari a 3,6, mentre la compagna è di magnitudine 6,1 e ha un colore arancione.
La HD 35162 è una stella tripla; le due componenti principali sono molto vicine fra loro e sono risolvibili solo con grandi strumenti, mentre la terza compagna è separata da circa 1 primo, risultando visibile con un piccolo telescopio.
La HD 34798 è una stella variabile nota anche come YZ Leporis; presenta una compagna di pari magnitudine anch'essa variabile (TX Leporis) a circa 40".
Stelle variabili
[modifica | modifica sorgente]Principali stelle variabili
| ||||||
Nome | Coordinate eq. J2000.0
|
Magnitudine | Periodo
(giorni) |
Tipo | ||
---|---|---|---|---|---|---|
A. R.
|
Dec.
|
Max. | Min. | |||
R Leporis | 04h 59m 36s | -14° 48′ 23″ | 5,5 | 11,7 | 427,07 | Mireide |
S Leporis | 06h 05m 46s | -24° 11′ 44″ | 6,0 | 7,58 | 89: | Semiregolare pulsante |
T Leopris | 05h 04m 51s | -21° 54′ 17″ | 7,48 | 14,3 | 368,13 | Mireide |
RX Leporis | 05h 11m 23s | -11° 50′ 57″ | 5,0 | 7,4 | 60: | Semiregolare |
SZ Leopris | 05h 35m 48s | -25° 44′ 19″ | 7,40 | 7,93 | - | Irregolare |
μ Leporis | 05h 12m 56s | -16° 12′ 20″ | 2,97 | 3,91 | 2: | Pulsante |
Le stelle variabili più luminose della Lepre mostrano delle ampie escursioni di luminosità.
La μ Leporis è una variabile pulsante dal periodo non regolare, che oscilla fra la seconda e la terza magnitudine, al punto che in fase di massima raggiunge in luminosità la β Leporis; la S Leporis invece ha una magnitudine inferiore, ma la sua magnitudine in fase di massima è al limite della visibilità ad occhio nudo.
Fra le Mireidi la più brillante in fase di massima è la R Leporis, che raggiunge la magnitudine 5,5; le sue escursioni sono meno ampie rispetto ad altre Mireidi, tanto che in fase di minima è di undicesima grandezza.
Oggetti del profondo cielo
[modifica | modifica sorgente]Principali oggetti non stellari
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Nome | Coordinate eq. J2000.0
|
Tipo | Magn. | Dimensioni
(primi d'arco) |
Nome proprio | |
---|---|---|---|---|---|---|
A. R.
|
Dec.
| |||||
M79 | 05h 24m 11s | -24° 31′ 27″ | Ammasso globulare | 7,7 | 8,7 | |
IC 418 | 05h 27m 28s | -12° 41′ 50″ | Nebulosa planetaria | 9,3 | 0,2 x 0,2 | Neb. Spirografo |
NGC 1964 | 05h 33m 22s | -21° 56′ 48″ | Galassia | 10,9 | 5,6 x 2,1 |
La Lepre giace sul bordo della Via Lattea, ma non sufficientemente vicina per contenere ricchi campi stellari; sono tuttavia presenti alcuni oggetti celesti interni alla nostra Galassia.
Nella parte meridionale della costellazione è visibile M79, un ammasso globulare molto denso. Scoperto da Pierre Méchain nel 1780, M79 è rintracciabile con una certa facilità, trovandosi a sud della stella Nihal (β Leporis), circa alla stessa distanza fra questa e Arneb (α Leporis), ma in direzione sud. Per poterla scorgere con un binocolo di media potenza come un 10x50 occorre una notte molto buia, mentre è già più semplice individuarlo con un telescopio da 80 mm di apertura; in un 140 mm a 25x si mostra come una macchia rotondeggiante, nella quale sono immersi alcuni minutissimi astri, che diventano oltre una cinquantina in un 200 mm. Con un 300 mm la risoluzione è molto avanzata, con oltre cento componenti visibili immerse in un chiarore più luminoso a centro. M79 si trova ad una distanza di circa 40.000 anni luce dalla Terra e 60.000 anni luce dal centro della nostra Galassia; ha un'estensione apparante di 8,7 minuti d'arco, che corrispondono ad un'estensione lineare di oltre 100 anni luce. Possiede un’ellitticità moderata e in esso si conoscono 7 variabili. Secondo alcune teorie si tratterebbe di un ammasso non originario della Via Lattea ma appartenente a una galassia satellite ormai fagocitata.
Fra le nebulose planetarie ve n’è una relativamente brillante, sebbene sia di piccole dimensioni; si tratta di IC 418, nota anche con l’appellativo di Nebulosa Spirografo a causa della sua complessa forma visibile nelle foto del Telescopio Spaziale Hubble. La sua distanza è stimata sui 3600 anni luce, mentre le sue dimensioni reali sarebbero sui 0,3 anni luce. Può essere rintracciata facilmente poco meno di 2° a est della coppia di stelle λ e ν Leporis, ma la sua osservazione è possibile soltanto con strumenti di almeno 120-150 mm di diametro, dove appare come un piccolissimo oggetto nebuloso di colore vagamente bluastro.
Fra le galassie, in massima parte piuttosto deboli e remote, l’unica relativamente brillante è NGC 1964. È una galassia spirale di tipo Sc, ossia con i bracci che prevalgono sul nucleo centrale; appare disposta quasi di taglio ed è osservabile solo con strumenti di grande diametro. È formata da due bracci principali, su cui si addensano numerosi "nodi" stellari, ben avvolti intorno ad un nucleo molto luminoso.