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Guida alle costellazioni/Le stelle più luminose del cielo/Sirio

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La costellazione di Orione
La costellazione di Orione

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Parte I - Stelle e oggetti
Parte II - Le 88 costellazioni
Parte III - Carte stagionali
Appendici
Dettagli stella
Sigla α Canis Majoris
Costellazione Cane Maggiore
Ascensione Retta (J2000) 06h 45m 08s
Declinazione (J2000) -16° 42′ 58″
Magnitudine apparente -1,46
Magnitudine assoluta +1,40
Distanza 8,6 anni luce
Classe spettrale A1V
Il Triangolo Invernale. Sirio è la brillante stella in basso al centro; in alto a destra è visibile la costellazione di Orione, con la rossa Betelgeuse; a sinistra è visibile il Cane Minore, con la luminosa Procione. In mezzo è evidente il chiarore della Via Lattea.

Sirio è la stella più brillante dell’intera volta celeste, con una magnitudine pari a –1,46. Si trova nella costellazione del Cane Maggiore e, dall’emisfero boreale, è una presenza dominante dei cieli notturni invernali.

Osservazione

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Sirio appare come una stella brillante di un marcato colore bianco-azzurro; sebbene si trovi nell'emisfero australe è sufficientemente vicina all'equatore celeste da risultare visibile anche a latitudini molto settentrionali, fino a ben oltre il circolo polare artico; tuttavia, da alcune città molto settentrionali, come San Pietroburgo, non si leva mai più di pochi gradi dall'orizzonte meridionale. Si individua con facilità a sudest della brillante costellazione di Orione, sul bordo occidentale della scia chiara della Via Lattea. Può essere riconosciuta senza errori, in quanto si trova sul prolungamento a sudest dell'allineamento delle tre stelle note come Cintura di Orione. Assieme a Betelgeuse (α Orionis) e a Procione (α Canis Minoris) costituisce l'asterismo del Triangolo Invernale.

Dall'emisfero australe Sirio diventa circumpolare alle latitudini più meridionali dei 73° S; da alcune latitudini, Sirio può essere vista nei primi giorni di luglio sia subito dopo il tramonto che poco prima dell'alba. Questo succede perché Sirio dall'emisfero australe si presenta più alta sull'orizzonte rispetto al tratto dell'eclittica più vicino ad essa (che cade nei Gemelli); così, quando il Sole assume la stessa ascensione retta di Sirio, tramonta prima di quest'ultima, che resta invece visibile nel crepuscolo, mentre all'alba Sirio sorge poco prima che il chiarore dell'alba la nasconda alla vista.

Sirio può essere osservata ad occhio nudo anche durante le ore diurne in alcune circostanze: il cielo dovrebbe essere particolarmente terso, mentre l'osservatore deve trovarsi ad alta quota, con Sirio quasi allo zenit e il Sole basso sull'orizzonte. Può inoltre essere scorta con facilità assieme ad altre stelle prima del tramonto (o dopo il sorgere) del Sole se ci si trova su un aereo che vola ad alta quota.

Presso molte culture, la stella è stata spesso associata alla figura di un cane. Presso i Greci si riteneva che il suo scintillio al suo sorgere eliaco potesse danneggiare i raccolti, portare forte siccità o persino causare e diffondere epidemie di rabbia; il suo nome deriva infatti dal greco antico Σείριος (pronuncia Séirios), che significa splendente, ma anche ardente, bruciante. I Romani erano invece soliti sacrificare un cane assieme ad una pecora e del vino, allo scopo di prevenire gli effetti nefasti di questa stella. I giorni in cui queste cerimonie venivano consumate, all'inizio dell'estate, erano detti Giorni del Cane, e la stella Sirio Stella Canicula: fu così che il termine canicola diventò sinonimo di caldo afoso.

Caratteristiche

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Sirio, come già visto, è un sistema binario composto da due stelle bianche orbitanti l'una attorno all'altra con una separazione di circa 20 UA (grosso modo la distanza fra il Sole e Urano) e un periodo di poco superiore ai 50 anni. La componente più luminosa, nota come Sirio A, è una stella di sequenza principale, con classe spettrale A1V e con una temperatura superficiale stimata di 9 940 K. La sua compagna, Sirio B, è una stella che già si è evoluta, uscendo dalla sequenza principale e diventando una gigante rossa e quindi una nana bianca. Attualmente è 10.000 volte meno luminosa nella banda della luce visibile, mentre una volta era la più massiccia delle due. L'età del sistema è stata stimata sui 230 milioni di anni. Si pensa che inizialmente il sistema di Sirio fosse composto da due stelle bianco-azzurre orbitanti l'una attorno all'altra in un'orbita ellittica ogni 9,1 anni. Il sistema emette un livello di infrarossi più alto di quanto ci si aspetterebbe, misurato dal satellite infrarosso IRAS; questo potrebbe essere un indicatore della presenza di polveri nel sistema ed è considerata una cosa inusuale per una stella doppia.

Sirio A possiede una massa di circa 2,1 volte quella del Sole. Il raggio della stella è stato misurato tramite l'interferometria astronomica, che ha fornito un diametro angolare di 5,936 ± 0,016 millisecondi d’arco, equivalente a 1,88 volte il raggio del Sole. La velocità di rotazione è bassa, di 16 km/s, che non produce alcun fenomeno di schiacciamento ai poli; in ciò differisce notevolmente da Vega, una stella con una massa simile che però ruota alla grande velocità di 274 km/s e possiede quindi un notevole rigonfiamento equatoriale.

I modelli stellari suggeriscono che la stella si sia formata in seguito al collasso di una nube molecolare e che dopo circa 10 milioni di anni la sua generazione di energia interna sia derivata interamente dalla fusione nucleare; l'interno divenne convettivo e l'energia iniziò ad essere generata tramite il ciclo carbonio-azoto-ossigeno (CNO). Si presume che Sirio A esaurirà completamente la sua riserva di idrogeno del nucleo entro un miliardo di anni dalla sua formazione; a questo punto passerà attraverso lo stadio di gigante rossa e quindi collasserà diventando una nana bianca. Lo spettro di Sirio A mostra delle profonde linee metalliche, indicanti un aumento di elementi più pesanti dell'elio come il ferro.

Sirio B è una delle nane bianche più massicce conosciute, con una massa quasi equivalente a quella del Sole, concentrata in un volume molto simile a quello della Terra. La sua temperatura superficiale è di 25.200 K; tuttavia dal momento che non possiede una sorgente interna di energia, Sirio B tende a raffreddarsi lentamente e il suo calore tenderà a disperdersi nello spazio per un periodo di oltre due miliardi di anni. La stella che ha originato Sirio B aveva una massa di cinque masse solari ed era probabilmente di tipo B (forse B4 o B5) quando si trovava nella sequenza principale. Durante il passaggio attraverso lo stadio di gigante rossa, Sirio B potrebbe aver arricchito la metallicità della stella compagna.

Sirio B è composta principalmente da una mistura di carbonio e ossigeno che fu generata dalla fusione dell'elio nella stella progenitrice ed è ricoperta da un involucro di elementi più leggeri, con materiali segregati dalla massa a causa dell'elevata gravità superficiale; pertanto l'atmosfera esterna di Sirio B è ora principalmente composta da puro idrogeno.