Si definisce lavoro elementare quello fatto da una forza F su una particella m data durante un suo spostamento infinitesimale ds ed espresso dalle seguenti quantità scalari:
Tenendo conto che:
usando le relazioni date dalla II legge della dinamica sui tre assi di riferimento:
si ottiene che:
Se abbiamo un sistema di particelle, avremo per un punto materiale generico di massa e di velocità :
essendo e i risultanti delle forze esterne ed interne.
Per tutto il sistema avremo:
Integrando tra due posizioni del sistema A e B
cioè
La formula esprime che la variazione di energia cinetica è uguale al lavoro delle forze esterne e di quelle interne agenti sul e nel sistema.
Molte volte nello studio della dinamica siamo portati a considerare dei sistemi di punti soggetti a forze tali che durante lo spostamento da una posizione A ad una posizione B il lavoro fatto dalle forze dipende solo dalle posizioni iniziale e finale del sistema ed è indipendente dal percorso che le varie particelle descrivono durante lo spostamento. Tali forze sono dette forze che ammettono un potenziale V(x,y,z). Cioè il lavoro è espresso da una formula del tipo:
Per definizione di potenziale abbiamo:
che sostituite nella formula del lavoro danno:
L'eqazione dell'energia nel caso di forze esterne che ammettono potenziale, si riduce alla seguente:
cioè:
Tutti i sistemi che verificano la precedente equazione si chiamano sistemi conservativi.