Siena/Pieve di San Giovanni Battista

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La Pieve di San Giovanni Battista

La Pieve di San Giovanni Battista, detta anche "Battistero del Duomo", sorge al disotto del presbiterio della Cattedrale di Santa Maria Assunta e la sua facciata dà ad Est, su Piazza San Giovanni.

Storia[modifica]

La storia della Pieve di San Giovanni Battista comincia con l'ampliamento degli inizi del Trecento della zona absidale della soprastante Cattedrale e furono conclusi nel 1325 dopo un periodo sotto la direzione di Camaino di Crescentino, architetto senese e padre di Tino di Camaino. Tutta la decorazione interna costituita dagli affreschi delle volte fu eseguita, però, solo nel Quattrocento. Attualmente la Pieve è visitabile a pagamento negli stessi orari del Duomo.

Descrizione[modifica]

Facciata[modifica]

La facciata

All'esterno della Pieve di San Giovanni, poiché seminterrata, è visibile soltanto la facciata che, nella sua monumentalità, è rimasta - anch'essa - incompiuta. La fronte gotica è suddivisa in tre fasce verticali affiancate da grandi semipilastri decorati da archetti ciechi. In corrispondenza dei tre portali (eccetto, però, per quello centrale) si trovano due grandi bifore, che illuminano ognuno una navata laterale dell'abside del Duomo.

Interno[modifica]

L'interno

All'interno la Pieve di San Giovanni si presenta con una pianta molto semplice ma, al contempo, molto particolare: infatti è costituito da tre corte navate che hanno soltanto due campate, mentre la navata centrale conta in più anche la poco profonda abside poligonale, scavata all'interno della collina. Pertanto l'illuminazione interna naturale, alquanto precaria, è data soltanto dalle finestre delle lunette dei tre portali e dall'alta monofora terminata in alto da un arco a sesto acuto che si apre nella parete destra della prima campata della navata laterale nord.

Gli affreschi del Vecchietta e di Francesco Orioli

L'apparato decorativo interno della chiesa è costituito dagli affreschi situati sulle volte a crociera che coprono le varie campate della chiesa, da quello del catino absidale e dai due affreschi delle pareti fondali delle due navate laterali raffiguranti a destra La lavanda dei piedi, opera di Francesco Orioli, a sinistra Miracoli di Sant'Antonio, di Bwenvenuto di Giovanni. Ma gli affreschi più importanti dal punto di vista artistico sono quelli realizzati da Lorenzo di Pietro, detto il Vecchietta. Essi raffigurano:

  • navate laterali: angeli e Santi;
  • prima campata della navata centrale: i quattro Evangelisti;
  • seconda campata della navata centrale: gli Articoli del Credo;
  • sottarchi: teste maschili e femminili, figure di Santi e Putti;
  • arco trionfale: Assunzione della Vergine;
  • sottarco dell'arco trionfale: Andata al Calvario, Flagellazione di Gesù, Annunciazione.
Il Fonte Battesimale

Al centro del presbiterio, ovvero all'interno della seconda campata della navata centrale, si trova, sopraelevato di alcuni gradini da terra, il bellissimo Fonte battesimale. Questa mirabile opera scultorea fu eseguita fra il 1417 ed il 1431 dai più grandi artisti dell'epoca, tali Donatello, Lorenzo Ghiberti, Giovanni di Turino, Goro di Neroccio e Jacopo della Quercia. Il fonte battesimale è costituito da una vasca esagonale e dal soprastante tabernacolo decorato da varie statue lungo i lati e dalla statua del Battista (del della Quercia) sulla sua sommità. I bassorilievi in bronzo che decorano esternamente la vasca raffigurano scene della vita di San Giovanni Battista e sono, da destra a sinistra:


La Natività del Battista
  • L'Angelo annuncia a Zaccaria la nascita del Battista, di Jacopo della Quercia;
  • Nascita del Battista, di Giovanni Turino;
  • Predicazione del Battista, di Giovanni Turino;
  • Battesimo di Cristo, di Lorenzo Ghiberti;
  • Cattura del Battista, di Lorenzo Ghiberti;
  • Il Festino di Erode, il più famoso, opera di Donatello, definito da E. Carli una "creazione di intensissima, sconvolgente drammaticità e al tempo stesso di fondamentale importanza per la sua rigorosa composizione".