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Profili di donne pugliesi/Pittrici

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Adriana Pincherle

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Adriana Pincherle (Roma, 25 dicembre 1905 – Firenze, 8 gennaio 1996) è stata una pittrice italiana, figura di spicco della Scuola Romana e del neoespressionismo italiano. Fu legata sentimentalmente e artisticamente al pittore Onofrio Martinelli, originario di Mola di Bari.

Sorella maggiore dello scrittore Alberto Moravia, proveniva da una famiglia di alta borghesia di origini ebraiche da parte del padre, l'ingegnere civile Carlo Pincherle, e cattoliche da parte della madre Isa De Marsanich.. Adriana Pincherle iniziò il suo percorso artistico frequentando l'atelier di Alfredo Petrucci e la Scuola Libera del Nudo all'Accademia di Roma, dove conobbe figure chiave come Mimmo Spadini e Scipione.

Nel 1933 si recò a Parigi dove si avvicinò alla pittura degli impressionisti e di Matisse. Tra il 1934 e il 1935 mise in mostra due opere alla Exhibition of Contemporary italian Art itinerante negli USA e nel 1907 espose alla Galleria della Cometa.

Tra il 1934 e il 1936 conobbe il pittore Onofrio Martinelli a Genova con il quale si sposò nel 1934. Pincherle e Martinelli si trasferirono a Firenze nel 1934 presso la loro nuova dimora. Con l'arrivo della Seconda Guerra Mondiale e delle discriminazioni razzali, Adriana Pincherle fu obbligata a nascondersi a causa delle sue origini ebraiche in cittadine tra cui Bibbiena, Vallombrosa e Taranto. Dopo la liberazione, la coppia dette inizio alla sua serie di viaggi annuali a Parigi in perpetua ricerca di opere contemporanee francesi.

La sua pittura, inizialmente influenzata dall'Espressionismo, si caratterizzò per un cromatismo acceso e tormentato, con una pennellata vibrante e una forte espressività. Matisse fu un importante punto di riferimento. Il suo percorso artistico fu profondamente intrecciato con quello di Onofrio Martinelli. La loro relazione, sia personale che professionale, influenzò reciprocamente le loro opere. Entrambi condividevano una sensibilità per il colore e una tendenza verso un'espressività intensa, pur mantenendo individualità stilistiche.

Adriana Pincherle espose le sue opere in numerose mostre personali e collettive, sia in Italia che all'estero. Tra le sue opere più note si ricordano i ritratti, tra cui quelli di Roberto Longhi, Elsa Morante ed Eugenio Montale, e gli autoritratti, come quello conservato agli Uffizi. La sua produzione include anche nature morte e paesaggi.

Nonostante le difficoltà incontrate dalle donne artiste nel panorama artistico del Novecento, Adriana Pincherle si affermò come una figura di rilievo, lasciando un segno indelebile nella storia dell'arte italiana. Il suo lavoro, spesso letto in parallelo con quello di Onofrio Martinelli, è stato oggetto di numerose retrospettive e mostre, tra cui quelle a Palazzo Pitti (2001) e Palazzo Panciatichi a Firenze. La loro unione rappresentò un importante sodalizio artistico nel panorama romano del Novecento.