Guida alle costellazioni/Verso il centro della Via Lattea/Telescopio

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La costellazione di Orione
La costellazione di Orione

CopertinaGuida alle costellazioni/Copertina

Parte I - Stelle e oggetti
Parte II - Le 88 costellazioni
Parte III - Carte stagionali
Appendici
Dettagli costellazione
Nome latino Telescopium
Genitivo del nome Telescopii
Abbreviazione ufficiale Tel
Area totale 252 gradi quadrati
Transito al meridiano alle ore 21 20 agosto
Stelle più luminose della mag. 3,0 0
Stelle più luminose della mag. 6,0 27
Stelle più luminose
Sigla Nome Magn.
α Telescopii 3,49
ζ Telescopii 4,10
ε Telescopii 4,52
λ Telescopii 4,85
ι Telescopii 4,88
δ1 Telescopii 4,92
ξ Telescopii 4,93
η Telescopii 5,03

Il Telescopio è una costellazione meridionale minore e poco luminosa identificata e così chiamata da Nicolas Louis de Lacaille, astronomo francese del XVIII secolo, noto studioso del cielo meridionale.

Caratteristiche[modifica]

Il Telescopio è una piccola costellazione che si estende a sud del Sagittario e della Corona Australe, sul bordo orientale della Via Lattea in prossimità del suo bulge centrale. Le sue stelle sono poco luminose e la sua stella principale, la α Telescopii, ha una magnitudine di 3,5; oltre a questa sono presenti solo alcuni astri di quarta e qualche altro di quinta. Le sue stelle principali sono raccolte nella parte nordoccidentale e la presenza di altre stelle più luminose, come la α Pavonis, contribuisce a rendere ancora più oscuro questo angolo di cielo.

Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale coincide coi mesi estivi dell'emisfero boreale; tuttavia, la declinazione fortemente australe del Telescopio fa sì che esso sia visibile per intero dall'emisfero nord solo a partire dalla fascia temperata più meridionale, a ridosso del tropico; dall'emisfero australe invece la costellazione si presenta circumpolare in gran parte della sua fascia temperata ed è pertanto osservabile per la gran parte dell'anno.

Questa costellazione venne inventata assieme a tante altre da Nicolas Louis de Lacaille durante la sua permanenza presso Città del Capo, in Sudafrica, negli anni 1751-1752, utilizzando stelle precedentemente non accorpate ad altre costellazioni. A questo proposito andrebbe tuttavia notato che la stella α Telescopii era già stata segnalata da Tolomeo, il quale l’aveva associata alla Corona Australe; in seguito, anche a causa della precessione degli equinozi che l’aveva portata a declinazioni ancora più australi, questa stella perse l’associazione con quella costellazione.

Stelle doppie[modifica]

Principali stelle doppie
Nome
Coordinate eq. J2000.0
Magnitudine
Separazione
(secondi d'arco)
Colore
A. R.
Dec.
A B
HD 182509/466 19h 27m 48s -54° 19′ 31″ 5,70 8,32 72,9 ar + g
HD 187420/21 19h 52m 38s -54° 58′ 16″ 5,74 6,50 22,9 ar + b

La costellazione del Telescopio presenta alcune stelle doppie di facile risoluzione.

La più notevole è la δ Telescopii: si tratta di una doppia apparente (cioè composta da due stelle lontane tra loro ma apparentemente vicine per effetti di prospettiva), risolvibile ad occhio nudo in condizioni perfette del cielo e facile da osservare al binocolo. La componente δ1 Telescopii, di magnitudine apparente 4,9, dista 800 anni luce dal sistema solare; la δ2 Telescopii, di magnitudine apparente 5,1, si trova invece a 1100 anni luce di distanza. Quest’ultima è a sua volta una stella doppia, con componenti molto strette e di ben più difficile risoluzione.

