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Profili di donne pugliesi/Pittrici

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Adriana Pincherle

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Adriana Pincherle è stata una pittrice originaria della Toscana, sorella maggiore di Alberto Moravia. Nacque a Roma nel 1906 e morì a Firenze l'8 gennaio del 1996.

sorella maggiore dello scrittore Alberto Moravia nasce a Roma nel 1927 proveniva da una famiglia di alta borghesia di origini ebraiche da parte del padre, l'ingegnere civile Carlo Pincherle, e cattoliche da parte della madre Isa De Marsanich.

Carlo aveva tre sorelle e un fratello: Gabriele (magistrato e giurista, partecipò alla riforma del codice penale, fu presidente del Consiglio di Stato e senatore del Regno), Elena, Anna e Amelia, scrittrice, moglie di Giuseppe Emanuele (detto Joe) Rosselli e madre di Carlo e Nello, esponenti della Resistenza, assassinati il 9 giugno 1937

Nacque a Venezia il 2 marzo 1863, da Giacomo, imprenditore, e da Emilia Capon, in «una famiglia ebrea numerosa che viveva sul Canal Grande» (De Ceccatty, 2013, p. 38) e che annoverava tra i propri avi Leone Pincherle, ministro della Repubblica veneziana proclamata da Daniele Manin nel 1848.

Salì alla ribalta nel 1929 con il romanzo Gli indifferenti e pubblicò nella sua lunga carriera più di trenta romanzi. I temi centrali dell'opera di Moravia sono l'aridità morale, l'ipocrisia della vita contemporanea e la sostanziale incapacità degli uomini di raggiungere la felicità. La sua scrittura è rinomata per lo stile semplice e austero, caratterizzato dall'uso di un vocabolario comune inserito in una sintassi elegante ed elaborata.

Nel 1933 si recò a Parigi dove si avvicinò alla pittura degli impressionisti e di Matisse. Tra il 1934 e il 1935 mise in mostra due opere alla Exhibition of Contemporary italian Art itinerante negli USA e nel 1907 espose alla Galleria della Cometa.

Tra il 1934 e il 1936 conobbe il pittore Onofrio Martinelli a Genova con il quale si sposò nel 1934. Pincherle e Martinelli si trasferirono a Firenze nel 1934 presso la loro nuova dimora. Con l'arrivo della Seconda Guerra Mondiale e delle discriminazioni razzali, Pincherle fu obbligata a nascondersi a causa delle sue origini ebraiche in cittadine tra cui Bibbiena, Vallombrosa e Taranto. Dopo la liberazione, la coppia dette inizio alla sua serie di viaggi annuali a Parigi in perpetua ricerca di opere contemporanee francesi.

Adriana Pincherle realizzò nel 1957 un'opera intitolata Paesaggio con covoni, in cui viene rappresentato un paesaggio contadino: si vedono grandi alberi e in primo piano due covoni di fieno. Dominano il verde degli alberi, il giallo dei covoni e l’azzurro del cielo