Elettronica applicata/Collegamenti seriali sincroni
Codifiche (N)RZ
[modifica | modifica sorgente]Le codifiche (N)RZ sono sprovviste di tecniche di recupero dati/clock (CDR):
- codifica NRZ-L: lo stato H rappresenta 1, lo stato L rappresenta 0;
- codifica NRZ-M: una transizione rappresenta un 1;
- codifica NRZ-S: una transizione rappresenta uno 0;
- codifica RZ-M: un impulso H rappresenta un 1;
- codifica RZ-S: un impulso H rappresenta uno 0.
Tecniche di recupero dati/clock (CDR)
[modifica | modifica sorgente]Siccome due clock indipendenti non sono mai perfettamente isofrequenziali, una lunga sequenza senza transizioni (ad esempio una lunga sequenza di 0 nella codifica NRZ-M) porterebbe a un disallineamento dei clock con conseguente errore nel quantificare il preciso numero di bit nella sequenza → le tecniche di recupero dati/clock (CDR) servono per mantenere la sincronizzazione a livello di bit evitando sequenze senza transizioni.
Codifica MLT-3
[modifica | modifica sorgente]Nella codifica MLT-3 una transizione rappresenta un 1, ma il codice è ternario (3 stati: +, 0, –):
- se lo stato è + o –, commuta a 0;
- se lo stato è 0, commuta a + o – (l'opposto della transizione precedente).
Una lunga sequenza di 1 permette comunque la sincronizzazione. La codifica MLT-3 viene usata per i canali a bassa larghezza di banda (es. Ethernet) perché la frequenza del segnale codificato risulta bassa.
Codifica Manchester
[modifica | modifica sorgente]Nella codifica Manchester una transizione LH rappresenta un 0, una transizione HL rappresenta un 1. La codifica Manchester garantisce sempre almeno una transizione per bit, quindi la sincronizzazione può avvenire bit per bit. Quando ci sono due bit uguali consecutivi si hanno 2 transizioni per bit → non è adatta per canali a bassa larghezza di banda. Viene usata soprattutto per la memorizzazione di dati su dischi fissi.
Bit stuffing
[modifica | modifica sorgente]Il bit stuffing consiste nell'inserimento di uno 0 ogni n 1 consecutivi e di un 1 ogni n 0 consecutivi in modo da ridurre la distanza massima tra una transizione e l'altra.
Codifiche xByB
[modifica | modifica sorgente]Una codifica xByB codifica gruppi x bit in gruppi di y > x bit; ogni gruppo di y bit garantisce almeno una transizione. Riduce l'occupazione di banda tanto più i bit in eccesso y – x sono limitati.
- Esempio: Codifica 4B5B
La sequenza di bit è suddivisa in gruppi da 4 bit, e ogni gruppo è codificato in un gruppo di 5 bit che contiene almeno una transizione:
4B | 5B |
---|---|
0000 |
11110
|
0001 |
01001
|
0010 |
10100
|
0011 |
10101
|
0100 |
01010
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0101 |
01011
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0110 |
01110
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0111 |
01111
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1000 |
10010
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1001 |
10011
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1010 |
10110
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1011 |
10111
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1100 |
11010
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1101 |
11011
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1110 |
11100
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1111 |
11101
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Modulazioni analogiche
[modifica | modifica sorgente]Alcuni canali (es. radio) hanno una banda stretta e centrata intorno a una frequenza alta → la continua non passa, e occorrono tecniche a modulazione:
- modulazione ASK: la portante ad alta frequenza rappresenta 1, l'assenza della portante rappresenta 0;
- modulazione PSK: gli stati logici corrispondono a due fasi diverse, e un cambiamento di fase rappresenta una transizione.