Elettronica applicata/Convertitori D/A

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Indice del libro
Struttura di un convertitore D/A

Errori[modifica]

Un convertitore digitale/analogico (D/A) lineare ha la seguente caratteristica ideale:

Caratteristica ideale di un convertitore D/A lineare
Categorie di errori
  • errori statici: riguardano il comportamento a regime, cioè con segnale di ingresso costante;
  • errori dinamici: riguardano il comportamento in transitorio, cioè con segnale di ingresso variabile.

Errori statici[modifica]

Errori lineari[modifica]

Errori statici lineari sulla caratteristica reale di un convertitore D/A lineare

Gli errori statici lineari si ricavano dal confronto tra la caratteristica ideale e la miglior retta approssimante:

  • errore di offset : è pari all'intercetta sull'asse A della retta approssimante:
  • errore di guadagno : è pari alla differenza tra la pendenza della caratteristica ideale e quella della retta approssimante:

Gli errori statici lineari si possono compensare tramite un'opportuna taratura del circuito.

Errori di nonlinearità[modifica]

Errori statici di nonlinearità sulla caratteristica reale di un convertitore D/A lineare

Gli errori statici di nonlinearità si ricavano dal confronto tra la caratteristica reale e la miglior retta approssimante:

  • errore di nonlinearità integrale : è il massimo scostamento della caratteristica reale dalla retta approssimante considerando il grafico complessivo;
  • errore di nonlinearità differenziale : preso un LSB, è lo scostamento della caratteristica reale dalla retta approssimante:
    • errore di non monotonicità: l'errore di nonlinearità differenziale è maggiore di 1 LSB a causa di un'inversione di pendenza.

Errori dinamici[modifica]

Tempo di assetto[modifica]

Tempo di assetto di un convertitore D/A lineare

Il tempo di assetto è il tempo impiegato dall'uscita del convertitore D/A per assestarsi intorno al nuovo valore a seguito di una variazione dell'ingresso. Il transitorio si considera esaurito quando l'uscita inizia ad oscillare intorno al nuovo valore restando entro la fascia legata all'errore di quantizzazione intrinseco.

Glitch[modifica]

Il glitch si verifica quando l'uscita, nel passaggio da un valore all'altro, assume per breve tempo un valore non desiderato, che può essere anche molto diverso da quelli iniziale e finale.

Il glitch è dovuto alle differenze nei ritardi di commutazione tra un bit e l'altro. Ad esempio, data una variazione dell'ingresso da 0111 a 1000, se il bit più significativo, a causa di una capacità parassita maggiore, commuta più lentamente rispetto agli altri bit, l'uscita temporaneamente assumerà il valore 0000.

Struttura interna[modifica]

Schema a blocchi di un convertitore D/A

L'uscita analogica A è ottenuta dalla somma delle grandezze elementari in cui la grandezza elettrica di riferimento (tensione o corrente) è stata scomposta dalla rete di peso o a scala:

  • grandezze uniformi: 1 1 1 1 1...
    oppure
  • grandezze pesate: 1 2 4 8 16... (codifica binaria)

Strutture a grandezze uniformi[modifica]

Convertitore D/A con uscita di corrente a grandezze uniformi con rete di peso

La rete di peso è composta da resistenze tutte pari a → la corrente in uscita è ottenuta come somma di correnti uguali, inserite o no a seconda del valore dell'ingresso D.

Strutture a grandezze pesate[modifica]

Convertitore D/A con uscita di corrente a grandezze pesate con rete di peso

La rete di peso è composta da resistenze pesate a multipli di 2 → la corrente in uscita è ottenuta come somma di correnti pesate a multipli di 2, inserite o no a seconda del valore dell'ingresso D.

Convertitore D/A con uscita di corrente a grandezze pesate con rete di peso con deviatori di corrente

Il generatore del riferimento ha una resistenza interna, e attraverso di essa scorre una corrente che può variare considerevolmente → usando deviatori di corrente si mantiene costante il carico sul generatore del riferimento.

Convertitore D/A con uscita di corrente a grandezze pesate con rete a scala con deviatori di corrente

Le reti di peso richiedono un'ampia dinamica di resistenze (da a ) → la rete a scala permette di ottenere un'ampia dinamica di corrente con due soli valori di resistenza: e .

Convertitore D/A con uscita di corrente a grandezze pesate con rete a scala con deviatori di tensione

Scambiando il riferimento e l'uscita si ottengono deviatori di tensione:

  • deviatori di corrente: commutano tra punti allo stesso potenziale;
  • deviatori di tensione: commutano tra punti a diverso potenziale.
Convertitore D/A con uscita di tensione, ottenuta tramite un amplificatore operazionale, a grandezze pesate con rete a scala con deviatori di corrente
Convertitore D/A con uscita di tensione a grandezze pesate con rete a scala con deviatori di tensione

La corrente in uscita può essere tramutata in una tensione in due modi:

  • inserendo un amplificatore operazionale;
  • ponendo l'uscita a vuoto (si dimostra che i valori assunti dalla tensione di uscita mantengono le proporzionalità).
Convertitore D/A con uscita di tensione a grandezze pesate con rete di peso capacitiva

La rete di peso può utilizzare condensatori anziché resistenze → le grandezze da sommare sono cariche elettriche anziché correnti. Questa tecnica è molto usata nei circuiti integrati, dove è più facile realizzare dei condensatori piuttosto che delle resistenze.

Strutture miste[modifica]

Convertitore D/A con uscita di corrente misto

Le strutture miste prevedono la combinazione di una struttura a grandezze pesate per i bit meno significativi (LSB) e di una struttura a grandezze uniformi per i bit più significativi (MSB), traendo vantaggio dalla elevata precisione delle prime e dalla semplicità delle seconde.

Controllo di guadagno[modifica]

Controllo di guadagno di un amplificatore operazionale tramite un convertitore D/A in reazione

È possibile regolare il guadagno di un amplificatore operazionale ponendo in reazione un convertitore D/A con uscita in corrente, ad esempio per impostare un valore digitale per il volume di un'uscita audio.