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Guida alle costellazioni/Le stelle più luminose del cielo/Polluce

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La costellazione di Orione
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CopertinaGuida alle costellazioni/Copertina

Parte I - Stelle e oggetti
Parte II - Le 88 costellazioni
Parte III - Carte stagionali
Appendici
Dettagli stella
Sigla β Geminorum
Costellazione Gemelli
Ascensione Retta (J2000) 07h 45m 19s
Declinazione (J2000) +28° 01′ 34″
Magnitudine apparente +1,14
Magnitudine assoluta +1,09
Distanza 33,8 anni luce
Classe spettrale K0III
Confronto fra le dimensioni di Polluce (al centro) e del Sole (in alto a destra).

Polluce è una stella situata nella costellazione dei Gemelli. Avendo magnitudine 1,14, essa è la stella più luminosa della costellazione, nonché la diciassettesima stella più brillante del cielo notturno. È una stella dell'emisfero boreale, ma comunque le sue possibilità di osservazione dall'emisfero australe sono ampie. Si tratta di una gigante di colore arancione distante 33,7 anni luce dalla Terra. Ciò la rende la stella gigante a noi più vicina. Ha un raggio circa 9 volte maggiore di quello del Sole ed è quaranta volte più luminosa, mentre la sua temperatura superficiale è inferiore di circa 1000 K. Il suo nome si riferisce al Dioscuro, figlio di Zeus e Leda.

Osservazione

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Polluce si presenta come un astro di colore arancione chiaro facilmente individuabile sia a causa della sua luminosità sia per la sua associazione con l'altra stella brillante della costellazione dei Gemelli, Castore (α Geminorum), da cui dista 4° e mezzo. Anche se solitamente le lettere greche della nomenclatura di Bayer vengono assegnate in base alla luminosità, assegnando la lettera α alla stella più luminosa e via via le altre lettere alle stelle meno luminose, nel caso di Polluce, la cui lettera identificatrice farebbe pensare a un "secondo posto", non è così: Polluce è infatti nettamente più brillante di Castore, che ha magnitudine 1,59. Per spiegare questa discrepanza è stato ipotizzato che una delle due stelle abbia cambiato la propria luminosità negli ultimi secoli. Tuttavia è da notare che non si tratterebbe dell’unico caso in cui la sequenza delle lettere non rispetta l'ordine di luminosità; in secondo luogo, Bayer aveva due buoni motivi per non seguire l'ordine consueto: innanzitutto, quando si elencano i due Dioscuri, è uso mettere Castore e non Polluce al primo posto; inoltre, trovandosi Castore a nordovest di Polluce, la prima precede la seconda nel suo moto notturno intorno al polo celeste. Polluce è abbastanza vicina all'eclittica da poter essere occultata dalla Luna, sebbene si tratti di un evento raro, e dai pianeti, anche se rarissimamente. L'ultima occultazione lunare si è verificata nel 117 avanti Cristo. Dato che il Sole transita nella costellazione dei Gemelli durante i mesi di giugno e luglio, il periodo più indicato per l'osservazione di Polluce è quello in cui il Sole si trova nella parte opposta dell'eclittica, cioè in corrispondenza dell'inverno boreale.

Avendo declinazione +28°, Polluce è una stella dell'emisfero boreale; di conseguenza, gli osservatori posti a latitudini settentrionali sono maggiormente favoriti.

Caratteristiche

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Polluce è classificata come K0IIIb. La classe K raduna le stelle di colore arancione, dovuto a una temperatura superficiale più bassa di quella del Sole. Le 17 misurazioni della temperatura superficiale riportate dal sito SIMBAD, effettuate dal 1976 al 2008, variano da 4750 K a 5040 K, mentre la media delle misurazioni è 4881 K; altri autori riportano invece 8 valori tratti da altrettanti articoli, che variano da 4660 K a 4925 K, la cui media è 4835 K. Si possono confrontare questi valori medi con quello della temperatura superficiale del Sole, che è circa 5800 K, cioè quasi 1000 K più elevata. La classe di luminosità III raccoglie invece le stelle giganti, cioè stelle di massa media o piccola aventi un avanzato stato evolutivo, che hanno ormai abbandonato la sequenza principale: la sottoclasse b della classe III raccoglie le giganti meno luminose.

La determinazione della massa delle stelle giganti che non facciano parte di sistemi binari è notoriamente difficile: infatti, mentre per le stelle di sequenza principale esistono rapporti definiti fra massa e luminosità, la luminosità delle stelle giganti cambia di molto nel tempo a seconda del loro stadio evolutivo, sicché, a meno che questo non sia conosciuto con precisione, non sarà possibile dedurre la massa dalla luminosità. Da questo punto di vista Polluce non fa eccezione: esistono infatti parecchie incertezze riguardo all'entità della massa di questa stella. Alcuni studiosi, basandosi sia sulla posizione di Polluce nel diagramma H-R che sui valori del raggio e della gravità di superficie della stella, ipotizzano una massa di 1,7 masse solari; lo stesso valore è stato proposto anche da altri studi, sulla base delle tracce evolutive di stelle di diversa massa. Lo stesso metodo però ha portato altri autori a stimare una massa di 2,31 masse solari; valori così differenti dipendono principalmente dalla incerta determinazione della temperatura superficiale della stella e, quindi, dalla non ben nota posizione sul diagramma H-R.

La nostra scarsa conoscenza circa la massa di Polluce ha come conseguenza che non sia possibile stabilire con precisione lo stato evolutivo della stella.

Nel 1989 si è notato che la velocità radiale di Polluce presentava delle variazioni dell’ordine di pochi centesimi di magnitudine. A seguito di osservazioni su queste variazioni condotte su un lasso di tempo di 12 anni, si era ipotizzato un periodo di 584,65 ± 3,3 giorni. Gli studiosi affermano che esse possano essere dovute o alla rotazione della stella su se stessa o alla presenza di un pianeta, sebbene la prima ipotesi sia ritenuta quella più probabile. Altri scienziati avevano rilevato invece un periodo di 558 giorni che attribuivano o a pulsazioni non radiali della stella o alla presenza di irregolarità sulla sua superficie che diventano visibili a ogni sua rotazione, oppure ancora alla presenza di un pianeta. Tuttavia degli articoli pubblicati più di recente hanno riportato in auge l'ipotesi che la variabilità di Polluce sia dovuta alla presenza di un pianeta, con una massa probabilmente pari a 2,3 volte quella di Giove e un periodo orbitale di circa 589 giorni; la sua distanza dalla stella sarebbe di 1,64 UA con un’incertezza di 0,27 UA.

La distanza di Polluce dalla Terra è pari a 33,78 anni luce; si tratta quindi di una stella relativamente vicina a noi, che condivide lo stesso ambiente galattico del Sole. In particolare, si trova come il Sole all'interno della Bolla Locale, una "cavità" del mezzo interstellare presente nel Braccio di Orione, uno dei bracci galattici della Via Lattea. Le due stelle più vicine a Polluce sono due stelle rosse di sequenza principale. Si tratta di VV Lyncis, una stella di classe spettrale M3.5V, distante 6,5 anni luce da Polluce e avente magnitudine apparente 11,87, e di GJ 268.3, una stella di classe spettrale M0V distante 7,7 anni luce da Polluce e avente magnitudine 10,75. Per trovare una stella delle dimensioni del Sole bisogna allontanarsi circa 12 anni luce da Polluce, dove si trova 55 Cancri, una stella binaria la cui principale ha classe spettrale G8V e magnitudine 5,95, nota per possedere un sistema planetario formato da ben 5 pianeti.