Un'altra coppia di facile risoluzione è quella composta dalle stelle HD 182509 e HD 182466, coppia nota a volte come h5114; la primaria è di quinta e la secondaria di ottava e sono separate da oltre 1'.

Stelle variabili[modifica]

Principali stelle variabili
Nome
Coordinate eq. J2000.0
Magnitudine
Periodo
(giorni)
Tipo
A. R.
Dec.
Max. Min.
R Telescopii 20h 14m 45s -46° 58′ 57″ 7,6 14,8 461,88 Mireide
RX Telescopii 19h 06m 58s -45° 58′ 14″ 7,8 9,0 349,6 Semiregolare pulsante
BL Telescopii 19h 06m 38s -51° 25′ 03″ 7,09 9,41 778,6 Eclisse

Le stelle variabili nella costellazione del Telescopio sono tutte piuttosto deboli.

Fra le Mireidi l'unica rilevante è la R Telescopii, che oscilla fra la settima e la quattordicesima magnitudine in oltre 460 giorni.

La BL Telescopii è invece un'interessante variabile a eclisse di lungo periodo ed ampia escursione: il periodo del ciclo orbitale è di oltre due anni, in cui la stella scende dalla magnitudine 7 alla magnitudine 9.

Oggetti del profondo cielo[modifica]

Principali oggetti non stellari
Nome
Coordinate eq. J2000.0
Tipo Magn.
Dimensioni
(primi d'arco)
Nome proprio
A. R.
Dec.
NGC 6584 18h 18m 38s -52° 13′ : Ammasso globulare 9,2 7,9
NGC 6861 20h 07m 19s -48° 22′ : Galassia 11,1 2,7
NGC 6868 20h 09m 54s -48° 23′ : Galassia 10,6 2,7
NGC 6584 è un ammasso globulare non molto brillante e debolmente concentrato.

La costellazione ospita pochi oggetti non stellari di rilievo, i quali sono comunque difficili da osservare.

Fra gli oggetti appartenenti alla Via Lattea vi è l’ammasso globulare NGC 6584, visibile anche con un piccolo telescopio in una notte buia e senza Luna circa 3° a sudest della stella θ Arae; le sue stelle più appariscenti sono di magnitudine 12 e possono essere risolte con uno strumento da almeno 150 mm di diametro. La sua distanza è stata stimata come pari a circa 45.000 anni luce, che data la sua posizione corrisponde a circa 13.000 anni luce dal centro galattico e a circa 8800 anni luce dal piano galattico. Al suo interno sono note 69 stelle variabili, gran parte delle quali sono variabili RR Lyrae; quattro di queste sono invece variabili a eclisse e altre tre sono variabili di lungo periodo. NGC 6584 appartiene alla classe di concentrazione VIII, pertanto si può definire un ammasso globulare di concentrazione medio-bassa.

Fra le galassie, non ve n’è alcuna di facile osservazione, essendo tutte piuttosto deboli. Le uniche due alla portata di strumenti non troppo grandi sono disposte vicine fra loro e sono NGC 6861 e NGC 6868, visibili facilmente con un telescopio di almeno 200 mm di diametro sotto condizioni atmosferiche ottimali; la seconda è leggermente più luminosa ed è quindi meglio riconoscibile. La prima è considerata spirale, ma potrebbe anche appartenere alla classe delle galassie lenticolari. Per individuarle conviene partire dalla stella α Indi e procedere verso ovest fino a trovare una coppia di stelle vicine di sesta magnitudine, quindi procedere per lo stesso tanto deviando verso sudovest.

Un interessante sistema di galassie interagenti è invece quello di NGC 6845, che per certi versi presenta delle similitudini col ben più famoso Quintetto di Stephan; il sistema è formato da due galassie a spirale e due galassie lenticolari, la cui distanza dalla Via Lattea è stimata sui 287 milioni di anni luce. La loro luminosità si aggira sulla magnitudine 14 e sono pertanto ben al di là della portata della maggior parte dei telescopi amatoriali.